Attenzione!
Consiglio vivamente di leggere il capitolo con le canzoni trascitte qui sotto, secondo me sono bellissime per il capitolo ❤Volevo anche chiedervi di commentare e di farmi sapere le vostre impressioni a fine capitolo, ci tengo davvero a saperle!!! Scrivo all'inizio per non rovinare la fine!
Spero lo apprezziate, questo forse è il capitolo di cui vado più fiera!
Grazie per l'attenzione e la pazienza e scusate per eventuali errori (ho terminato di scriverlo e di scegliere le canzoni esattamente alle 2:58... se mi beccano i miei ho finito di vivere❤)
Buona lettura❤
Canzoni (capitolo 37):
One Direction - Little things
Ellie Goulding - Dead in the waterHo cercato di chiudere ogni finestra, con l'intento di lasciarmi avvolgere dal buio della stanza, ma i raggi del sole penetrano invadenti nella camera, disegnando strane forme sul pavimento.
"Stai bene?" qualcuno bussa velocemente sulla porta mezza aperta della mia stanza.
Ho trascorso tutto il pomeriggio a letto, indebolita e stanca.
A quanto pare, la medicina offertami da Mike qualche ora fa non ha riscontrato il risultato desiderato.
Odio l'effetto che mi possa causare anche un semplice mal di testa, mi sento risucchiare via lentamente tutte le energie in corpo, non riesco neanche più a pensare, a concentrarmi.
Non sono per nulla abituata a queste cose, tanto da farmi sentire malissimo le rare volte che me le prendo.
"Va via" mugugno portando le coperte del letto fino a sopra la mia testa, rimanendo completamente coperta.
Non so perchè, ma il pensiero di farmi vedere in questo stato da qualcuno, mi mette tremedamente in soggezione.
Figuriamoci se quel qualcuno è Dylan.
"Oh andiamo, che succede? Lena mi ha detto che non ti sentivi bene a scuola"
Lena è una ragazza che frequenta il mio corso di Biologia e che credevo simpatica.
Ha perso improvvisamente punti qualche secondo fa.
Possibile che nessuno sappia stare zitto?
Caccio un urlo di frustrazione rimanendo sotto le coperte, impugnandole e stringendole ben strette.
"Stai dove sei!" esclamo non appena sento il silenzio rompersi dai passi di Dylan verso il mio letto.
"Allora dimmi cos'hai! Dai, qualsiasi cosa sia non devi vergognarti, non con me" afferma dolcemente.
Abbasso le coperte blu con i delfini stampati, portandole giusto sotto gli occhi.
"Ho mal di testa" mormoro sconfortata e in preda alla frustrazione.
"E... ?" chiede mentre accenna un mezzo sorriso divertito.
Non sembra sorpreso, mentre sono sicura che il mio sguardo sia sconvolto.
"E non sono abituata! Mi sento malissimo!!!" esclamo buttandomi all'indietro sul letto.
"E di che ti vergogni? Hai preso qualcosa?" sembra trattenere le risate, mentre sembra anche leggermente preoccupato.
"Mi capita raramente ed è imbarazzante farmi vedere in questo stato, mi sento irritabile e non riesco a pensare a nulla! Mi sento letteralmente rimbambita" continuo ad urlare come se fossimo distanti chilometri e dovessi cercare di farmi sentire in qualche modo.
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The first story not unwanted
General FictionQuarto anno alle superiori. Quarta casa e quarto liceo da quando le ho iniziate. Papà dice che ci abitueremo, o meglio, che io mi abituerò in fretta. Più che altro mi sono abituata a trasferirmi e ad essere identificata da tutti come "la ragazza nuo...