NOVE

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Non so cosa vuole fare, si avvicina sempre di più a me, mi prende il viso tra le sue mani e mi asciuga le lacrime che ancora scendono dai miei occhi, come delle cascate, poi si avvicina, i nostri respiri si uniscono e il suo viso è a pochi centimetri dal mio, nonostante ciò continua a guardarmi negli occhi e io guardo i suoi. Passano secondi e poi accade, appoggia le sue labbra sulle mie e mi bacia prima con calma, come se non avesse fretta, poi lo trasforma in un bacio più frenetico come se era da tempo che non ci vedevamo. Si allontana e stiamo tutti e due senza fiato, poi lui mi guarda negli occhi e sembra avere un'espressione triste e afflitta; si siede accanto a me al bordo del letto e io gli chiedo la stessa cosa di prima solo che questa volta pretendo una risposta << Axel ti prego....dimmi se sei tu il ragazzo che vedo nei miei sogni e con cui dovrò passare la mia vita e che aspetto da quando mi sono trasformata?>> , ha un attimo di esitazione e poi inizia a parlare << Lucy, mio padre prima ti voleva dire proprio questo, ma sono stato io a non volere perché temevo che dopo quello che era successo, prima nella stanza e poi nel bosco, non mi avresti accettato. Da quando ho scoperto chi e cosa sono, perciò..si...sono io l'ultimo vampiro puro, mi dissero i miei che avrei dovuto vivere con una vampira anche lei pura. Ho iniziato a cercare per due anni senza mai trovare nulla, fino a quando i miei mi hanno chiamato per dirmi che il mio migliore e unico amico, tuo fratello Erik, era morto, pensai di continuare tanto avevo 13anni e lei si sarebbe trasformata fra cinque anni. Tutto è cambiato quest'anno dopo il tuo 16esimo compleanno, in quel periodo stavo a casa per una pausa e fu quella sera che iniziai a percepire una strana presenza, quella eri tu. Quando poi ti ho visto ieri a scuola per portarti qui ebbi un sospetto che l'ho confermato vedendo la tua trasformazione e ascoltando la tua storia>>. Non credevo alle mie orecchie, allora era lui la persona che sognavo e di cui i miei mi avevano avvisato nella loro lettera, non sapevo cosa dire " Almeno ora non dovrai preoccuparti che lui sia un vampiro normale, perciò potrai esprimere ciò che provi senza problemi" , nel mio 'io' sorrido, alzo lo sguardo per guardarlo e arrivano le lacrime non riesco a trattenere e ricomincio a piangere, sta volta però per la gioia, perché gli salto sopra e lo abbraccio, senza accogermi che siamo stesi sul tappeto ai piedi del letto. Finite le lacrime ci mettiamo a ridere e senza rendemene conto sono io quella distesa sul tappeto con lui sopra e quando lo guardo lui non ci pensa due volte e mi bacia di nuovo. Si stacca subito e poi mi aiuta ad alzarmi si dirige verso la porta e prima di uscire mi dice con un sorriso << Cambiati che usciamo, così esci un po, vuoi?>>, io ripeto sempre si, però mi sorge un problema << Axel ma i miei vestiti stanno a casa mia>> mi guarda e aggiunge << I miei mi hanno detto che mentre noi stavamo nel bosco sono andati nel tuo appartamento e hanno preso tutte le tue cose e nella cabina armadio ci sono i tuoi e altri scelti da mia madre e le scatole con le tue cose dentro>> io corro subito a spingerlo fuori la stanza perché sembra voglia rimanere e mentre lo caccio sembra che mi dica << Quando hai finito vieni nella stanza accanto dopo questa alla sinistra è la mia>> non sento altro perché ormai sono nella cabina armadio ci sono tutti i miei vestiti, indecisa prendo un paio di jeans scuri un po strappati e una canottiera nera con sopra una maglietta a maniche lunghe grigia e per scarpe mi metto le vans blu. Decido di mettermi un po di trucco e sugli occhi mi metto un filo di matita nera e sistemo i capelli con la spazzola e li lascio lisci, fatto tutto prendo la giacca e la borsa ed esco dalla stanza per dirigermi in quella di Axel, busso due volte e una voce da lontano mi dice "Entra", così entro e mi vado a sedere sul letto e in quel momento esce Axel da bagno tutto pronto va a prendere la giacca poi viene da me e tenendomi per mano usciamo dalla stanza per andare nel garage, rimango sbalordita per tutte le macchine e le moto che ci sono. Ci avviciniamo a una moto nera della 'ducati' e mi porge un casco e aggiunge << Sei mai salita su una moto?