Scott alzò gli occhi verso l'amico,fiammeggiavano di desiderio e un piccolo ghigno era già sul suo volto,era sicuro che ce l'avrebbe fatta.
Stiles ricambiò lo sguardo intenso,stringendo gli occhi e immaginando come sottofondo la colonna sonora di un film western.
-Non so se te la caverai questa volta,McCall.- scosse la testa lentamente.
-Sono un alpha,ricordi?-
-Al tre.-
-Al tre.-Stiles prese un respiro profondo. -Uno...- iniziò a contare.
-Due...- continuò Scott.
-Tre!-
Iniziarono a correre verso l'uscita,dandosi spallate a vicenda e gridando come dei pazzi. Finché non inciamparono entrambe su qualcosa,cadendo al suolo.
Tra i lamenti,si alzarono aiutandosi l'un l'altro,una volta in piedi misero a fuoco la macchinina telecomandata di Sam che li aveva fatti inciampare.
-SAM!- urlò Scott.
-Si,zio?- rispose il piccolo,sporgendo la testa verso il corridoio.
-Non bisogna lasciare i giocattoli a terra,le persone potrebbero inciamparci.-
Sam incrociò le braccia sul petto,atteggiamento tipico di sua madre,e poi sollevò un sopracciglio,atteggiamento tipico del padre.
-Se è per questo,non si dovrebbe nemmeno correre per il corridoio.-
Stiles trattenne la risata a stento,mentre Scott mormorava delle scuse.
-Ti ha fregato,come sempre.- gli sorrise.
Scott alzò gli occhi al cielo. -Deve essere una cosa di famiglia.-
Si sorrisero entrambi,e c'era qualcosa di meraviglioso in questo piccolo gesto.
Perché Scott e Stiles erano qualcosa di meraviglioso,erano come l'odore di caffè al mattino e la pioggia d'estate. Quegli anni li avevano passati insieme,a rimettere insieme i pezzi e costruire un meraviglioso castello. Un castello in cui c'erano abbracci la mattina,e partite di Lacrosse alla sera.
Il campanello suonò e Stiles strusciò i piedi fino alla soglia,mentre Scott andava a recuperare Sam.
Come previsto,oltre la soglia comparvero i genitori del piccolo. Nei cinque anni trascorsi non erano cambiati di una virgola,stesse espressioni dure e annoiate. Ma,in realtà qualcosa era diverso.
Sia Malia che Isaac si aprirono in un enorme sorriso,vedendo arrivare il piccolo tra le loro braccia.
Era la loro gioia,nonostante tutto.
Si precipitarono tutti in salotto,per pranzare.
Risero,risero tanto,fino a farsi bene.
Quando Malia,Isaac,e Sam se ne andarono era ormai sera.
-Io vado a dormire.- Stiles is alzò,lasciando Scott sul divano mentre mormorava la buonanotte.
Il ragazzo stava cercando qualcosa in tv,ma con scarsi risultati. Poi allungò lo sguardo sulla cornice accanto al televisore.
Capelli neri le contornavano il volto dolce,le piaceva ricordarla come era in quella foto,bella,piccola,innocente. Allison.
Inutile dire che Peter non aveva fatto una bella fine,ma la battaglia l'avevano davvero vinta?
Stiles si trascinò fino in camera,ma senza fretta. Ormai non aveva più fretta di niente.
Era la stessa di quando aveva sedici anni,conservava gelosamente ogni cosa,perfino la parete che a quel tempo lo faceva sentire un vero detective.
I ricordi lo assalivano ogni volta che entrava lì dentro,gli facevano male e bene e ancora male e bene. Era complicato,inspiegabile,il senso di pace nel dolore. Ma la fortuna era proprio di non doverlo spiegare a nessuno.
Si sedette alla scrivania,come faceva sempre ogni sera,e prese quel bigliettino azzurro nascosto in un angolo del piano. Perché l'azzurro era il suo colore preferito. Lo aprì e lo lesse.
"Cara Lydia Martin,
Io ti ho sempre amato,e sempre lo farò.
Stiles Stilinski."E,come ogni sera,la sentì,quella voce,dentro di lui. Il melodico suono rauco che non sarebbe mai riuscito a dimenticare.
"Buonanotte,Stiles."
_____________________RINGRAZIAMENTI:
Che voi ci crediate o meno,sono le tre del mattino (2:48 precisamente) del 6/01 e io sto piangendo come poche volte nella mia vita.
Non so se qualcuno di voi ha mai scritto un racconto,ma quello che succede è simile a quando finisci di leggere un libro meraviglioso,o a quando la tua serie tv preferita arriva al capolinea. Un vuoto immenso. Questi personaggi li ho creati io,li ho creati a partire da teen wolf ma in ognuno di loro c'era una parte di me. Perfino in quello stronzo di Peter Hale.
So che molte di voi mi odiano per la morte di Lydia,ma era deciso fin dall'inizio. Fin dalla copertina,su cui potete notare la fatidica battuta di Stiles. Lo so,so che non è giusto,e so che tutte volevate un happy ending per cui,lasciate che vi spieghi:
La cosa più bella dello scrivere Deeper era la naturalezza con cui mi uscivano fuori i capitoli. Prendevo il cellulare e scrivevo,potevo fare quello che volevo perché è la mia storia e sono i miei personaggi. Sembrava quasi che la vicenda fosse già tutta nella mia testa,sembrava che quello che quello che accadeva in un capitolo tirava quello che sarebbe accaduto nel capitolo dopo. E,scrivere un happy ending,sarebbe stata una pessima scelta per due motivi. Numero uno: non sarebbe stato più naturale,come vi posso assicurare che sono stati tutti i capitoli fino ad ora,sarebbe stato piatto e forzato e non sarebbe uscito fuori un bel capitolo. Numero due: per carattere sono una che tende a fare di testa sua e nelle mie storie me lo posso anche permettere,per cui scrivere un certo finale per far piacere a voi mi avrebbe fatto stare davvero male.
Detto questo,l'amore che ho cercato di descrivervi è stato un'amore carico di drammi,ma anche dopo la morte di Lydia,l'ennesima tragedia,loro non smettono di amarsi. Quindi,se ci pensate,alla fine è più happy ending questo del "finché morte non vi separi."
Volevo ringraziare tutte voi,dal profondo del mio cuore. Perché ho iniziato con pochissime letture,e ora mi ritrovo a toccare le 20K (che per me sono tantissime). Ma non voglio ringraziarvi solo per i numeri,mi piace credere di vivere in un mondo qualitativo e non quantitativo (anche se spesso non è così). Ho conosciuto molte di voi,e vi trovo fantastiche. Mi avete dedicato dei commenti dolcissimi,che mi hanno fatto davvero piangere. Voglio ringraziarvi anche per aver solo speso il vostro tempo in questa storia,in questa magnifica avventura che Deeper è stata. Voglio ringraziare anche chi queste righe non le leggerà mai,perchè ha mollato la storia al secondo capitolo,ma mi ha comunque dedicato del tempo. Voglio ringraziare i miei primi lettori che sono arrivati fin qui con me. Voglio ringraziarvi perchè senza di voi avrei probabilmente mollato,e mi sarei persa una valanga di emozioni. Perchè può sembrare presuntuoso o forse ridicolo,ma io quello che ho scritto qui,ho davvero provato a sentirlo su di me,cercando di darvi qualcosa di vero e di coinvolgente. Non so se ci sono riuscita,ma io ce l'ho messa tutta.
Non immaginate quanto sia difficile per me,dire addio a questa storia. Ma bisogna metterci un punto,e questo è il mio punto.
Io sono agli inizi di una nuova avventura,si chiama Remedy e potete trovarla sul mio profilo. Mi farebbe piacere rivedervi lì,se vi va,io ho ancora tanta fantasia e tanta voglia di scrivere per me e per voi.
Baci,una commossa e assonnata Maki.
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Deeper||Stydia
Fiksi Penggemar"Perché lui l'aveva ascoltata,anche quando non era obbligato a farlo. L'aveva ascoltata perché voleva capirla,anche se lei non glielo aveva chiesto. L'aveva capita e poi aveva memorizzato ogni suo dettaglio,ogni suono che usciva da quelle labbra pie...