Mi rigiro per la millesima volta sul divano, tirandomi giù i pantaloncini del pigiama che si rifiutano di stare al loro posto. Odio quando succede.
Sento dei passi leggeri e alzo la testa oltre lo schienale del divano. Gli occhi, ormai abituati all'oscurità, intravedono una figura che si dirige verso di me "Blakey, sei sveglia?" sussurra la voce di Cal. Io annuisco, dimenticandomi che non può vedermi, e quando sussurro un flebile sì, accende la luce. Strizzo gli occhi per l'improvvisa ondata di luce, poi la regola in modo da farla arrivare ad una debole illuminazione. Si siede accanto a me su divano, nel frattempo che io mi siedo nell'angolo accanto al bracciolo. Allunga un braccio lungo lo schienale arrivando quasi a sfiorarmi i capelli, e mentre lo fa posso vedere i muscoli tendersi e rilassarsi sotto la maglietta a maniche corte del suo pigiama. "Strano che ne hai una addosso" dico indicando la maglietta "Di solito sei sempre nudo. Ti contieni per tua sorella?" alza gli occhi al cielo senza replicare. "Ti va una birra?" chiede allungandosi maggiormente per prendere una ciocca dei miei capelli e arrotolarsela intorno all'indice. "Calum, siamo appena stati ad una festa in cui ho ballato e bevuto per la maggior parte del tempo e ora sono le tre del mattino. Certo che la voglio, vai e prendine una ghiacciata." si alza con una risata, seguita da un mio sorriso. Torna qualche istante dopo con due bottiglie di birra già aperte. La condensa sulla bottiglia prende a gocciolare appena entra in contatto con il calore della mia mano, finendo in gran parte sulla mia coscia. Faccio un sorso dalla bottiglia e Calum mi copia "Sta sera mi sono molto divertita."
"L'ho notato. Non so se essere contento o no del fatto che tu e mia sorella abbiate fatto comunella."
"Oh sì! Mi diverto molto a sentirla raccontare delle tue avventure da ragazzino. Avrei voluto vedere la tua faccia quando tua sorella ti ha beccato a vedere quel porno.." non finisco la frase perché Calum mi lancia un cuscino del divano che avevo appoggiato a terra. Scoppio a ridere e noto un velo di rossore sulle sue guance "E' decisamente un male che voi due abbiate fatto comunella." Sorrido, e mi perdo per qualche istante a fissare il percorso delle gocce sulla bottiglia e quando alzo lo sguardo noto che anche Calum fissa il loro percorso, ma sulla mia coscia. Ha il respiro leggermente affannato, e vedo i suoi occhi fissi nei miei, per poi fissare le mie labbra e tornare ai miei occhi. E' come se mi stesse facendo una tacita domanda, alla qualche senza nemmeno rendermene conto, acconsento.
Appoggia la bottiglia ai piedi del divano, si allunga verso di me prendendo a mia bottiglie e la mette accanto alla sua. Continuo ad osservare le sue mosse come se fossi ipnotizzata, poi gattonando sul divano con una mano che scorre sullo schienale del divano, accorcia la distanza tra i nostri visi fino a qualche millimetro. Sento la sua mano posarsi sulla coscia. Prima sulle gocce d'acqua, poi si sposta afferrandomi e tirandomi giù, in modo da infilarsi tra le mie gambe, con il mio piede che blocca la sua caviglia.
Sento il suo respiro sulle labbra, un misto tra menta e birra, e quando le sue labbra si posano sulle mie, la mia schiena si inarca automaticamente verso di lui. Infila le mani tra i nostri corpi, e si stacca dalle mie labbra per sfilarmi la maglietta, seguita subito dalla sua. Resta a fissare il mio reggiseno di pizzo azzurro, fino a farmi sentire piccola sotto il suo sguardo. Mi bacia il collo, scendendo in una scia di baci fino al solco tra i senti. Emetto un sospiro, portando le mani ai capelli di Calum. Li tiro e sento un grugnito uscire dalla sua bocca. Dio, è una sensazione fantastica.
Poi sento la porta della mia camera aprirsi. "Calum! Tua sorella si è svegliata!" Alza di scatto la testa, con gli occhi spalancati. Afferra la coperta che avevo appoggiato allo schienale del divano nel caso avessi freddo, e ci copre entrambi. si abbassa fino ad avere la testa sulla mia pancia.
Alzo la testa appena in tempo per vedere Mli entrare nel salotto, e mi copro con la coperta. "Ciao Blake. Dio, che mal di testa. La prossima volta che mi vedi bere vodka alla goccia, fermami ti prego." ridacchio nervosamente mentre la vedo dirigersi verso il frigo. E poi succede. La lingua di Cal comincia a scorrere dal mio ombelico fino al fianco destro. "Oddio!" dico alzando i fianchi. Mali si volta con un bicchiere d'acqua in mano e uno sguardo stranito "Tutto bene?" dice aggrottando le sopracciglia. Io annuisco, incapace di parlare senza essere sicura che la mia voce non tremi, mentre Calum continua a leccare verso il fianco sinistro. Mali fa per avvicinarsi al divano. "No!" alzo una mano, e senza volerlo grido. Lei aggrotta ancora di più le sopracciglia senza capire il motivo del mio comportamento. "E' che.. Penso di essermi presa un brutto raffreddore, non ti conviene avvicinarti, non vorrei immischiarti." dico fingendo un colpo di tosse non molto realistico. "Oh, assolutamente no, odio stare a letto ammalata. Grazie per l'avvertimento." mette il bicchiere nel lavandino e si volta per tornare in camera mia. "Buonanotte! E.. Cal, esci di li, starai morendo di caldo lì sotto." sbianco di colpo. Quando sentiamo la porta della camera chiudersi, Calum esce da sotto la coperta, e quando mi guarda in faccia, scoppia a ridere "Non ci posso credere." dice lasciandosi cadere su di me e buttando di lato la coperta.
Mi sposto leggermente per fargli spazio, ma lui una volta incastratosi tra me e lo schienale, mi mette un braccio intorno alla vita e mi attira a se. Infila il naso tra i miei capelli e inspira profondamente, mentre sussurra "Mh, questo profumo.." mi fa girare su un fianco, stringendomi contro il suo petto. "Raccontami qualcosa di te. Qualsiasi cosa."
"Perché?"
"Voglio addormentarmi con la tua voce nella mia testa."
E finiamo per addormentarci così. Con Calum che mi stringe fra le braccia, la mia schiena a contatto con il suo petto, pelle contro pelle, e la sua bocca sul mio collo.
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"Oh mio Dio siete così dolci! Uh, Luke si arrabbierà davvero tanto, non è vero, Cal?" la voce di Mali mi sveglia, e l'odore del bacon mi solletica lo stomaco. Cerco di stiracchiarmi e mi giro dall'altra parte. Apro gli occhi lentamente, quando lo faccio, vedo gli occhi di Calum leggermente aperti che si guardano intorno. Quando si volta verso di me mi sorride debolmente, e mi stampa un bacio a fior di labbra. "Già, forse un po', ma non è detto che debba saperlo per forza." mi fa l'occhiolino, come se il fatto di tenere segreto il tradimento al mio finto ragazzo, nonché suo migliore amico lo rendesse la persona più benevola del mondo.
"Certo che dovrà saperlo, glielo dirò io stessa, e tu non mi toccare. Ero semplicemente brilla ieri sera, non succederà mai più." Dico alzandomi dal divano, portandomi dietro la coperta dallo schienale per coprirmi. "Venite? Ho fatto uova e bacon." dice allegramente Mali, come se lo scambio di battute tra me e suo fratello, e il fatto che ho appena "tradito" uno dei suoi amici non la toccasse minimamente.
Recupero la maglietta dal pavimento e me la infilo, andando al tavolo in cucina. Mi siedo dove Mali ha già poggiato un piatto con bacon e uova strapazzate "Non dovevi disturbarti, Mali."
"E' stato un piacere, dopo che mi hai ceduto la tua camera. Anche se a questo punto avresti potuto dormire con mio fratello." lancio un'occhiata al moro che si è alzato e si sta sedendo di fianco a me. Prendo una forchettata di uova, e sono delizione "Mh, Mali! Sono fantastiche!"
"Grazie, mi ha insegnato nostra madre, ma non so fare molto." guardo Calum per un istante. Non ha mai accennato ai suoi genitori, non che abbia mai accennato a Mali, ma non abbiamo il tipo di rapporto in cui ci si fanno confessioni prfonde. Certo, tranne ieri sera, anche se ho parlato solo io della mia famiglia, fino a farlo addormentare. Ora che Mali accenna alla loro madre, un sorriso affettuoso si dipinge sul suo volto, lo stesso che si crea quando parla con Mali. Dev'essere molto legato alla sua famiglia.
Per la prima volta vedo un lato nuovo di Calum, gentile e affettuoso, un lato che mi piace molto.
DOVRESTE ESSERE FIERE DI ME
Vi prego, ditemi che non sono l'unica alla quale salgono costantemente i pantaloncini o i pantaloni del pigiama mentre dorme. Lo odio.
BTW. Ho scritto questo capitolo nell'arco di mezzora circa, ispirata dalla quarta stagione di Teen Wolf e dagli esercizi di matematica (stimolanti!). E niente, per una volta almeno non sono in ritardo! Grazie della pazienza che avete nel leggere questa storia, spero che vi piaccia, per me almeno è un ottimo sfogo come lo è la scrittura in generale ahah. Grazie ancora, un bacionee
Jess❤️

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Roommates ||Calum Hood||
FanfictionDal testo: "Ciao! Tu devi essere la mia compagna.." Interrompo la frase, quando quello che vedo fuori dalla porta è tutt'altro che una ragazza. Ha dei lineamenti asiatici, la pelle olivastra, delle labbra carnose e capelli neri come i suoi occhi. "C...