CAPITOLO 12: Deeper

2.1K 193 16
                                    

Quando Lydia apre gli occhi,incontra quelli preoccupati di Melissa McCall.

«Oh grazie a Dio sei sveglia!» dice,visibilmente sollevata.

«Sai tu sei tipo una cosa strana sovrannaturale,e io non sapevo davvero come comportarmi con i dottori,insomma...»

Inizia a parlare a vanvera mentre lei si sistema sul letto per bene spostando i capelli dietro le orecchie e rivolgendole un timido sorriso. Parla di come Derek si sia salvato,e Peter sia per il momento come volatilizzato. Dice che era ridotto piuttosto male verso la fine del combattimento,ed è scappato via. Non sanno se tornerà prima o poi,non sanno nemmeno se se ne sia effettivamente andato da Beacon Hills. Nessuno ci teneva ad andare a cercarlo.  Questo la solleva un po',aveva bisogno di una tregua. Si sente comunque debole,e spaesata. Si guarda intorno,alla ricerca di qualcosa o meglio di qualcuno.

Stiles.

Rivolge ancora lo sguardo alla mamma di Scott che le offre un bicchiere d'acqua e una strana pasticca. Prima ancora che lei apra bocca per chiederle cos'è,Melissa le risponde.

«È solo una vitamina. Hai perso i sensi,ti ridarà un po' di energie.» dice con un sorriso rassicurante.

Lydia ingoia la pasticca,aiutandosi con l'acqua e poi torna a guardarsi attorno.

«C'è Stiles?» chiede,cercando di non incrociare lo sguardo dell'infermiera McCall. In qualche modo si sente in imbarazzo a chiedere di lui,ma ha anche un disperato bisogno di sapere che sta bene. Era preoccupata che gli facessero del male,quando erano in quella stanza buia. Ha già perso Jackson,e ora non vuole perdere più nessuno. Specialmente un ragazzo così speciale come quell'adorabile nerd dagli occhi nocciola. Melissa annuisce e sorride di complicità mentre esce dalla stanza. Lydia lascia cadere la testa indietro,ed inizia a contare le mattonelle sul tetto nell'attesa.

Quando la mamma di Scott arriva nella sala d'attesa,tutti i presenti scattano in piedi. Stiles ed Allison per primi,Scott subito dopo stringendo la mano della sua ragazza e Chris per ultimo mentre la signora Martin tentenna un pochino prima di lasciare la sedia. La storia che le hanno raccontato,non l'ha convinta molto glielo si può leggere sul viso.

«Sta bene,ha chiesto di te.» dice Melissa.
«Me?» mormora la mamma di Lydia.
«Mh,no. Stiles,vuole Stiles.»

Lui indietreggia appena,come se quelle parole lo avessero davvero colpito fisicamente. Di certo lo hanno fatto emotivamente. Per un attimo si volta verso la signora Martin,pensando che lei dovrebbe vedere sua figlia prima di chiunque altro. Ma Lydia ha chiesto di vedere lui. La donna gli rivolge un piccolo cenno col capo,come a dire "va bene" e lui segue Melissa.

«Sei proprio sicura che abbia chiesto proprio di me? Cioè ha detto proprio il mio nome? Proprio Stiles? Proprio S-t-i-l-e-s?» dice,frettolosamente mentre si dirigono per l'infinito corridoio bianco. È simile a quello che hanno attraversato scappando da Peter poche ore fa,ma questo non ha quell'inquietante aspetto.

Melissa sorride.

«Si,Stiles,ha chiesto PROPRIO di te.» dice,enfatizzando la parola "proprio".

Abbassa lo sguardo imbarazzato,e non riesce a fare a meno di passarsi una mano sul collo abbassando la testa mentre Melissa apre la porta della camera di Lydia.

Quando alza lo sguardo e la vede,il suo aspetto lo rimanda a quando l'ha vista sulla soglia di casa sua poco dopo la morte di Jackson. Anche ora sembra infinitamente piccola come quella volta. Indossa qualcosa di bianco,non il suo pigiama,ma comunque bianco e questo la rende più pallida del solito. Le sue labbra carnose sono leggermente aperte e i suoi lineamenti sembrano i lineamenti di un adulta,ma sul corpo di una bambina. Lei sorride leggermente,e picchietta sul letto per indicare a Stiles di sedersi. Lui si gira un'ultima volta verso Melissa che rivolge un sorriso complice ad entrambe.

Dio,quanto è imbarazzante.

Si muove lentamente fino al suo letto e cerca di sorridere,anche se vederla in quello stato non lo aiuta a tirare fuori un espressione serena. Sembra fragile,e lui vorrebbe proteggerla ma sa di non poterlo fare.

«Come stai?» gli chiede.
«Io? Dici sul serio?» Stiles sbuffa una risata,ma Lydia non sembra afferrare dell'ironia nelle sue parole.
«Voglio dire,sei tu quella che è finita in ospedale,dovrei chiederlo io a te.»

Finalmente lei sorride,e per un attimo sembra meno fragile di prima.

«Non lo so,io credo di star bene.» dice alla fine.
«Bene.» fa eco Stiles.

Ci sono attimi di silenzio. La situazione è imbarazzante,forse dovrebbe far entrare sua madre ora. Fa per alzarsi,ma la mano di Lydia sul suo polso lo blocca.

«Resta.» ordina,e lui si risiede sul letto immediatamente.
«Abbiamo un appuntamento di cui discutere,immagino.» dice infine,per sollevare la tensione.

Stiles ridacchia un po',ma in realtà è sorpreso dal fatto che lei continui a ribadire questa cosa dell'appuntamento così spesso.

«Riesci davvero a pensare all'appuntamento quando hai ripreso i sensi da pochi minuti?» le dice,scherzosamente.
«Oh,Lydia Martin è un fascio di nervi prima di un appuntamento.» risponde lei ridacchiando.

I brividi percorrono la schiena di Stiles. È nervosa per un appuntamento con lui? Dovrebbe essere lui quello nervoso,e infatti lo è parecchio.

«Mi devi dire quando e dove,devo assolutamente decidere cosa mettere e come acconciare i capelli.»
«Mi piacciono così i capelli.» dice Stiles,e con le mano riporta alcune ciocche dietro le sue orecchie. Adora quando i suoi capelli biondo fragola non sono acconciati in modo stravagante,ma sono semplicemente lasciati sciolti sulla sua schiena. Gli occhi di Lydia brillano di una verde intenso,mentre lo guardano. Lui si avvicina appena alla sue labbra,ma lei indietreggia.

«Scusa...» mormora in imbarazzo,abbassando la testa e mettendo di nuovo una mano sul collo chiaramente imbarazzato.

«No,non devi scusarti. Solo che dobbiamo avere un vero appuntamento come persone normali,ricordi? Non voglio affrettare troppo il tutto.»

Stiles si sente sollevato appena appena,non può comunque far a meno di pensare che Lydia non voglia più baciarlo. Scaccia via il pensiero,e si concentra sul fatto che usciranno insieme.

«Come sta Scott?» dice infine lei,e entrambe sono sollevati dal cambio di argomento.
«Bene,la ferita è già guarita.»
«Pensavo che l'argento,fosse,sai tipo velenoso per lui...» dice lei,e fa quella smorfia.
«Beh,abbiamo appena scoperto che le lacrime di una banshee hanno poteri curativi per licantropi intossicati da argento.»

Ridacchiano un po' per quanto queste frasi sembrino assurde.  E' tutto così surreale e stano,dannatamente strano. Stiles si fa serio.

«Gli hai salvato la vita.» dice infine.

Lydia annuisce,non sa nemmeno come ha fatto. Quando la porta si apre,entrambe scattano. La signora Martin e la signora McCall sono sulla soglia.

«Mi dispiace ragazzi,ma il regolamento dice uno alla volta.» ammette Melissa,sorridendo timidamente.

Stiles annuisce,e si volta verso di lei. Le rimette di nuovo i capelli dietro le orecchie,e la sente estremamente fragile quando le sue labbra le toccano delicatamente lo zigomo. Prima di varcare la soglia,si blocca davanti alla mamma di Lydia. Ha i suoi stessi capelli biondo fragola. Si volta.

«Venerdì sera va bene?» domanda,voltandosi verso di lei.

Gli angoli della bocca di Lydia sono piegati verso l'alto in un sorriso,mentre annuisce fin troppo velocemente.

Deeper||StydiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora