CAPITOLO 27: La coppia più anormale del mondo.

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Erano in quel negozio di vestiti da quasi un'ora,ma in fondo Stiles non pensava fosse troppo male. Era divertente,veder Lydia uscire dal camerino con addosso ogni look possibile.

Voleva solo poter mettere in pausa le loro vite e fermarsi per sempre in quei pochi istanti di felicità.

Sembrava così poco,rispetto a quanto avevano sofferto. Ma per vedere quel sorriso alla fine,avrebbe sofferto anche il doppio senza nessun problema.

L'amava,nient'altro aveva importanza.

Accarezzò i braccioli della poltrona viola su cui era seduto,e scivolò ancora più in basso con il sedere,tenendo fissi gli occhi sulla tendina rossa dietro la quale Lydia stava provando il suo ennesimo vestito.

«Sei sicuro di voler andare a quella festa quindi?» chiese Lydia urlando da dentro il camerino.

«Perchè non dovrei esserlo?» si accigliò Stiles.

Forse non lo voleva con lei?

«Non sei esattamente il tipo da festa.» rispose la sua voce roca.

«Nemmeno tu.» alzò le spalle Stiles.

Il viso di Lydia contornato dai suoi lunghi capelli biondo fragola,uscì da un lato della tenda.

«Io organizzavo le migliori feste di Beacon Hills,ricordi?» disse,con un sopracciglio alzato.

«Esatto. Lydia Martin organizza feste,non ci partecipa come invitata.» le rispose subito.

Lydia alzò gli occhi al cielo,non riuscendo comunque a trattenere un piccolo sorriso. Rientrò con la testa nel camerino,e tentò di allacciare il vestito.

«Andare alle feste è una cosa da coppia normale,no?» chiese Stiles.

«Non saremo mai una coppia normale,anche se andiamo a questa festa.» ridacchiò Lydia.

«Perchè no?»

In quel momento Lydia uscì dal camerino,e fece un giro su se stessa. Indossava un abitino nero fino a metà coscia. Il davanti non era molto stravagante,la gonna scendeva abbastanza morbida lungo i suoi fianchi,mentre dietro c'era un enorme scollatura ad 'u' che lasciava intravedere la sua bianca schiena.

Stiles ingoiò rumorosamente la saliva,più volte,e sbattè le palpebre velocemente.

«Che ne pensi?» sorrise Lydia,notando l'espressione paralizzata di lui.

«Emh... È... Molto... Voglio dire... È... Davvero... Wow...» farfugliò in risposta.

«Stiles,ti dispiacerebbe dire qualcosa che io possa comprendere?» lo prese in giro Lydia,incapace di frenare una risatina all'imbarazzo del suo ragazzo.

«C-carino.» balbettò.

«Allora prendiamo questo?»

«Non c'è qualcosa di più...» iniziò a dire Stiles,dando un'altra squadrata al corpo perfetto di Lydia. «C-coprente?»

Lydia rise,mandando la testa leggermente indietro. Poi tornò seria,si avvicinò a Stiles per sussurargli all'orecchio.

«Inizia a pensare a quanto velocemente lo potrai togliere.» disse,prima di voltarsi e rientrare nel camerino lasciando Stiles a fare i conti con un viso completamente rosso,e un'erezione piuttosto evidente.

Quando uscirono dal negozio,Lydia teneva con la destra una busta bianca abbinata alla sua maglietta,mentre con la sinistra stringeva le dita lunghe e rugose di Stiles.

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