Canzoni (capitolo 32):
5 Seconds Of Summer - Out of my limit
Ed Sheeran - Give me love"... la consegna del saggio è prevista per giovedì prossimo. Non ammetterò ritardatari" e con questo termina la lezione di Letteratura.
Non faccio neanche tempo a riordinare tutte le mie cose e ad infilarle nella borsa, che Dylan si piazza davanti al mio banco facendo gli occhi dolci.
"Dove hai messo gli stivali?!" chiedo alludendo al Gatto con gli stivali di Shrek mentre infilo l'astuccio azzurro tutto scarabocchiato nella mia borsa nera e bianca.
"Che?" chiede ridendo Dylan, subito dopo ritorna al suo tenero sguardo di prima.
"Non conosci...? Fa nulla, che vuoi Dylan?" domando indirizzandomi verso l'uscita dell'aula.
"Beh..." esordisce con voce stridula mentre mantiene la sua fin troppo dolce espressione da cucciolo smarrito.
"Non ti scriveró nessun saggio" concludo io fulminandolo con lo sguardo.
Cambia subito espressione, frustrato e disperato come se fosse stato appena smascherato nonostante la sua recitazione fosse impeccabile.
"Oh andiamo Mal! Ti prego, ti prego" inizia con sguardo supplicante mentre unisce le mani per pregarmi.
"Si ti prego anch'io" spunta fuori Louis dietro di lui atteggiandosi come Dylan, come se niente fosse.
Sia io che Dylan lo guardiamo sconvolti.
"Scusa?!" esclamo io seccata.
"Ho sentito Dylan chiederti aiuto per il saggio e ho colto l'occasione per unirmi a lui, dato che so quanto tu sia unica nel creare opere d'arte scrivendo" mi adula lui imitando lo sguardo tenero di Dylan.
"Infatti non sarebbe da te se presentassi alla professoressa un'opera d'arte" dico io sbuffando e ridendo.
Dylan scoppia a ridere, ma Louis non se ne cura "Per questo ti chiedo aiuto! Magari non farlo troppo bene, giusto perchè non sembri troppo inverosimile che l'abbia scritto io!" quasi si inginocchia a terra supplicante.
Io e Dylan ridiamo e alla fine cedo.
"Va bene, ma ti scrivo solo una brutta copia, te la migliori tu in caso" sbuffo io scorlando la testa.
"Brutta, bella, carina, disgustosa... quello che vuoi! Grazie, grazie, grazie Malia!" esclama abbracciandomi e facendomi ridere per quanto possa sembrare un bambino a cui è stato promesso un regalo speciale.
Dopo ciò corre via.
"Il mio fallo abbastanza sintetico, di solito non mi dilungo troppo nei discorsi" dice poi Dylan attirando la mia attenzione.
"Di che parli?" chiedo confusa.
Sembra anche lui confuso dopo la mia domanda.
"Come di che parlo? Del saggio!" esclama come se fosse ovvio.
"Ma io l'ho promesso a Louis, non a te" affermo poi divertita cercando di trattenere le risate.
Lui mi guarda come se lo avessi offeso e poi prosegue sconvolto "No senti, non esiste che lo scrivi a Louis e non a me!"
"Beh lui mi ha fatto troppa tenerezza, non ho potuto fare a meno di accettare" rispondo proseguendo nell'intento di rimanere seria.
"Okay, vuoi che ti convinca anch'io?" chiede con tono malizioso alzando un soppracciglio.
Non ho il tempo per controbattere che mi ritrovo a testa in giù, con le gambe appoggiate sulla spalla di Dylan mentre vaghiamo per i corridoi della scuola.
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The first story not unwanted
Ficção GeralQuarto anno alle superiori. Quarta casa e quarto liceo da quando le ho iniziate. Papà dice che ci abitueremo, o meglio, che io mi abituerò in fretta. Più che altro mi sono abituata a trasferirmi e ad essere identificata da tutti come "la ragazza nuo...