Capitolo 38

3K 186 8
                                    

Canzoni (capitolo 38):
Zedd ft. Foxes - Clarity (Acoustic Version)
Hozier - Arsonist's Lullabye

Sono dovuto tornare a casa, scusami, e non sono riuscito a svegliarti: è sorprendente quanto tu possa sembrare angelica e innocente mentre dormi...

Dylan

Ps È stato interessante rompere le distanze con te... :)

Le 4:37 AM: possibile che abbia dormito tutto questo tempo?
Circa dodici ore... chissà quando Dylan se n'è andato.

Mi sono svegliata in maniera strana, non di soprassalto come mio solito.

E il biglietto lasciato da Dylan presumo, ancora ieri sera, mi ha regalato un inaspettato sorriso e un dolce buongiorno.

Buongiorno per modo di dire, considerando che il sole non è ancora sorto.

Ma di tornare a letto proprio non se ne parla, specialmente perchè il mal di testa finalmente se ne è tornato da dove è venuto, rendendomi ancora più allegra di quanto già non possa essere.

Mi rilasso sotto il getto caldo della doccia mentre ripenso a ieri pomeriggio.

Non riesco ancora a credere a quello che è successo tra me e Dylan, forse è stato solo un sogno.

Ma il biglietto smentisce la mia teoria.

O forse ho immaginato tutto, perfino il biglietto e le parole scritte su di esso.

Prendo un asciugamano al volo avvolgendolo attorno al mio corpo ancora bagnato, precipitandomi in camera.

Il biglietto è lì, esattamente dove lo avevo trovato qualche minuto fa.

È stato interessante rompere le distanze con te

Interessante? Sul serio? Non ho la minima idea di come interpretarlo.

Ma che aggettivo è interessante?!
Non c'era nulla di più appropriato?!

Riappoggio il biglietto sul comodino di fianco al mio letto e mi butto letteralmente su quest'ultimo.

Mi ritrovo a fissare il soffito, ricreando nella mia mente le immagini di ieri.

Scuoto la testa, decidendo di non pensarci per un po': è stato solo un bacio!
E ad ogni modo, Dylan è già fidanzato.
La situazione sarà degenerata a causa del mio mal di testa: io non ragionavo, mentre lui, beh, lui mi ha assecondata perchè, beh, lo sa lui il perchè!

Anche se in un angolo del mio cuore spero vivamente che riaccada, sono sempre stata onesta con me stessa. Più o meno.

Le 4:58 AM.

Mi vesto velocemente, infilando una semplice tuta, il mio giubbino nero e le Converse (chi l'avrebbe detto...), per poi uscire di casa: voglio distrarmi dagli ultimi eventi, anche se a malincuore, e forse la soluzione può essere un po' d'aria fresca.

Mi avvio con le mani in tasca per il sentiero percorso qualche sera fa, quando ho trovato Dylan seduto in silenzio.

Niente musica, solo il cinguettio di qualche uccello nelle vicinanze mi accompagna mentre cammino, neanche un filo di vento.

Dopo un po' mi siedo su un tronco per prendere fiato: senza accorgermene ho aumentato il passo in preda ai pensieri, privandomi del fiato in non troppo tempo.

Mi guardo intorno e mi rendo conto, quasi amaramente forse, di quanto ciò che mi sta circondando, in preda alla quiete più assoluta, rispecchi esattamente il contrario del mio stato attuale, della mia mente, del mio cuore, del mio ventre, dei miei sensi.

The first story not unwantedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora