Capitolo 11

492 46 7
                                        

"Questa musica mi sta stordendo." dico nell'orecchio di Hunter, ridendo leggermente, mentre osservo il suo costume da dottore insanguinato. Lui annuisce per farmi capire di essere d'accordo con me, poi fa un cenno con la testa, indicando la portafinestra che affaccia sul giardino della confraternita. Lo seguo fuori, e appena le finestre si chiudono, la musica risulta molto più ovattata, alleviando il martellante suono nella mia testa. Ci sediamo su una panchina appoggiata contro il muro della casa, e appena il mio sedere tocca il legno, sospiro di sollievo. "È una bella casa." Dico guardandomi le scarpe. "Già. Ci abito da due anni e mi trovo benissimo. Un giorno ti farò fare un giro turistico." Non che la sua voce sia stata particolarmente maliziosa, ma tutto quello che sento è "Ti farò fare un giro turistico della mia stanza da letto." Quindi mi limito a un lieve sorriso.

L'unica cosa a cui riesco a pensare, è alle vesciche che mi ritroverò domani mattina per colpa di queste trappole mortali che chiamano tacchi. Ed è per questo che quando alzo gli occhi dalle mie scarpe, e mi ritrovo la faccia di Hunter troppo vicina alla mia, scatto in piedi allontanandomi da lui. "Ehi, che stai facendo?" Hunter non risponde, si limita ad avanzare verso di me. Indietreggio, scendendo dal portico e camminando sull'erba. Con uno scatto Hunter mi afferra i fianchi e mi tira verso di lui. "Andiamo, so che lo vuoi anche tu. O non saresti venuta con me alla festa, ma con quello sfigato di Hood." Vedo il suo viso avvicinarsi velocemente, e quando penso di stare per sentire le sue labbra, le sue mani perdono la presa.

Il sollievo dura poco, perché appena mi giro vedo Hunter sdraiato per terra, con le mani bloccate, e Calum che gli tira un pugno sul viso. Il rumore delle sue nocche contro lo zigomo di Hunter me fa venire i brividi. Mi lancio su Calum, cercando di bloccargli le braccia, gesto totalmente inutile. Per una frazione di secondo riesco a vedere il suo viso, e tutto quello che ci trovo impresso è solo rabbia cieca. "Calum, fermati! Finirai per ucciderlo." Le mie parole forse lo distraggono, perché Hunter riesce a liberare una mano, e vedo il pugno volare sulla bocca di Calum. Il moro non si scompone minimamente, a parte un piccolo lamento. "Così impara.. A toccarti.. Questo stronzo!" A ogni pausa tira un pugno. Non penso di aver mai visto una persona più incazzata di lui.

All'improvviso vengo allontanata da Calum, e vedo Michael e Luke che lo afferrao e lo allontanano dal corpo di Hunter. Ashton si avvicina al biondo e lo aiuta ad alzarsi. Penso che abbia il naso rotto, data la quantità di sangue che fuoriesce. Appena è in piedi, Hunter si scrolla dalla presa di Ash e comincia a camminare verso le portefinestre. "Hunter! Mi dispiace io.." Non mi degna di uno sguardo e entra nella casa. "Stai sul serio cercando di scusarti con lui?" me lo ritrovo a pochi centimetri di distanza, e il suo tono furioso mi fa saltare sul posto. Fa abbastanza paura. Ha il labbro sanguinante, a causa del pugno che gli ha tirato Hunter, e abbassando lo sguardo, vedo che ha dei tagli anche sulle nocche. "Calum, ti ringrazio per avermi difesa, ma hai decisamente esagerato. Ti rendi conto di come lo hai conciato?" mentre parlo, il nervosismo fa alzare la mia voce di qualche tono, e Calum sembra tornare in se. La rabbia sfuma poco a poco dai suoi occhi, e capisco che si sta rendendo conto di quello che ha fatto.

Alzo una mano, poggiandola sulla sua guancia e togliendo una striscia di sangue che era colato dal taglio sul labbro. Addolcisco la voce, e lo guardo negli occhi. "Andiamo a casa, Rocky, così ti disinfetto il labbro." Calum resta in silenzio e annuisce.

Entrimao nella casa insieme agli altri, che però decidono di rimanere alla festa. La musica torna a stordirmi, ma Michael si avvicina al mio orecchio e lo sento ridacchiare "Non so quale costume sarebbe stato più ideale, se quello che indossi da vampira, o quelo da infermierina."

