Canzone (capitoli 7 - 8) :
Lost Frequencies - Are you with me"Sono le 6 e 25 minuti qui a Pittsburgh, sempre pronti a tenervi compagnia in..." spengo la radio. Devo ricordarmi di disattivarla, non ho intenzione di fare un salto ogni mattina a causa di questa radio che mio papà mi ha posizionato sul comodino evidentemente senza preavviso e senza alcun consenso.
Ad ogni modo, scendo le scale, raggiungo la cucina e, dopo aver bevuto un bicchiere di latte freddo (ultimamente mi va così, anche se non sono del tutto convinta che faccia bene) e un cornetto vuoto, mi rinfresco, mi vesto e mi avvio per il sentiero che porta al liceo.
Ci vogliono almeno 40 minuti a raggiungere la strada principale che porta alla scuola, ma, nonostante mio padre si sia offerto di portarmi in auto, ho optato per andarci da sola.Affrontare il secondo giorno sembra meno terrificante: almeno ho Rachel a cui aggrapparmi, anche se non l'ho ancora vista, e quegli occhi che aleggiano nella mia mente dall'istante in cui li ho visti.
Mi sono trattenuta abbastanza a lungo con Rachel ieri, ovviamente non in discorsi che riguardassero me.
La ragazza dai capelli rossi infuocati parla molto, effettivamente, il che si è rivelato un vantaggio per me: è molto studiosa, le sue materie preferite sono matematica, chimica e biologia, ma adora anche la moda e il trucco (cose a me decisamente lontane), vive con i suoi genitori e un fratellino più piccolo di sette anni, Alex. È conosciutissima da tutti a scuola, anche grazie al suo ragazzo, Tyler, che è anch'esso noto a tutti specialmente per il fatto che ricopre il ruolo di capitano all'interno della squadra di football della scuola.
La conversazione si è incentrata per lo più su questi argomenti, quasi come se Rachel avesse appreso da subito la mia poca predisposizione nel condividere la mia storia, e di questo sono rimasta sollevata, ma ancor di più sorpresa. Sono fin troppo abituata a voci a dir poco indelicate e indesiderate che, senza sosta, fanno domande sulla mia vita. O sono ancora più abituata, probabilmente, a quelle voci assenti che appartengono a volti che si limitano a fissarmi tutto l'anno.
Ma lei non ha fatto domande e, in più, ho trovato molto interessante l'introduzione alla sua vita, di conseguenza non può che acquistare punti per quanto mi riguarda.
Per questo motivo, dunque, ho deciso di non porle nessuna domanda sul perchè sia tanto conosciuta, oltre a Tyler, anche se mi incuriosisce un po': evidentemente se non ha accennato niente a tal proposito era sua intenzione non farlo, dal momento che il tempo c'era.
Ma non intendo indagare: in tutta la mia vita non sono di certo io quella che fa la parte della ficcanaso.Mi reco in classe e inizia la lezione: Rachel è posizionata in primo banco e di fianco a lei il posto è vuoto per il momento.
Ci scambiamo un sorriso d'intesa amichevole e, dopo un suo cenno verso il banco a lei vicino, faccio per sedermi, quando incontro nell'angolo della classe degli occhi in cui mi perdo facilmente e quasi subito.
Non mi è per nulla difficile riconoscerli, ma Rachel con uno schiocco delle dita mi riporta alla triste realtà e prendo posto, sotto il suo sguardo interrogativo e divertito.
Inizia così la lezione, e con la coda dell'occhio, riesco a scorgere per un'ultima volta quegli occhi e lo sguardo compiaciuto (anch'esso familiare) e apparentemente divertito del propietario.
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The first story not unwanted
Fiksi UmumQuarto anno alle superiori. Quarta casa e quarto liceo da quando le ho iniziate. Papà dice che ci abitueremo, o meglio, che io mi abituerò in fretta. Più che altro mi sono abituata a trasferirmi e ad essere identificata da tutti come "la ragazza nuo...