VENTUNO

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Siamo di fronte alla villa che un tempo era la mia dimora, però nonostante sia passato del tempo è sempre la stessa, sicuramente se ne sono presi cura; entriamo e andiamo nell'ingresso, qui si vedono due rampe di scale che vanno in tutte e due le direzioni per il piano di sopra, dove siamo noi vediamo molti corridoi, questi però sono solo la metà di quelli che ci sono, in poche parole questa casa è quasi due volte quella di Axel.
Loren ci guida al secondo piano, lungo dei corridoi molto bui, in quel momento ricordo e dico <<Loren, se non sbaglio tempo fa ti dissi di non venire mai in questa ala della casa>>, si gira e mi guarda triste e poi <<Lo so, però dato che qui vengo solo io spesso faccio dei giri, ma qui è la seconda volta che vengo, appena ho sentito degli strani rumori, decisi di parlartene subito dopo che avresti recuperato la memoria>>, lo perdono, ma qui non è un buon posto per noi, anzi per loro, neanche io venivo mai da queste parti, <<Loren la casa si che è sempre stata strana, forse i rumori sono prodotti da alcuni animali randagi>> mi guarda e continua a camminare; arriviamo di fronte a una porta antica, sembra che da li provengano degli strani rumori, la porta però è molto diversa dalle altre, questa qui emana una strana presenza; guardandola bene dico <<Non c'è nulla qua dietro, forse sono degli animaletti oppure è il vento. Comunque in questa ala della casa, non dovevi venire Loren è troppo pericoloso. Chiaro?>>così giro e torno indietro e intanto gli altri mi seguono e arrivati nella cucina dico a Loren <<Loren, sto facendo un giro per alcune stanze, sei per caso entrato in alcune stanze in particolare?>> mi fa segno di no e così mi avvio per alcune stanze, mentre cammino sento Mark chiedere a Loren <<Come mai ora è così, sembra come se nasconde qualcosa, che non vuole che gli altri conoscano>> e Loren <<No ti sbagli, è sempre stata così, solo che questa casa è molto vecchia ed è sempre appartenuta alla sua famiglia, potrebbe essere che lei abbia fatto qualcosa alla casa>>, dalla porta dico <<Voi due, vi ricordo che nella mia famiglia siamo sia streghe che vampiri, se non sbaglio vi raccontai la storia della nascita della mia famiglia, sarebbe naturale se la casa fosse stregata. Loren e poi quando arrivasti te lo dissi che la casa aveva una sua anima, ma a quanto pare lo hai capito solo ora>>, detto ciò lascio quei tre nella cucina e inizio il mio giro per la casa.
Ora che mi è tornata la memoria, inizio a ricordare tutto quello che ho passato in questa casa, le feste e le riunioni di famiglia, gli allenamenti e le lezioni, i giochi e le scappatelle serali; girando per i corridoi decido di fermarmi un attimo, sembra che qualcuno dei tre mi stia seguendo, avevo chiaro e tendo di non venirmi dietro e io che dovevo controllare <<Non capisco chi tu sia, perciò ti conviene uscire dall'ombra e se non lo fai userò le maniere forti>>, ed ecco che dall'angolo esce Axel che mi guarda male con le braccia incrociate al petto e dice serio <<Non ti da fastidio se sto con te o devi fare qualcosa che non vuoi che io sappia>>, vedendo che è lui faccio un sospiro di sollievo <<Meno male che sei tu, non voglio che quei due vengano da questa parte, non è buono per loro e neanche per te.....non ti voglio nascondere nulla.....però è meglio che tu non venga>> si avvicina incurante delle mie parole e dice <<Sta mattina ti dissi che ti sarei sempre rimasto accanto e non mentivo, starò con te anche quando tu non mi vorrai.....non voglio che ti accada qualcosa di male>>, sembra che non ho altra scelta e così gli faccio segno di seguirmi "Certo che non posso mica portarlo con me a quella porta" penso, ma sembra che non abbia altra scelta. Giriamo un bel po' di corridoi e finalmente arriviamo al corridoio di quando ho incontrato Axel e lui in quel momento dice <<Hem....Lucy ma non siamo già passati di qua>>, ora inizio ad innervosirmi e dico <<Maledetta casa, la smetti di cambiare corridoi e fammi arrivare a "QUELLA" porta>> sembra che la 'casa' abbia capito e così ricomincio a camminare seguita da Axel e dopo tanti e infiniti giri ci troviamo di fronte alla porta antica che poco fa Loren mi aveva voluto mostrare, vedendola Axel mi chiede <<Ma non avevi detto poco fa di non venire qui>>, non gli rispondo e penso solo a quello che tra poco accadrà <<Come pensavo alla fine si è risvegliato......ora si che ci sarà da divertirsi.....>>, mi giro e vedo Axel spaventato e che guarda sbalordito il mio aspetto; mi sono trasformata in vampira ecco perché mi guarda così, solo che il fatto di aver ripreso i miei ricordi ha anche liberato la mia parte magica e perciò la mia aura è molto più forte, ecco il motivo per cui ero temuta da tutti, 'la mia aura' o come si chiama è così forte e potente che nessuno ne ha mai vista una così.
Mi avvicino alla porta e giro la maniglia, <<Lucy mi spieghi cosa c'è la dietro>> è Axel, non volevo che lui sapesse questo riguardo il mio passato, però ora non posso più nasconderlo, perciò ritorno 'umana' e chiudo la porta e mi siedo a terra accanto ad esse e poi inizio a dire tutto quello che non volevo che lui sapesse <<Axel non volevo che tu sapessi questo, ma ormai nascondertelo sarà impossibile. Devi sapere che tempo fa dopo la mia nascita, mio padre trovo uno strano oggetto vicino alla mia culla il giorno dopo della mia venuta a mondo, tutti pensavano che fosse stato mandato loro dagli avi della nostra famiglia, così lo portavo sempre con me, ma al mio quinto compleanno, in famiglia ci fu una strana visita che non fu presa molto bene dai miei genitori e dall'intera famiglia, infatti da quel giorno mio padre comprese che quell'oggetto per me era sia pericolo e sia benevolo a seconda però del volere di "quella persona", decisero così di sigillare quell'oggetto a finché non mi facesse più del male. Venne rinchiuso in questa stanza e a me fu proibito di entrare qua dentro, dopo la morte dei miei e poi dei miei parenti alcune volte sentivo un leggero richiamo provenire da questa ala della casa, ma non sono mai venuta qui, quando poi nella famiglia entrò Loren gli dissi di non andare mai da questa parte della casa. Sembra però che in questi giorni il sigillo si sia indebolito, sai Lesley mi disse a quel tempo, quando ancora eravamo entrambe vive, che il sigillo sarebbe rimasto fino a quando non sarebbe morto l'ultimo superstite della mia famiglia, ma da quello che ho letto in un libro che mi ha dato Loren prima di salutarci, l'ultimo della mia famiglia rimasto era Josef Victor Red che è morto precisamente più di vent'anni fa. Perciò sembra che il sigillo abbia mantenuto anche per tutto questo tempo oppure quella cosa non ha dato segni di vita perché io non ero ancora ritornata. Perciò quest'oggetto fa quei rumori perché sta cercando di attirare l'attenzione, per essere più precisa la mia di attenzione>>, lui ascolta tutto e non dice una parola, a un certo punto però sentiamo un urlo, è Loren.
Arrivo da Loren e Mark e quello che vedo è bruttissimo, Loren è a terra non un taglio non molto profondo sul braccio e Mark ha in mano un coltello da cucina sporco di sangue, sicuramente quello di Loren, Axel va da lui e lo aiuta ad alzarsi e appena Loren mi vede inizia a dirmi <<Stavamo parlando quando a un certo punto si è girato verso di me e ha iniziato ad attaccarmi e poi ha preso il coltello e mi ha ferito, non fargli del male Lucy, ti prego>>, gli intimo di stare zitto e mi preparo allo scontro "Lucy, sembra che Mark sia posseduto, ti ricordi la formula per gli esorcismi non è vero", allora ci avevo visto bene, però qui l'unica cosa che può possedere qualcuno è quell'oggetto. Mark arriva e inizia ad attaccare col coltello, con una sola mossa lo disarmo, però non è finita qui, non avendo un'arma da inizio a uno scontro corpo a corpo; riesco a difendermi, ma attaccarono è difficile, all'improvviso vedo un candelabro su una mensola, decido di prenderlo e non appena è molto vicino gli tiro una botta in testa e lo tramortisco all'instante, dopo di che dico la formula e poi Mark ritorna in se, lo vedo alzarsi e alzare una mano verso di noi, potrebbe sembrare scortese da parte mia, ma gli do un'altra botta in testa e lo tramortisco per la seconda volta e con ciò mi giro verso Loren e Axel che mi guardano tremanti e Axel dice <<Ma quando si arrabbia è sempre stata così?>> Loren annuisce e Axel gli da una pacca amichevole sulla spalla, sto per chiedere a Loren come sta che una voce da dietro si mette a gridare <<Maledetta, come hai osato colpirmi, nonostante fossi tornato in me, comunque grazie di aver cacciato quella cosa dalla mia testa, ma ti ripeto NON AVEVI NESSUN DIRITTO A COLPIRMI DI NUOVO>>, mi giro e con voce calma dico <<Non sapevo se eri tornato in te, precauzione. Ora andante nel salone e rimanete li, ho una questione da risolvere>>, mi dirigo per le scale e sento Loren dire <<È quella stanza, avevi detto che non dovevamo andare......aspetta un attimo.....non dirmi che in quella stanza si trova.....si trova quell'oggetto di cui mi parlasti.....non può essere>> non mi giro perché tanto so che espressioni hanno dipinte in volto e dura dico <<Sta zitto Loren, andate nel salone e rimante li finché non torno e se tra un'ora non sono di ritorno, Mark andrai a chiamare Kristof, se lo chiamate prima mi arrabbio seriamente>> e con ciò ritorno alla porta di poco fa.
"Non vorrai entrarci davvero Lucy, sai cosa potrebbe accadere", lo so però non ho scelta, devo scoprire chi è quella persona e cosa è veramente quell'oggetto, apro la porta ed entro, però vengo fermata da una mano e una voce <<Non osare andare li dentro senza di me, non ti preoccupare per loro, stanno li e non penso che trasgrediranno a questo tuo ordine>>, lo guardo e ritorniamo alla porta, però ora mi rendo conto che oltre all'oggetto sento un'altra presenza, apro la porta e quello che vedo mi fa rimanere a bocca aperta.

LA RAGAZZA MALEDETTA #CONCORSOSTORIE2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora