Tremo. Perché tremo? Non sto facendo niente di male, giusto? Apro la porta dell'appartamento, e la prima cosa che noto è Calum seduto al tavolo della cucina, ovviamente indossando solo dei pantaloni della tuta, con davanti un libro e una mela morsicata in mano. Si gira di scatto verso la porta quando la sente chiudersi, e lo sguardo sospettoso si ferma su di noi, soprattutto su Luke. Si alza dalla sedia mentre si avvicina al biondo facendo il tipico saluto da veri uomini duri. "Non sapevo che passassi, non mi hai detto niente."
"Già, perché sono qui per Blake." Dice Luke, e giuro che non c'è la minima traccia di insicurezza nella sua voce. Come diamine fa? Un suo braccio finisce sulla mia spalla, seguito dallo sguardo inceneritore di Calum "Cosa significa?"
"Niente di che, io e questa bellezza ci frequentiamo."
"E da quando, di preciso?" Chiede, cerca di nascondere il fastidio, ma la sua voce ne è impregnata. Non capisco se è geloso, o se semplicemente gli da fastidio che il suo migliore amico esca con la sua compagna di stanza. Ancora meglio, in realtà Calum è gay e vuole Luke tutto per se. Quante ragazze rimarrebbero deluse.
"Da una settimana più o meno. Comunque scusaci, ora andiamo in camera. Cercheremo di non fare rumore." Dico trovando finalmente il coraggio di parlare. Afferro la mano di Luke e lo trascino verso la mia stanza, nel passare di fianco a Calum, gli faccio l'occhiolino. Quando sto per chiudere la porta Luke grida "A dopo, amico!"
Mezz'ora dopo, con la porta chiusa per non rischiare che Calum entri, io e Luke siamo seduti sul letto a gambe incrociate "Ho chiuso, stronzetto!" Grido, saltando in piedi e cominciando a muovere malamente il culo per la mia danza della vittoria. Luke scoppia a ridere lanciando le sue carte sul letto, e quando riprende fiato, si asciuga la piccola lacrima che gli è scesa da un'occhio. Dovrei sentirmi offesa, per caso? "Calmati, tigre, siamo sempre nove a uno per me."
"Questi sono dettagli insignificanti, caro il mio Lucas." Mi risiedo a gambe incrociate sul letto, mentre Luke si sdraia con le braccia sotto la testa. "Stavo pensando che dovremmo fare sesso."
"Ma sei diventato scemo?" Lo guardo stralunata, come se gli fosse cresciuta una seconda testa, il che sarebbe stato meno strano di quello che ha detto. "Non intendevo per davvero. Okay, forse sì, ma vista la tua reazione dirò che intendevo che dovremmo fare sesso per finta. Sai, gemiti, mani che sbattono, cigolii del letto e tutta quella roba."
"Oh, e perché dovremmo farlo?"
"Perché Calum impazzirà, fidati. Ora vieni qua." Dice facendomi segno di sdraiarmi vicino a lui. Non vorrei farlo, è colpa di Michael, ma ormai ci sono dentro. Mi sdraio al suo fianco e l'odore di menta mi avvolge. "Allora.. Cominciamo a gemere?" E lo chiede a me il coglione? Sta facendo tutto lui. Un grugnito esce all'improvviso dalla sua bocca, e io sobbalzo. Sa davvero fingere bene. Mi tira una gomitata come ad invitarmi di fare lo stesso, e ci provo. Mi giro verso Luke mentre continuiamo entrambi a gemere, la situazione più imbarazzante della mia vita, e lui mi sta fissando negli occhi. Comincia a saltellare sul letto facendolo cigolare un po' per imitare i movimenti, mentre dal canto mio mi mordo il labbro per evitare di scoppiare a ridere.
Luke si avvicina leggermente, poggiando una mano sulla mia guancia, e quando le nostre labbra si stanno per toccare, qualcuno bussa insistentemente alla porta. "Aprite questa cazzo di porta!" Grida la voce di Cal. Mi alzo di scatto a sedere, e vendendomi andare nel panico, Luke mi poggia una mano sulla spalla. "Tranquilla, digli di aspettare." Mi sussurra, e con voce tremante lo faccio. Comincia a togliersi la maglia mentre lo guardo spalancando gli occhi quando toglie anche i pantaloni. "Non possiamo farci trovare vestiti, no? Fino a prova contraria stavamo facendo sesso. Spogliati e mettiti la mia maglia, giuro che non guardo." Appena Luke si gira, cercando di non osservare il suo fisico, mi svesto di tutta fretta e infilo velocemente la sua maglia, che arriva a coprirmi fino a metà coscia. "Ho fatto." Luke si gira e mi osserva. Si avvicina e temo stia per baciarmi, ma mi passa me mani nei capelli scompigliandoli, poi mi pizzica le guance per arrossarle. Come se non fossi abbastanza rossa per l'imbarazzo. "Ora hai un bellissimo aspetto post-coito."
"Scemo." Gli dico sorridendo mentre un'altro colpo alla porta mi fa sobbalzare. Mi avvicino alla porta aprendola. Calum è sulla soglia con il braccio alzato, come se stesse per bussare nuovamente. Il suo sguardo si sofferma su ogni dettaglio del mio corpo. Dai capelli, al viso, e al fisico a malapena coperto dalla maglietta di Luke. Qualche istante dopo il biondo mi raggiunge, circondandomi la vita con un braccio. "Tutto a posto, amico?"
"Certo, amico." Nella parola amico noto un po' di astio "Sto cercando di studiare per l'esame di domani, ed è tardi, se non ve ne siete accorti."
"Oh, davvero? È che eravamo impegnati, non è vero Lukey?" Trattengo una risata al soprannome che ho usato, fa davvero schifo. Lui mi sorride e annuisce. "Ora vado Blay, mi restituisci i vestiti?" Scoppio a ridere, ma quando sto per rispondere Calum mi interrompe "Non ti preoccupare, tanto ha la mia maglia nell'armadio che può indossare." Dice facendo l'occhiolino ad entrambi e voltandosi per tornare nella sua stanza.
"E così hai una sua maglia?" Chiede il biondo chiudendo la porta della camera. "Non chiedere, per favore."
Ci rivestiamo, e Luke se ne va per darmi queste ultime ore per studiare. Prendo il libro dalla camera e lo appoggio sul tavolo della cucina mentre mi preparo un toast. Dovrei prepararne uno per Calum? Ma che dico? Non sono sua madre. Prendo il toast e il libro e mi siedo sul divano sfogliando il libro per ripassare gli argomenti.
"Potevi prepararmene uno." Dice la voce di Cal entrando nel salotto. Alzo gli occhi al cielo e lo ignoro, come lui ha fatto per tutta la settimana. "Blake, guarda che rispondere non è maleducazione." Continuo a fissare il mio libro e mangio l'ultimo morso di panino, sbattendo le mani tra di loro per eliminare le briciole.
"Spero che Luke non abbia preso male la storia della maglietta. A proposito, com'è iniziata tutta 'sta storia?" Si siede sul divano accanto a me, e posso giurare di sentire il sorriso nella sua voce, anche se non lo sto guardando. "Ho capito, Luke si è arrabbiato e non vuole che mi parli. Che uomo egoista a voler negare a noi poveri umani un tale ben di Dio." Si avvicina a me passando le labbra sul mio orecchio. I brividi mi scorrono per tutta la schiena, e spero che non se ne sia accorto. Non voglio dargli altre soddisfazioni. Perché deve essere così sensuale e farmi questo dannato effetto?
SBADABAM
Scusate il ritardo ahaha vi lovvo ahah.
Alloooora, che ne pensate del capitolo? E della storia in generale? Fatemi sapere, bellezze ahah.
Stavo pensando che se vi va potreste anche seguirmi su twitter ahah solo se vi va, il mio nome è Jessssica_15, come sempre non ho originalità nei nomi, pazienza ahah.
Seguite le mi altre storie se vi va e quella in collaborazione con michaelshairxx17 che potete trovare sul suo profilo e si chiama "Ten Secrets". Un bacionee
Jess❤️

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Roommates ||Calum Hood||
FanfictionDal testo: "Ciao! Tu devi essere la mia compagna.." Interrompo la frase, quando quello che vedo fuori dalla porta è tutt'altro che una ragazza. Ha dei lineamenti asiatici, la pelle olivastra, delle labbra carnose e capelli neri come i suoi occhi. "C...