Capitolo 12

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Spingendo con i piedi, comincio a girare sulla sedia. Finché non mi trovo davanti una ragazza che ridacchia. È una bionda, alta più o meno come me, e mi guarda sorridendo. "Posso aiutarti?" Chiedo schiarendomi la voce. "Mi servirebbero dei libri per il corso di storia greca."

"Certo. Vieni, ti accompagno." Scendo dalla sedia e mi avvio verso gli scaffali dei libri di storia insieme alla ragazza. "Okay, questo è il reparto di storia. I libri sono divisi per civiltà. Li c'è Storia Romana, li quella Greca, li quella Egizia eccetera, ci sono scritti i nomi comunque." Mi ringrazia, e faccio per andarmene, ma mi blocco quando la sento parlare. "Scusami. Tu sei Blake, giusto?" Annuisco in risposta, e lei allunga la mano verso di me "Ashley, piacere." Gliela stringo con un sorriso, che lei ricambia. "Sei in camera con Calum, giusto? Lo vedo a volte per i corridoi, è così bello!" Dice con aria sognante, e giuro che posso vedere i suoi occhi che si fanno a cuoricino. Dio mio. "Già, siamo in camera insieme."

"Potresti presentarmelo?" Alzo un sopracciglio. Scusa? È l'unico motivo per cui mi sta parlando? La guardo bene, e sarebbe decisamente il tipo di Calum. La classica biondina che continua a portarsi a letto. "Non credo sia il caso, sai? Non andiamo molto d'accordo, quindi.." L'atteggiamento carino e simpatico che aveva avuto fino a qualche secondo prima, scompare, lasciando il posto ad un'espressione sa superiore e altezzosa. Si porta i capelli dietro le spalle con una manata e si gira a cercare il libro che le serve. Scuoto le spalle e torno alla mia scrivania. Vedo il telefono illuminarsi, ed è un messaggio sconosciuto. "Ehi, bellezza. Che dici, ti manco?" Sto per scoppiare a ridere quando vedo la foto che mi ha inviato Calum, ma mi trattengo ricordandomi di essere in biblioteca. Nella foto c'è Calum davanti allo specchio, a petto nudo con un cappellino in testa, e la bocca a papera. Si vede uno dei tatuaggi che ha sulla clavicola, la data. Dovrò chiedergli cosa significa. "A dire il vero, no. Meno ti vedo meglio sto, Cally. Come hai avuto il mio numero?" La sua risposta è immediata "Allison, ovviamente. Non ci credo nemmeno se mi paghi che non ti manco. Tra quindici minuti finisci di lavorare, giusto?" Rispondo con un psemplice sì, ma Calum non risponde. Meglio così, anche se mi chiedo a cosa è dovuta quest'improvvisa gentilezza. Vedo passare la bionda davanti alla scrivania e uscire dalla biblioteca, e passo gli ultimi dieci minuti del turno a studiare numismatica, uno dei scorsi extra che avevo deciso di seguire. Mi affascinavano davvero tanto le monete antiche, ed è bellissimo vedere come le producevano e tutte le differenze.

Finalmente finisce il turno. Sono stanchissima e non vedo l'ora di mettermi sul divano a guardare la tele. Esco dall'enorme edificio della biblioteca, e la prima cosa che noto, è la macchina di Calum. Mi dirigo verso di lui, e apro la portiera. "Che ci fai qui?"

"Grazie Calum per il passaggio!" dice cercando di imitare la mia voce, mentre alzo gli occhi al cielo e mi siedo sul sedile. "Comunque se non vuoi che ti accompagni, basta che tu scenda." lo guardo quasi scocciata, ma credo di star cercando di reprimere una risatina. E' insolitamente di buon umore oggi, e glielo faccio notare, chiedendone il motivo.

"Una persona non può essere felice, senza un motivo?" lascio andare la risatina che stavo trattenendo e alzo le spalle lasciando cadere l'argomento. Meglio per me se è allegro, magari per un giorno non litigheremo. "Sai, oggi una ragazza mi ha chiesto se potevo presentarvi. Era il tuo stereotipo di ragazza. Bionda, occhi grandi, fisico da urlo, cervello probabilmente sotto i tacchi alti." dico quasi ridendo, come se la situazione fosse assurda.