>> faccio segno di no con la testa e gli chiedo << Mi dai una mano a mettere il casco?>> lo guardo e sembra che si stia trattenendo dal ridere, poi però si avvicina e con mani esperte mi sistema il casco. Usciamo e non ho la più pallida idea di dove mi vuole portare, però di lui mi fido, dopo un bel viaggio arriviamo sulla piazza abbandonata. Scendiamo e iniziamo a camminare per la piazza, non sono mai venuta qui perché i miei me lo hanno sempre proibito e non ho mai capito il perché. Mi porta al centro della piazza e ci fermiamo lì, mi guardo attorno e mi accorgo che tutta quella parte della città è abbandonata, come se li il tempo si fosse fermato, continuo a guardare e mi accorgo di un disegno rovinato dal tempo. Mi avvicino e mi inginocchio per capire meglio i suoi particolari e mi rendo conto di averlo già visto in un sogno, ma oltre a ciò non ricordo cosa significhi; il disegno anche se è rovinato riesco a capire anche se con un po di difficoltà che è una rosa bianca e dai suoi petali sembra che scendano delle gocce rosso cremisi come il sangue e sotto di essa c'è una scritta in una lingua antica, non l'ho mai vista prima però stranamente riesco a comprendere cosa c'è scritto: "Qui è dove le forze dei due popoli si sono scontrate e dove in futuro si scontreranno di nuovo, altro sangue dovrà essere versato affinché la pace venga preservata. Due ragazzi avranno il compito di guidare il popolo macchiato dal sangue scarlatto contro il popolo fedele alla luna. Il loro destino è segnato, dovranno preservare la pace affinché non venga versato altro sangue. Lei avrà il compito di guidare il suo popolo e lui di proteggerla. Sarà difficile perché la rivalità tra i due popoli ha le radici nella notte dei tempi >>  una visione sento che sta arrivando e solo leggendo inizio a sentire i sintomi delle mie visioni, la testa inizia a girare e a pulsare forte, cerco di mettermi in piedi ma ricado sulle ginocchia, sento la parte superiore del labro bagnato, lo tocco e vedo che è sangue, " Non può essere di nuovo una visione, due nello stesso giorno non può essere vero", cerco Axel con lo sguardo e vedo che sta parlando al telefono e riesco a capire che sono i suoi genitori, sento la testa scoppiare come mai prima d'ora e ho paura perché  il sangue non smette di uscire. Vedo delle immagini nella testa sicuramente di un tempo passato, l'unica cosa che posso fare è chiamare Axel << Axel....axeeeelll.....>> non riesco a parlare ora sto pure sputando sangue, lui si gira e viene da me gridando il mio nome. Mi prende in braccio e mi distende su una panchina di pietra, il dolore non vuole smettere e sul suo volto vedo preoccupazione misto a paura si siede anche lui e mi poggia la testa sulle gambe e guardandomi mi dice preoccupato <<Lucy che hai, sto chiamando i miei va bene?>> faccio si con la testa e in quel momento sputo altro sangue, lui sta parlando al telefono e racconta quello che sta accadendo ai suoi. Passa una mezz'oretta e il dolore sembra passato, arriva un'auto nera e da lì escono due uomimi, non sono umani ma vampiri, Axel mi si para davanti mentre loro si avvicinano e in quel momento capisco chi sono, i miei unici amici se così il posso chiamare erano ormai da tre o quattro mesi che non vedevo Luca e il suo gemello Marcos ; prendo Axel per un braccio e gli faccio segno di no. Vicini si tolgono i berretti e mi salutano con un sorriso e aggiungono << Dopo tanto tempo ci rivediamo piccola Lucy, il signor Woolf ci ha chiesto di venire a vedere cosa è successo, state bene ? >> annuisco e dico ad Axel << Loro sono due vampiri che mi hanno aiutato in alcune occasioni, ti puoi fidare di loro sono amici di mio padre e da quello che mi hanno detto tempo fa mio padre chiese loro prima di morire di proteggermi>> , però sembra non gli dia fastidio, con ciò ci andiamo a sedere sulle panchine e iniziamo a parlare.

LA RAGAZZA MALEDETTA #CONCORSOSTORIE2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora