CAPITOLO 25: Your best friend loves coffee.

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La caffettiera lasciò andare uno sbuffo di fumo dritto verso l'alto. Lydia si avvicinò,la spense e versò il caffè nella sua tazza. La scritta recitava "your best friend loves coffee". Gliela aveva portata un giorno Allison,dopo un weekend trascorso fuori con la sua famiglia. A quanto pare,aveva incontrato una vecchietta che decorava tazze per la colazione,e l'unica scritta che le venne in mente fu proprio quella. Sembrava banale,ma era una delle poche cose di Allison che le restavano.

Era alla sua seconda settimana di college ormai,era entrata a Standford come aveva sempre voluto. Tentava di tenersi occupata con le lezioni,e di non pensare ad Allison anche se il suo volto sorridente le tormentava il sonno e non solo. C'erano settimane particolarmente buie in cui le sembrava di sentire la voce della sua migliore amica,sembrava dannatamente reale,e dover ricordarsi che Allison non avrebbe più usato quella voce le faceva male.

Stiles tentava di starle vicino,ma Beacon Hills era lontana. E la lontananza cambia tante cose. Molte.

Le lasciava messaggi,e parlavano al telefono quasi tutte le sere,ma era un modo così freddo di amarsi.

Lydia vedeva uno psicologo tutti i giorni,e si sforzava di non far capire quanti problemi la circondassero. Non aveva detto a nessuno dell'aborto spontaneo,a parte a Stiles e a Scott. Era successo nell'esatto momento in cui la visione di Allison sotto la macchina l'aveva spinta ad urlare. Ora lei però doveva andare avanti,erano passati ben due mesi,e per quanto le sembrasse presto non poteva lasciarsi andare al dolore,o non ne sarebbe uscita viva. Doveva iniziare a sentirsi meglio. Doveva e basta.

«Lydia,hai visto il mio accappatoio?» disse la voce acuta di Malia dal corridoio.

I dormitori femminili avevano bagno e cucina in comune. Era uno strazio dover far colazione con tutte quelle persone intorno,per questo Lydia faceva sempre in modo di svegliarsi per prima. Malia,la sua compagna di stanza,impiegava un'eternità per farsi la doccia e quindi era meglio che la facesse per prima, considerando la fila che si formava quando tutte iniziavano ad alzarsi. Quindi,dato che era acora presto,Malia e Lydia erano le uniche sveglie.

«No,ma se vuoi posso prestarti il mio!» urlò lei in risposta,per sovrastare il rumore del getto d'acqua.

«Si grazie!» disse la voce di Malia.

Si diresse verso la porta del bagno,adiacente a quella della cucina,e le lanciò l'accapatoio. Quando uscì fuori,Malia,le rivolse il suo caldo sorriso. Aveva gli occhi azzurri,i capelli corti che da bagnati le arrivavano appena sulle spalle,e un orecchino a spirale rosa che non toglieva mai.

«Non lo togli nemmeno per la doccia?» chiese Lydia,indicando l'orecchino.

«È un ricordo di mia madre,è morta quando ero piccolina,non lo tolgo mai.»
«Oh.»
«Un po' come te con la tua tazza.» sorrise caldamente.

«Come scusa?» Lydia spalancò gli occhi,non le aveva mai parlato di Allison.

«Non la abbandoni mai no?» sorrise ancora,e la ragazza dai capelli rossi tirò un sospiro di sollievo.

Quando finalmente tornarono in camera,si sistemarono per andare a lezione. Lydia raccolse i capelli in un grande chignon sulla testa,infilò una maglietta lunga fino a metà coscia,bianca con righine blu orizzontali,e scelse di lasciare le gambe nude. Malia invice mise come sempre i suoi shorts di jeans,e l'accompagnò fino alla zona del campus dedicata alle lezioni.

Non sentiva Stiles dalla sera prima,ed era strano non gli avesse ancora mandato un messaggio di buongiorno. Era tentata dal chiamarlo,ma si chiedeva se fosse la cosa giusta. Magari era ora che lui fosse libero,e sarebbe stato giusto permettergli una trega dalle catastrofi della vita di Lydia Martin.

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