Capitolo 6

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"Tu hai fatto cosa?!" grida Alli, mentre siamo sedute al tavolo di Starbucks. Vedo qualche testa girarsi vrso di noi "Allison, fa piano!"

"Mi hai appena detto che ieri sera hai spogliato Calum e io dovrei stare tranquila? Voglio la verità, vi siete baciati? E' impossibile che non ci hai fatto niente." la guardo interrogativa mentre beve dal suo bicchiere e alza le spalle. "Amo Ashton e tutto, ma ho degli occhi, e guardo. Calum è un gran bel ragazzo, e il suo fisico parla da solo. Per non parlare di quel cu.."

"Allison, che schifo!"

"Era per farti capire che trovo difficile che tu non gli sia saltata addosso, o che lui non sia saltato addosso a te. Insomma, sei bellissima, e lui scoperebbe qualsiasi cosa respiri."

"Era ubriaco, e in oltre credo che tra di noi ci sia solo odio reciproco." alza un sopracciglio, probabilmente accortasi del rossore che colora le mie guancie, ma io sposto lo sguardo in un posto imprecisato del locale. E' logico che io lo trovi molto bello, ma ha un carattere così scontroso e sfrontato, che mi fa venire voglia di tappare quella bocca carnosa. Sono passati due giorni da quell'episodio, e io e Calum a malapena ci rivolgiamo la parola. Mi vergognavo a dirlo ad Allison, ma quando si è resa conto del clima freddo tra me e uno dei suoi migliori amici, ha preteso una spiegazione. Cerco di cambiare argomento. "Allora, sei pronta all'inizio delle lezioni?"

"Sì, questo è l'ultimo anno, poi comincerò la specializzazione in psicologia infantile. Non vedo l'ora." dice saltellando sulla sedia e battendo le mani, sembrano lei stessa una bambina, ma facendomi scoppiare a ridere. "Non so perché, ma ti ci vedo bene con un branco di bambini, ti confonderesti." mi tira uno schiaffo sul braccio, mentre entrambe sorridiamo.

"Posso ridere anche io?" girandomi vedo lo sguardo di Hunter fisso su di me, e automaticamente gli sorrido. Mi giro verso Alli per presentarla, ma vedo il suo sguardo indurirsi. "E tu saresti?" chiede direttamente ad Hunter, la mia amica, ed è impossibile non notare l'ostilità nella sua voce. Le tiro un calcio da sotto il tavolo e le sussurro "Ma che ti prende?" poi dico con un sorriso rassicurante ad Hunter di sedersi con noi. Lui prende una sedia da uno dei tavoli accanto a noi, e si accomoda alla mia destra. "Io sono Hunter. Tu sei Allison, ti vedo spesso girare per la casa. Sono nella confraternita con Ashton."

"Io non ti ho mai visto." Lo sguardo di Allison non cambia, e continua a guardarlo minacciosa, mentre l'aria si fa sempre più imbarazzante. Ci manca solo che arrivi Calum. E quando sento una sedia avvicinarsi è proprio quello che temo, ma il lampo rosso dei capelli di Michael, mi fa sospirare di sollievo. "Ciao amico!" il rosso saluta allegramente Hunter, che ricambia, ma poi saluta tutti andandosene, sicuramente capendo la scontentezza di Allison. "Tu lo conosci?" chiede Allison a Michael, appena Hunter si è allontanato abbastanza. Il ragazzo annuisce e alza le spalle "E' nella confraternita, secondo anno. E' un ragazzo a posto." dice, facendomi l'occhiolino, ma Alli gli tira uno schiaffo sul braccio. "Oggi è manesca la ragazza." dice Micheal facendo una finta smorfia di dolore, facendomi ridacchiare. Per un momento si guardano negli occhi, e sembra quasi che stiano comunicando, poi entrambi portano lo sguardo su di me. Dio, sono così inquietanti.

