CAPITOLO 4: Goodbye Jackson.

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La festa procedeva: Allison e Scott erano in pista,Jackson le stava dedicando tutte le sue attenzioni,e tutti sembravano avere un bicchiere in mano. Lydia poteva ritenersi soddisfatta del suo party,non che avesse mai avuto dubbi al riguardo.

Eppure non poteva fare a meno di continuare a guardarsi intorno,come se cercasse qualcuno in particolare.

Vide Jackson arrivare con i bicchieri.

«Allora,sembra tutto a posto qui» disse,passando un bicchiere a Lydia.
«Avevi dubbi?» disse lei,continuando a guardarsi intorno

Jackson le prese i fianchi,Lydia mise via il suo bicchiere,tentando di concentrarsi sul suo ragazzo. Lui iniziò a baciarle il collo,in modo delicato.

«Visto che qui è tutto in ordine,perchè non facciamo un salto di sopra?» le sussurò all'orecchio.

Lydia fece quella risata,lasciandosi guidare dalla mano di Jackson fino in camera sua.

Mentre erano a letto,sentirono un rumore spaventoso. Si fermarono,sembrava venire dal tetto.

«Ok che le mie feste sono le migliori della città,ma imbucarsi passando per la canna fumaria in stile babbo natale mi sembra davvero esagerato.» sussurò Lydia,come se avesse paura che qualcuno potesse sentirla.

«Credi sia un ladro?» domandò Jackson,sempre sussurando.

Lei non gli diede un'effettiva risposta,ma lo guardò negli occhi con un misto tra paura e rabbia. Ci fu di nuovo quel rumore,più di una volta. Sembrava come se qualcuno di molto pesante stesse camminando sulle loro teste.

Jackson prese a rivestirsi,poi uscì lentamente dalla camera passando per la finestra. Lydia avvolse il corpo nel lenzuolo e si diresse verso la finestra da cui Jackson era appena uscito. Lo seguì con lo sguardo mentre si arrimpicava sul tetto a terrazzo,usando la scaletta che suo padre aveva messo lì per poter arrivare a controllare la caldaia. Da lì poteva vedere la festa,dove tutti sembravano divertirsi. Sospirò,sperando che non fosse nulla. Ma sentì di nuovo quel rumore,stavolta più forte. Sentì Jackson urlare.

«JACKSON?» urlò.

Poi sentì qualcuno bussare alla porta,si avvicinò lentamente alla maniglia. Seguire l'istinto o applicare ciò che aveva imparato da tutti i film horror?

Fece un respiro e spinse la maniglia verso il basso,con il cuore in gola. Aprì appena la porta: era Stiles. Lo fece entrare.

Lui iniziò a parlare velocemente,camminando su e giù per la stanza. Poi si bloccò,squadrando Lydia che in quel momento ricordò di essere completamente nuda sotto il lenzuolo,strinse più forte la stoffa a sè.

«Stiles,mi vuoi spiegare che succede?»

Lui sembrava non sentire,la stava ancora fissando con gli occhi spalancati. In un altro momento ne sarebbe stata lusingata,ma ora essere ammirata non era la sua priorità.

«STILES!»

Lui si riprese,scuotendo la testa. Ricominciò a parlare velocemente,dicendo che c'erano cose che Lydia non conosceva del mondo. Lei non capiva.

«STILES!» lo bloccò lei.

Lui smise di camminare avanti e indietro per la camera,e guardò Lydia negli occhi.

«Il mio fidanzato è sul tetto in questo momento,e sta probabilmente combattendo contro un ladro! Quindi,a meno che non sia una questione di vita o di morte,non è questo il momento.»

Stiles sembrò improvvisamente preoccupato,si avvicinò a Lydia.

«Vuoi dire che Jackson è sul tetto,adesso?»

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