Canzone (capitolo 15):
Tom Odell - Long way downMi volto e vedo Dylan.
Appena si accorge che lo sto guardando con sguardo interrogativo, lui mi sorride e dice "Non tutti hanno visto il primo film e poi voglio fare contenta Noemi" facendomi l'occhiolino.
"Come vuoi, non capisco infatti perchè abbiate deciso di affidare a me la scelta del film da vedere" spiego, forse leggermente imbarazzata.
"Perchè sembra tu abbia buon gusto, e dopo stasera ne ho la conferma" dice sorridendomi.
Che bel sorriso."Che vuoi dire?" gli chiedo.
"Non vedo l'ora di vedere The Scorch Trials, e dal momento che siamo in due ma questa volta non possiamo guardarlo, resteremo per vederlo. Che ne dici?" chiede. Sembra serio.
"Vuoi dire subito dopo questo film?" chiedo stupita.
"Si. Ce la puoi fare a resistere ancora due ore?" chiede divertito.
In realtà avevo già sentito parlare di Città di carta, e mi sembrava carino. Quindi non credo dovrò addirittura resistere.
"Tenterò" rispondo scuotendo la testa e ridendo e lui mi segue.
Non abbiamo tempo per parlare, perchè raggiungiamo immediatamente il gruppo e noto che Wyatt e Grace sono tornati. Vorrei chiedere dove erano finiti, perchè sono troppo curiosa. Ma non voglio fare la ficcanaso.
"Dove siete stati?" chiede Dylan. Okay mi legge nel pensiero.
Rido per la situazione e lui mi guarda come se avesse capito perchè."Grace aveva dimenticato una cosa a casa" dice Wyatt e contemporaneamente Grace dice "Wyatt doveva tornare a casa per prendere una cosa".
I due allarmati si guardano e Grace dice "Io avevo dimenticato una cosa a casa" e Wyatt allo stesso tempo esclama "Io dovevo tornare a casa per prendere una cosa".
I due si scambiano un'occhiataccia e noi non possiamo fare a meno di ridere.
È evidente che i due nascondono qualcosa. Forse c'è qualcosa tra loro.
Alla fine dicono in coro "Abbiamo dimenticato entrambi delle cose a casa" dopodichè sbuffano e non si guardano più.
Ad ogni modo, entriamo a guardare il film.
Dopo circa un'ora e mezza, tra Max, Hans e Ryan scoppia una guerra di pop-corn, dunque dopo circa due minuti arriva una maschera (un addetto alla sicurezza del cinema) che li porta fuori, mentre Dylan e gli altri non riescono a smettere di ridere.
Alla fine il film si è rivelato molto carino, so che il film è basato sul libro dello stesso autore di Colpa delle Stelle, e io ricordo che ho pianto davvero tanto guardando quel film.
Ed effettivamente è nello stesso stile."Vado a prendere i biglietti" mi sussurra vicino all'orecchio Dylan e un brivido percorre il mio corpo.
Mi limito ad annuire.
"Dov'è Dylan?" mi chiede Noemi.
Subito non mi accorgo di lei, e faccio un salto per lo spavento.
Ma perchè tutti mi devono cogliere di sorpresa qui?
E ora cosa le racconto? Che è andato a prendere i biglietti per vedere un altro film con me, o che altro?
Decido di essere sincera.
"Mi ha chiesto di guardare con lui un altro film dato che siamo entrambi interessati a vederlo" inizio a spiegare con disinvoltura.
Il suo sguardo sembra tranquillo.
"E non ti abbiamo chiesto di unirti a noi perchè Dylan sa che non ti piace il genere" concludo.
Il suo sguardo rimane tranquillo e impassibile.
Dopodichè fa spallucce sorridendo e dice "Capisco"
L'ha presa bene.
"Noemi" sento dire dietro di me.
"Dylan" risponde Noemi e i due si scambiano uno sguardo indecifrabile.
"Malia mi ha spiegato la situazione. Ci vediamo dopo da me?" chiede Noemi con sguardo malizioso.
"Ti so dire dopo" risponde e mi passa il biglietto.
Lei rimane immobile per qualche secondo e si limita a salutarmi "Ci vediamo domani Malia" forzando un sorriso.
Che situazione imbarazzante.
Non ho ben capito l'atteggiamento di entrambi.
Ma decido di non chiedere nulla.Dylan mi risveglia dai miei pensieri "Vogliamo andare?"
Il suo sguardo è preoccupato, almeno credo.
"Si certo" forzo un sorriso.
Arriviamo in sala e prendiamo posto.
Manca ancora qualche minuto all'inizio del film, quindi vari spot pubblicitari ricoprono lo schermo gigante davanti a noi.
Se tante persone nel mentre chiacchierano, io e Dylan restiamo in assoluto silenzio per un tempo che sembra interminabile.
"E così tu e Noemi state insieme?" chiedo e subito dopo mi sorprendo e mi maledico allo stesso tempo. Non ho idea di come siano uscite queste parole dalla mia bocca e se prima mi sentivo in imbarazzo e leggermente a disagio, ora il mio stato è indescrivibile.
Chiudere la bocca mai, Malia?!
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The first story not unwanted
Fiction généraleQuarto anno alle superiori. Quarta casa e quarto liceo da quando le ho iniziate. Papà dice che ci abitueremo, o meglio, che io mi abituerò in fretta. Più che altro mi sono abituata a trasferirmi e ad essere identificata da tutti come "la ragazza nuo...