Canzoni (capitolo 54):
All Time Low ft. Joel Madden - Bail Me Out
Ed Sheeran - Small BumpHo sempre sentito parlare dell'attrazione degli opposti.
È proprio come la Chimica: in un atomo, il nucleo, la parte centrale di esso, è costituito da un certo numero di protoni, di carica elettrica positiva, mentre gli elettroni, di carica elettrica negativa, ruotano in orbite attorno al nucleo stesso, attirati dalle particelle caricate positivamente.
Si dice essere così anche nella vita reale: il ragazzo silenzioso è innamorato della ragazza socievole e loquace, la sedicenne fragile e sulle sue, che non oserebbe fare male a una mosca, si infatua del diciottenne egoista, esuberante, o ancora, il giovane distrutto dal troppo dolore trova rifugio nella piccola ragazza ingenua, che deve ancora scoprire la vera realtà, le reali sofferenze.
Scarlett e Louis sono proprio così.
Louis è timido, a volte silenzioso perfino con gli amici, dai ciuffi di capelli castani disordinati che ricadono sulla fronte, gli occhi verdi, il viso ben dileneato, mentre lei, nonostante i suoi lunghi, dritti e lucenti capelli d'ebano, il suo viso pallido e roseo appena sugli zigomi, i suoi occhi azzurri, quasi blu, le conferiscano nell'insieme dei lineamenti angelici e morbidi, quasi comunicassero fragilità e timidezza, beh, Scarlett Clace non è di sicuro nulla di tutto questo.
Avendo un'ora buca, ho deciso di andare ad assistere seduta in disparte sugli spalti del campo dove si allenano le cheerleaders invece di aspettarla a pranzo, almeno osservandola per un po', avrei potuto in qualche modo farmi un'idea su di lei, su come approcciarmi poi.
Credo sia la leader del gruppo o, al massimo, il co-capitano.
È molto brava nelle acrobazie che prova insieme alle altre ragazze del gruppo, e sembra molto sicura di sè, in tutto quello che fa.
Devo ammettere che, nonostante da quanto abbia capito dalla descizione maniacale di Louis, abbia quindici anni, dunque sia più piccola di me, il suo carattere mi innervosisce un po'.
Non saprei come approcciarmi.
Ma l'esercitazione termina presto e non mi resta che non deludere il mio amico.
Faccio un respiro profondo e, una volta arrivata ai tavoli esterni della scuola, la trovo con del Cappuccino e dei tramezzini, come mi aveva indicato Louis questa mattina.
Ti odio Lou grugnisco nella mia mente, quasi sperando possa sentirmi, giusto perchè si senta un po' in debito o addirittura in colpa con me.
Avanzo a passi svelti e mi avvicino alla tavolata vuota a cui si è seduto un attimo fa.
Tento di schirarirmi la voce, come per avvertirla della mia presenza, ma, come immaginavo, non serve a molto.
Noto infatti dei fili bianchi collegati ad un paio di auricolari, ecco perchè non mi ha sentita.
Appoggio due dita sulla sua spalla, picchiettando appena due volte.
"Scusa?" mormoro, questa volta schiarendomi realmente la voce, cercando una sorta di incoraggiamento verso me stessa per parlare.
La ragazza alza lo sguardo verso di me, dopo aver sussultato in maniera quasi impercettibile, con un soppracciglio alzato, conferendosi un'aria spaesata e interrogativa.
"Scarlett?" sorrido appena.
Si sfila un aricolare sbuffando.
"Ti posso aiutare?" mantiene uno sguardo seccato.
"Tu sei Scarlett?" ripeto.
"Sono io. Come sai chi sono?"
E ora?
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The first story not unwanted
قصص عامةQuarto anno alle superiori. Quarta casa e quarto liceo da quando le ho iniziate. Papà dice che ci abitueremo, o meglio, che io mi abituerò in fretta. Più che altro mi sono abituata a trasferirmi e ad essere identificata da tutti come "la ragazza nuo...