CAPITOLO 28: Un'altra Hale.

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Musica: Cayendo-Deorro.

La musica era forte,troppo forte. Stiles seguiva Lydia che si faceva strada tra persone sudate ed ubriache,alla ricerca dei suoi amici. Osservò la scollatura profonda del suo vestito,e capì che avrebbe voluto essere ovunque ma non lì.

Ma non lo disse,perchè aveva la sensazione che dicendolo avrebbe rovinato qualcosa. E non voleva.

Si fermarono quando raggiunsero finalmente una zona leggermente tranquilla,dove l'odore di fumo non era nauseante,e dove la luce permetteva di vedere chiaramente le iridi verdi della ragazza davanti a lui che vagavano in punti indefiniti della stanza.

«Che si fa?» domandò a disagio Stiles,cacciando le mani in tasca leggermente a disagio.

Lydia alzò le spalle.

Aveva un migliore amico licantropo,una ragazza banshee,era quasi morto solo pochi mesi prima,ma non era comunque stato a molte feste. Stiles,la sua adolescenza,l'aveva passata a studiare attentamente il Bestiario o a riempire il muro della sua cameretta di fili colorati. L'unica festa a cui aveva partecipato,era stata quella di Lydia,ed era finita con tutti loro sopra il tetto,feriti o falsamente morti. Non era tagliato per quel genere di serata,più si guardava intorno e più se ne rendeva conto. Ma non era il momento di fare il bambino timido,era il momento di essere un uomo.

«Quella lì è Malia.» gonfiò il petto ed indicò con il capo un punto poco distante da loro.

Lydia si voltò verso la ragazza dalla corta chioma castana. Era impegnata a parlare con un ragazzo,un bicchiere rosso stretto nella mano e la solita espressione solare sul viso.

Entrambe si diressero verso di lei,richiamando la sua attenzione con lo sguardo.

«Eccovi qui! Quando siete arrivati?» squittì,facendo un cenno decisamente poco carino con la mano al biondo che aveva davanti per spingerlo ad allontanarsi.

Quando lo sguardo di quest'ultimo incontrò quello di Lydia,lo riconobbe immediatamente.

«Tu sei quello del lunapark!» esclamò,e sentì la mano di Stiles irrigidirsi nella sua,molto probabilmente seguita dal resto del suo corpo.

«Beccato.» mormorò lui,con un sorriso storto,prima di allontanarsi senza dare importanza a nessuno dei due.

Malia le sorrise «Avevi già incontrato Isaac?»

«Spiacevole equivoco.» mormorò Stiles,ma le sue parole furono abbastanza chiare da arrivare sia all'orecchio di Lydia che a quello di Malia.

«Qualcuno è geloso...» disse maliziosamente la ragazza castana,con un sorriso fin troppo tirato.

C'era qualcosa di diverso in lei,quella sera,e Stiles,da buon osservatore quale era,lo notò subito. Aveva lo sguardo di chi si era liberato di un peso,come se finalmente stesse per raggiungere qualcosa che aveva rincorso per davvero troppo tempo,qualcosa che l'aveva resa infelice per molto e che ora non l'avrebbe fatto più.

Strinse gli occhi,come per volerla osservare meglio. Lei si voltò,affondando le sue iridi azzurre negli occhi color nocciola del ragazzo e percepirono entrambe qualcosa di strano. Stiles ebbe la sensazione di essere,letteralmente,annusato dalla ragazza. Strinse ancora di più gli occhi,quando Malia provò a distrarre Lydia dalla situazione piuttosto ambigua.

Ad interrompere davvero lo sguardo di Stiles,fu il fastidioso ragazzo dalla dentatura troppo bianca: Jordan Parrish. Avvolse le spalle dell'amica con un braccio e sorrise.

Ma che diavolo di dentifricio usava,poi?

Lydia gli sorrise di rimando,mentre Stiles forzò appena gli angoli della bocca verso l'alto.

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