"Sei un maiale!" gli grido di rimando, ma non riuscendo a trattenere una risata. Afferro Calum, che si era fermato a parlare con La biondina con cui era venuto alla festa, interrompendo qualsiasi cosa stessero dicendo. Usciamo dalla casa della confraternita e ci dirigiamo alla sua macchina. "Io stavo parlando."

"A Barbie quarta dispiacerà molto se il tuo labbro si prenderà un'infezione, e farà ancora peggio del solito quello che deve fare." con la coda dell'occhio lo vedo alzare un sopracciglio, ma rimane in silenzio entrando in macchina. Vado a sedermi dal lato del passeggiero, tolgo i tacchi sospirando e incrocio le gambe, cercando di non far vedere tutto il mio intimo. Calum accende la radio, facendo partire una canzone di quelli che credo siano i Good Charlotte, e restiamo in un silenzio tranquillo.

Appena arriviamo all'appartamento, lo trascino in bagno. Chiudo la tazza del gabinetto e ce lo faccio sedere sopra, poi frugo negli armadietti, in cui sono sicura di aver messo del disinfettante. Appena lo trovo ne metto un po' su un batuffolo di cotone, e mi inginocchio davanti al moro "Potrebbe bruciare un po'." Lo avverto, ma quando poggio il cotone imbevuto, non accenna alla minima smorfia. "Che uomo duro che sei." lo prendo in giro ridacchiando, facendo sorridere anche lui per la prima volta da quanod l'ho visto sta sera. Sono talmente vicino che posso sentire l'odore di disinfettante che è rimasto sulla sua pelle.

Butto il cotone nel piccolo cestino di ferro e ne prendo un'altro, versando altro disinfettante. Tampono la ferita, per assicurarmi che sia ben pulita. "Blake, riguardo al bacio del'alt.. Ahia! Attenta." appena ha accennato al bacio, potrei aver premuto per sbaglio un po' di più sul taglio. Ma ehi, non sono mica un'infermiera no? Alzo le spalle e lo guardo negli occhi neri "E' passata una settimana dal bacio, Calum, e ti viene in mente di parlarne solo ora?" butto di nuovo il cotone e mi alzo, riponendo il disinfettante nell'armadietto. "Comunque sia, dovremmo semplicemente dimenticarcene. Sono sicura che si tratta solo di uno sbaglio per entrambi." mi rigiro verso di lui, ma ora è in piedi e mi si avvicina. "E se per me non lo fosse stato? Se mi fosse piaciuto?" vorrei dirgli che anche a me era piaciuto. Che per quella frazione di secondo in cui non ho pensato al fatto che lo odiavo, o che fosse già andato con un quatro della popolazione femminile del campus, mi era piaciuto il contatto delle sue labbra con le mie, ma "Quale bacio non ti è piaciuto, Calum?"

Aggrotta le sopracciglia, e indietreggia leggermente come se lo avessi colpito. Ma torna subito sui suoi passi avvicinando leggermente il viso al mio, e ho paura che stia per baciarmi, così sguscio di lato mettendo una distanza di sicurezza tra di noi "Potresti farti male al labbro, sta attento. Io.. Vado a dormire. Buonanotte, Calum." e senza guardarlo negli occhi esco dal bagno infilandomi nella mia camera. Mi toglo il costume infilandomi il mio solito pigiama.

Quando sono sicura di sentire la sua porta che si chiude, vado in bagno per lavarmi la faccia, poi mi infilo sotto il lenzuolo, mentre la mia mente cominciava i suoi mille viaggi su tutto quello che è accaduto questa sera, e in questre tre settimane che ho conosciuto Calum.

VIADOROLOSAPETE

Scusatemi sul serio il ritardo ahah, la scusa è sempre la stessa, la scuola! Spero che il capitolo possa piacervi, e le cose d dire sono sempre le stesse, cioè che se volete potete passare dalle mie altre storie e da "Ten Secrets" in collaborazione con michaelshairxx17

Se commentaste e votaste il capitolo ve ne sarei enormemente grata, almeno posso essere sicura di che impressione sta dando la storia ahaha. Grazie mille a chi la seguee! Love ya!

Jess :)

Roommates ||Calum Hood||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora