«Ancora niente da Lydia?» domandò Scott,mentre raggiungevano l'aula di economia.
«No...» rispose Stiles continuando a guardarsi intorno.
Si guardava introno da parecchi giorni ormai.
«Hai notato quante ragazze hanno i capelli simili a quelli di Lydia?»
Scott seguì lo sguardo di Stiles fino ad una ragazza,sembrava davvero Lydia da dietro.
«Magari potremmo passare a casa sua!» disse Scott,credendo di avere avuto una geniale idea.
«Come se non ci avessi già provato,tre volte. La madre dice che è sconvolta e non vuole vedere nessuno.»
Stiles aveva sempre pensato che il legame tra Lydia e Jackson fosse superficiale,una cosa di poco conto. Aveva sempre pensato che lui facesse parte della sua finta vita,che era parte del pacchetto per essere la ragazza più popolare della scuola. Ma a quanto pare,si sbagliava.
Lydia forse amava davvero Jackson. E forse lo amava ancora. Suo padre diceva sempre che nemmeno la morte cancella l'amore.
«Dobbiamo trovarla.» disse Scott stranamente ansioso.
«Beh sì,dobbiamo assicurarci che stia bene... Ma...» Stiles si prese un secondo per mettere insieme i pezzi delle ultime settimane.
Jackson era morto,lui era stato graffiato ma la ferita sembrava migliorare. C'era molto sangue sul collo di Lydia.
«Tu non crederai che sia stata trasformata vero?»
L'espressione di Scott servì da risposta alla domanda.
Stiles sentì il panico diffondersi nel suo corpo,si voltò ed iniziò a correre il più veloce possibile verso l'uscita.
«Che fa Stiles?» chiese Allison,arrivata alle spalle di Scott.
Entrambi lo guardarono mentre correva impacciato,sbattendo contro armadietti e persone.
«Corre.» rispose Scott.
Allison gli sorrise.
Anche lei non aveva più avuto modo di parlare con Lydia. La ragazza si era rinchiusa in camera sua,e nessuno avrebbe saputo dire se fosse per la morte di Jackson o per la questione dei licantropi.
A proposito di quello,Allison aveva reagito bene. All'inizio c'è voluto qualche giorno per metabolizzare il tutto,ma poi ha iniziato a trovare intrigante il fatto di avere un ragazzo licantropo.E Scott pensava di darle del tempo prima di dirgli che suo padre gli dava la caccia per ucciderlo.
Stiles parcheggiò la jeep davanti al cancello di casa Martin. A quell'ora la mamma di Lydia non era in casa,quindi forse aveva una possibilità di entrare.
Per almeno venti minuti,rimase sotto al portico. Quella mattina si gelava,e Stiles aveva lasciato la giacca nell'armadietto. Per riscaldarsi usava il consiglio del coach di lacrosse: muoversi. Così camminava avanti e indietro,scaldandosi le mani,e faceva saltini sul posto. Poi suonava di nuovo.
Dalla sua bocca uscivano sbuffi di fumo,che si divertiva ad osservare.Prese il telefono,digitò il numero di Lydia che aveva imparato a memoria. C'era la segreteria. Suonò di nuovo,nessuno aprì. Richiamò di nuovo,scattò la segreteria.
Vide la luce della camera di Lydia accendersi. Ma al citofono continuava a non rispondere nessuno. Così decise di lasciare un messaggio in segreteria.
«Lydia,sono Stiles. Io... Sono sotto casa tua. Vorrei parlarti... Se non vuoi possiamo anche solo stare in silenzio. Ma io ho davvero bisogno di vederti... E so che sei in casa,aprimi. Per favore. »
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Deeper||Stydia
Fanfic"Perché lui l'aveva ascoltata,anche quando non era obbligato a farlo. L'aveva ascoltata perché voleva capirla,anche se lei non glielo aveva chiesto. L'aveva capita e poi aveva memorizzato ogni suo dettaglio,ogni suono che usciva da quelle labbra pie...