OTTO

727 64 6
                                    


Siamo nel salotto tutti noi siamo seduti: io su un divano, Axel sulla poltrona e i suoi genitori sul dinamo di fronte al mio. Nella stanza c'è un silenzio tombale e i secondi che passano sono scanditi dai rintocchi dell'orologio a pendolo che sta nella stanza e l'unico rumore nella stanza e lo scoppiettio della legna nel fuoco del caminetto in pietra che si trova vicino a noi. Nessuno fa niente a parte guardare gli altri, i signori Woolf mi guardano strano come se avessi la peste e fossi un pericolo, sicuramente prima Axel ha detto loro quello che ci ha riferito il licantropo Mark quando eravamo nel bosco. " Sicuramente non se lo aspettavano oppure i miei non hanno detto nulla, cosa dovrei fare" la paura mi assaliva non riuscivo più a sostenere quel silenzio, così decisi di rompere il ghiaccio<< Sentite se mi volete dire qualcosa va bene, anche se potrebbe ferirmi non vi preoccupate sono abituata>> si guardano tra loro e non passa molto che è André ad iniziare a parlare << Lucy i tuoi genitori ci avevano detto che eri speciale ma non così tanto, cioè il fatto che sei una vampira pura.... se pensi che ora non ti vorremo più ti sbagli perché ormai fai parte della famiglia e in più non possiamo permettere che i cacciatori ti trovino, in più anche noi vorremmo dirti una cosa- detto ciò guardò di fuggita il figlio che guardando il padre fece segno di no con la testa, André continua a guardare Axel e poi guarda me e io non capisco cosa cerca di dire al figlio che continua a scuotere la testa, alla fine André decide di finire il discorso- cioè che non te ne andassi via pensando di averci offeso perché non ci hai detto nulla>>. Detto questo io li saluto e guidata dal maggiordomo Williams che è apparso dal nulla dietro la porta, naturalmente senza fare rumore come ogni vampiro, alla stanza dove ero stata poco fa. Arrivata chiudo tutto la porta e la finestra e resto al buio totale nella stanza con una piccola luce quella della abat-jour a forma di drago sul comò.
Axel pov's
La vedo alzarsi e uscire dalla stanza, non riesco a credere che la vampira pura che per due lunghi anni ho cercato sia stata sempre lei. Non mi ero mai accorta di lei, conoscevo i suoi genitori e suo fratello ma di vista, ma di lei non sapevo nulla.
Appena ho capito che era arrivata nella stanza e che era crollata nel sonno decido di parlare a mio padre << Che cosa volevi dirle padre che io sono come lei, è meglio che non lo scopra ora oppure sarà in grave pericolo e oltre ai cacciatori avrà poi il problema dei lupi>>, prendo la testa tra le mani non riesco a pensare ad atro se non a lei e al suo sorriso, vorrei proteggerla da tutti, ma soprattutto da me stesso e spero che quell'episodio non accada più. Mentre io aspetto la risposta di mio padre, lui e la mamma stanno discutendo; alla fine della loro discussione è mia madre che questa volta prendendo la parola <<Figlio mio, Lucy ha il diritto di sapere perché lei sa che l'altro e unico vampiro puro cioè tu la sta cercando. Se non gli vuoi dire nulla però sappi che lei sospetta qualcosa, tu sai che il mio potere speciale è quello si leggere nella mente altrui sia umani o vampiri che siamo - tolgo la testa dalle mani e la guardo, so che ha ragione ma vorrei sapere dove vuole parare col fatto che sa leggere la mente - Quando io e tuo padre siamo venuti al cancello e poco dopo siete arrivati voi si capiva guardamdovi che vi eravate trasformati in vampiri, quando mi sono avvicinata a Lucy per darle la sciarpa sono riuscita a leggere anche se per poco la sua mente; Axel lei vedendo la particolarità del tuo occhio argento ha avuto il dubbio che tu sia colui che la cerca >>. Mio padre annuisce con la testa e quando mia madre finisce di parlare mi dicono che questo pomeriggio e tutta sta sera avrebbero lavorato e perciò vanno a sistemarmi per poi prendere la macchina e andare via. Sono ancora su questa poltrona indeciso su cosa fare, allora mi alzo e mi dirigo in camera mia che è accanto a quella che abbiamo assegnato a Lucy. Appena passo davanti alla sua porta sento dei rumori, così avvicino l'orecchio e mi accorgo che sta piangendo e in più sta anche gridando nel sonno, entro nella stanza e mi siedo sul letto vicino a lei, ogni volta che la devo o la penso qualcosa in me si accende, potrei restare ore così ad accarezzarle i capelli; passa qualche minuto ma lei non si calma, forse è un'altra premonizione o un incubo, non ce la faccio a vederla così perciò cerco di svegliarla, ma non c'è bisogno che lei si sveglia da sola con un grido, la distendo sul letto e con asciugamano inizio a toglierle il sudore dalla fronte. Passa del tempo prima che apra gli occhi e quando mi vede è sorpresa però nel suo viso leggo anche paura, perché le lacrime ritornano a rovinare il suo bel viso e poi Lucy si getta su di me come se volesse aiuto. Io la circondo con le mie braccia e le accarezzo i capelli come per dirle di sfogarsi e lei lo fa, piange a diritto e mi bagna la maglietta ma non m'interessa, voglio che lei si senta al sicuro quando sta con me e poi siamo destinati a stare insieme. Dopo un po si stacca e mi guarda e mi dice << Axel tu sei lui vero, sei tu il ragazzo che vedo nei miei sogni colui con cui passerò la mia vita non è così.....ti prego devo sapere>>, la guardo negli occhi ma non riesco a parlare e come se mi avessero tolto la voce, l'unica cosa che vorrei ora non è dirle la verità ma farla stare al sicuro. Però più la guardo e più quel sentimento di amore e protezione prendono il sopravento, sicuramente mi odierà ma non fa nulla, non riesco più a resistere, così le prendo il viso tra le mani le asciugo qualche lacrima e poi poso le mie labbra sulle sue.

LA RAGAZZA MALEDETTA #CONCORSOSTORIE2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora