Le tremavano le gambe,non tanto per la paura quanto per l'adrenalina. Le foglie scricchiolavano sotto i suoi stivali,arco e freccia stretti in una mano.
Più si avvicinava,più aveva voglia di allontanarsi.
Ma era così stanca delle debolezze.
Per Stiles,lo stava facendo per Stiles. E,un po',anche per se stessa.
Quando arrivò davanti all'edificio,le bastò spingere appena la porta per trovarsi all'interno. Prese aria e tese l'arco. Sentiva l'estremita della freccia contro la guancia mentre squadrava l'ambiente marcio. Capì di trovarsi nel corridoio di cui Lydia le aveva parlato,e proseguì dritta verso una porticina apparentemente chiusa. Sussultò quando sentì ringhiare e urlare. Lì dentro qualcuno stava combattendo. Tese ancora di più l'arco,si fermò a pochi passi dalla porta e provò a darle un calcio. Non si aprì,era chiusa a chiave. Poggiò l'arco a terra,e sfilò via una forcina dai capelli. Kate,sua zia,le aveva insegnato alla perfezione come forzare una serratura,anche le più difficili come quella che aveva davanti. A volte una bionda sociopatica in famiglia può essere utile. Appena la sbloccò,riprese l'arco e lo tese di nuovo.
«Noi diamo la caccia,a chi ci da la caccia.» sussurrò il motto della famiglia Argent a se stessa.
Difendersi,difendere Stiles. Questo era ciò che lei avrebbe fatto,ciò che tutti gli Argent fanno.
Diede un calcio alla porta e davanti a lei apparve la scena di un fratello che ne uccideva un altro.
Come si può arrivare a tanto?
Come si può arrivare a quella rabbia,a quell'odio,a quell'aggressività negli occhi?
Come succede esattamente?
Come si può soffrire a tal punto?Sia Peter che Derek sono troppo concentrati sul combattimento per accorgersi della presenza di Allison. Le mani le tremavano mentre la freccia punta il corpo di uno dei due Hale.
È pronta?
No,non lo è.Uccidere non è semplice. Anche se quello che hai davanti è un bastardo. Togliergli la vita,significherebbe togliergli la speranza di essere migliore. Chi è lei per dargli o meno una possibilità di riscatto?
Le braccia tremanti portano la freccia di nuovo dietro la schiena e l'arco a guardare il pavimento. Gli occhi fissi sul combattimento,fino ad incontrare lo sguardo di Derek.
I suoi occhi azzurri si stanno spegnendo,mentre si accascia contro il muro. Sul volto di Peter un ghigno soddisfatto di fronte al fratello che perde lentamente le forze e le speranze.
Si può odiare così tanto da essere soddisfatti del male di qualcun'altro?
Sì,si può.
Le sembrava di essere invisibile in quella stanza. Una spettatrice invisibile di questa tragedia. Questa tragedia enorme che è la vita. Le sembrava di star semplicemente guardando un film,mentre in realtà la vita si stava sgretolando davanti ai suoi occhi.
Era in grado di vedere tutto ciò che è bello volare via.
«Noi diamo la caccia a chi ci da la caccia.» singhiozza Derek.
In quel momento il rumore di qualcuno che ringhia,la riportò alla realtà. Peter.
I suoi occhi rossi erano puntati su di lei,mentre apriva la mascella mostrando la minacciosa dentatura.
"Noi diamo la caccia a chi ci da la caccia"
"Noi diamo la caccia a chi ci da la caccia"
"Noi diamo la caccia a chi ci da la caccia"Le rivenne in mente il volto convinto di suo padre e quello fiero di sua zia Kate. Gli Argent non erano assassini,bensì erano protettori.
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Deeper||Stydia
Fanfic"Perché lui l'aveva ascoltata,anche quando non era obbligato a farlo. L'aveva ascoltata perché voleva capirla,anche se lei non glielo aveva chiesto. L'aveva capita e poi aveva memorizzato ogni suo dettaglio,ogni suono che usciva da quelle labbra pie...