"Okay, ragazzi. Direi che ora vado. Domani cominciano le lezioni e vorrei vedere se hanno bisogno di un aiuto in biblioteca." il rosso e la bionda mi salutano allegramente. Allison è così lunatica, ma sento di volerle già bene.

Esco da Starbucks e cammino fino alla biblioteca. Per fortuna qui è tutto molto vicino, e l'edificio imponente della biblioteca, mi appare poco dopo. Entro dal portone, e vengo avvolta da quell'odore rassicurante che hanno i libri e dal silenzio. E' davvero grande, ha due piani ed è stracolma di libri. In mezzo alla stanza c'è un bancone circolare, dove sono sedute due signore. Mi avvicino a qella con i capelli biondi e mi schiarisco la gola. Alza lo sguardo dal computer e lo punta nel mio. "Posso aiutarti?" mi sorride gentilmente e io ricambio. "Volevo sapere se per caso vi serve una mano qui alla biblioteca. Cercavo un lavoro e sarebbe perfetto se fosse alla biblioteca." lei esce dal bancone, e mi si mette davanti allungando la mano "Io sono Meredith, e sono la resposabile della biblioteca. L'anno è appena iniziato e stavamo giusto cercando una ragazza che mettesse apposto i libri, o che aiutasse gli studenti ogni tanto. La paga non è esattamente oro, ma potrebbe andare."

"Sarebbe perfetto, davvero." ci mettiamo d'accordo che avrei iniziato domani, insieme all'inizio delle lezioni, e avrei lavorato tre giorni a settimana per tre ore. "Se hai dei momenti liberi, puoi anche metterti qui a studiare." io annuisco e mi porta a fare un giro della biblioteca. Il primo piano ha un'alua studio e un'alua informatica. Il secondo piano invece ha un'aula multimediale, per la visione di diapositive o altre cose del genere, oltre ovviamente libri di tutti i generi su entrambi i piani. E' davvero bella, e mi sento già a casa. "Non ci sono molte ragazze che lavorano qui, e se avrai una buona media, potrebbe essere che ti chiederemo di fare da tutor per altri studenti. Ovviamente non sono compresi nel tuo stipendio, quindi saranno dei soldi in più, se accetterai."

E' proprio quello che cercavo, sarà perfetto. Esco dalla biblioteca contentissima, e mi dirigo al dormitorio. Ci metto un po' di più, visto che i dormitori sono più lontani rispetto al centro del campus. Quando entro nell'appartamento, sembra vuoto. Prendo la ricorsa e mi butto sul divano dalla spalliera. Quando atterro, il cuscino emette un urlo. Oh cazzo. Sento una spinta dietro le spalle, e in un attimo mi ritrovo con il culo per terra. Mi giro per vedere la faccia di Calum con un'espressione a metà tra il soddisfatto e l'incazzato. "Ascolta, Blake, questa convivenza è già partita male." mi alzo in piedi e gli punto contro un dito. "Se questa convivenza va male, è solo colpa tua, brutto.. Brutto asiatico antipatico." All'inizio Calum spalanca gli occhi, poi scoppia a ridere. Un'altra delle sue rare risate di gusto che ti incantano quando le senti, e poi si alza dal divano. "Se la convivenza va male, di sicuro la colpa non è solo mia. E per la cronaca. Non sono asiatico, ma Neo Zelandese." mi mette una mano sulla testa e mi scompiglia i capelli.

Voglio picchiarlo, lo odio. Arrogante figlio di..

EDECCOCHEHOAGGIORNATOWOO

Ciao a tutte, bellezze. Come va il weekend? Spero benee, e spero anche che il capitolo vi sia piaciuto. Non c'è molto da dire, vi adoro tanto tanto tanto, e vi adorerei ancora di più se votaste e commentaste la storia per farmi sapere cosa ne pensate, se no impazzisco ahaha. Come sempre passate dalle mie altre storie e da quella in collaborazione con michaelshairxx17 su Michael, che potete trovare sul suo profilo. Vi adoro, un bacioneee

Je :)


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