"Beh? Le hai dato il mio numero?"

"No, Cally. Gli ho detto che puzzi, non ti lavi e che mangi come un maiale." dico facendo la voce più carina che posso e sporgendomi verso di lui sorridendo. Gira la testa verso di me, con lo sguardo impanicato. "Dimmi che non lo hai fatto. Ho una reputazione da difendere, io!" aspetto ancora qualche minuto, giusto per gustarmi la sua espressione, poi scoppio a ridere. "No, idiota. Non l'ho fatto. Ma vista la tua reazione avrei voluto." Cal mi mostra gentilmente il dito medio mentre ritorna con lo sguardo sulla strada. "Comunque sia. Mi ha chiesto Allison di venirti a prendere. Ha detto che le serviva un tuo consiglio su qualcosa da femmina di cui non mi interessava sapere l'argomento." scuoto la testa e mi sistemo meglio sul sedile, rendendomi conto che ero rimasta inclinata verso di lui.

Arriviamo da Starbucks e Calum mi fa scendere, per poi andarsene subito dopo. Allison è in piedi davanti all'entrata, con la borsa sulla spalla destra. Ha i capelli biondi raccolti in una coda e gli occhi azzurri messi in risalto da un filo di mascara. "Ehi!" la saluto allegramente. Alli ricambia e mi abbraccia, poi entriamo insieme e ci sediamo ad un tavolo vicino alla vetrina. Prendo il solito caramel macchiato, visto che il mio corpo è in carenza di caffeina da questa mattina, mentre Alli prende un frappuccino alla vaniglia. "Oggi ho visto Hunter, quando sono andata alla confraternita da Ash."

"Oh. E come sta?"

"Con un occhio nero e un cerotto sul naso. A parte questo, sta bene." dice ridacchiando, ma io non riesco a fare altrettanto. Nonostante sia passata una settimana dalla festa, se penso a Hunter, automaticamente mi torna in mente la faccia di Calum, e alla rabbia che trapelava. "Calum ha detto che avevi bisogno di un consiglio. Di cosa si tratta?"

"Giusto. Credi che.. Credi che dovrei continuare a stare con Ashton?" soppeso le parole da dire, poi la guardo negli occhi  "Alli, ho passato del tempo con voi in questo mese, e posso assicurarti che ogni volta che lui ti guardava, aveva questo sguardo da innamorato perso. E capisco che ti infastidisca il non parlare del futuro, magari ha solo bisogno di un po' di tempo per pensare."

"Hai ragione. Grazie mille Blake." si alza dalla sedia per abbracciarmi velocemente, poi torna a sedersi. "Tu, con Calum?" Sono indecisa. Dovrei parlargliene? Decido di tacere, e alzo le spalle. "Abbiamo un rapporto complicato. Litighiamo praticamente ogni giorno, ma ormai è talmente abituale la cosa, che non ci faccio nemmeno più caso. Oggi era stranamente felice, comunque." Allison ridacchia e mi dice che anche lei aveva notato il suo stato d'animo, ma che non ne aveva fatto parola con lui. "Anche a casa era spesso ombroso, come ragazzino. Non è uno a cui piace socializzare con la gente, per quello non è entrato nella confraternita come gli altria. Penso che Ash, Luke e Mikey siano gli unici che consideri sul serio suoi amici." mi ero chiesta il motivo per il quale Calum non facesse parte della confraternita, ed eccomi la risposta. "Tranne quando si tratta di ragazze, li socializza da Dio" dico con una risata, a cui si unisce anche Allison.

Avevo capito che non era un tipo socievole, è difficile esserlo quando hai un carattere così chiuso. E ora, voglio solo scoprire il motivo dei suoi comportamenti.

BANANA

Lo so che sono capitoli noiosi, non odiatemi ahah. Grazie mille per tutte le visualizzazioni, sono contentissima❤️
Se vi va passate dalle mie altre storiee e da quella in collaborazione con michaelshairxx17 "Ten Secrets" e anche dalle sue storiee, amo "Role Reversal"
Mi unisco anche io a #PrayForParis. È davvero assurdo quel che è successo!

Vi adoro, love ya!

Jess :)

Roommates ||Calum Hood||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora