Capitolo 8

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"Quindi.. Ti va di venire con me?" Stacco gli occhi da Calum, che sta flirtando con un'altra bionda qualche tavolo più in la, e lo riporto su Hunter, seduto di fronte a me. Perché ci prova sempre con delle bionde? Siccome sono fortunata, ho scoperto che io e Calum seguiamo gli stessi corsi per la laurea in scienze della comunicazione. "Hayley?" Hunter, che mi aveva invitato a bere un caffè al termine delle lezioni, mi distrae dai miei pensieri "Scusa, cosa hai detto?"

"Ti ho chiesto se volevi venire con me alla festa di Halloween della confraternita, settimana prossima." Lo guardo negli occhi, e provo un po' di pena. Poi mi giro e vedo Calum passare una mano su e giù per la coscia della nuova conquista, e senza smettere di guardarli, dico "Sai cosa? Va bene, idee per un costume?

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Mi guardo in giro, passando per gli scaffali del negozietto di costumi che si trova in città. Era la prima volta che vedevo la città come si deve, ed essendo venerdì, quindi non avendo nessun turno alla biblioteca, avevo colto la palla al balzo.  "È passata una settimana dall'inizio delle lezioni, e sono già stanca." Si lamenta Alli mentre passa in rassegna tutti i vestiti su un appendiabiti. "A me piace da morire."

"Sei al primo anno, è tutto bello. Aspetta un paio d'anni e mi dirai." Alzo gli occhi al cielo per la sua acidità, ma sorrido. Una settimana di lezioni, mi ha fatto solo aumentare la voglia di studiare. Calum, al contrario, mi ha fatto venire voglia di scappare. Non parliamo quasi mai a casa, e se parliamo, finiamo per litigare o con Calum che ci prova e io lo rifiuto. Vivere con lui diventa sempre più difficile, anche se ormai mi sto abituando alla sua fissa per la nudità. Per non parlare delle ragazze che si porta a letto tutte le santissime sere. Prima della fine dell'anno, si sarà passato tutto il campus.

Per fortuna c'è Michael, passo un sacco di tempo con lui. Oltre a Allison è uno degli amici più importanti che mi sono fatta all'università. "Stavo pensando di andare al cinema questo weekend, che ne dici?"

"Ci sto. Basta che non venga Calum, o finisce che lo strozzo."

"Vada per domani sera, allora. Che ne dici di questo vestito?"

"Se vuoi chiamarlo vestito." Dico provocando la sua risata. Mi passa un costume da vampira, anche se in realtà è un pezzo di stoffa. È nero, con i lati rossi, mentre davanti ha dei lacci intrecciati. È abbinato ad un lungo mantello nero con il colletto alzato. "Dai provalo." Mi dice Alli, praticamente spingendomi verso il camerino.

Lo infilo in una decina di minuti. Esco e mi guardo allo specchio intero. È meno corto di quello che sembrava, arrivandomi a metà coscia, e devo ammettere che non mi sta male. Il mantello mi arriva alle caviglie, e con un paio di tacchi starà da Dio. Pochi secondi dopo, dal camerino davanti al mio esce Alli. Ha un costume da infermiera sporco di sangue finto, con tanto di cuffietta con la croce rossa. Le arriva anche a lei a metà coscia. "Oddio stai benissimo Blake!"

"Mai come il tuo. Saremo opposti alla festa." dico indicando con la testa il suo costume d'angelo, con tanto di ali piumate. Direi che è proprio adatto a lei. Paghiamo in nostri vestiti, ed usciamo, camminando un po' per il paese mentre raggiungiamo la macchina. "Allora, con Ashton come va?" la vedo rabbuiarsi, poi alza le spalle. "Stiamo insieme da una vita, Blake. Ho baciato solo due ragazzi oltre a lui. E sia chiaro che non me ne pento. Sono sicura di amarlo, ma abbiamo ventun'anni, e non parliamo mai del futuro, devo essere sicura che con lui si possa costruire qualcosa. Ma cosa più lontana che programmiamo sono le feste a cui dobbiamo partecipare il weekend prossimo. E io.. Vorrei di più, capisci?" io annuisco, incapace di trovare qualcosa da dire per consolare la mia amica, e per fortuna arriviamo alla macchina.

Arriviamo davanti al dormitorio e scendiamo dalla macchina. Stiamo per separarci per andare ogniuna nella propria stanza, quando metto una mano sulla spalla di Allison. "Penso che tu sia una persona che merita di avere tutto quello che desidera, Allison. E puoi averlo. Con Ashton o senza." Mi sorride con dolcezza, anche se vedo un po' di tristezza.
Entro nell'appartamento, e Calum è seduto sul divano, con la televisione accesa, un libro sulle gambe e un evidenziatore in bocca. Ovviamente, non indossa la maglietta. "Hai compaso qualcosa di bello pe fae colpo su di me?" Chiede Calum girandosi verso di me, e parlando tenendo ancora l'evidenziatore tra di denti. Alzo gli occhi al cielo "Impara a parlare, scemo." Toglie l'evidenziatore dalla bocca e l'angolo della bocca si solleva "Siamo più acide del solito oggi, non è così? Ci sono! Hai il ciclo."
"No, China*. È la tua presenza che mi irrita."
"Hey sei proprio incazzata! Dai vieni a sederti qui." Certo, vengo a sedermi vicino a te, così mi passi una mano sulla coscia come con le tue Barbie? "No, grazie." Dico fredda, e vado nella mia camera chiudendo la porta. Metto la busta con il vestito sulla scrivania, mi tolgo le scarpe e mi lancio sopra al letto prendendo il telefono. Nemmeno un attimo di pace, che la porta si apre facendo spuntare prima solo la faccia di Calum, poi tutto il corpo, fino ad entrare e chiudere di nuovo la porta. "Ho capito qual'è il problema."

"Se avessi capito, saresti fuori da questa stanza. Anzi, da questo continente." Dico, facendo un sorriso provocatorio e bloccando lo schermo del telefono, ma Calum mi ignora platealmente e continua la sua frase "Ho capito qual'è il problema. Siccome ora ti scopi il bell'imbusto, lui non vuole che mi parli."
"Da piccolo ti hanno lanciato in aria e non ti hanno ripreso, per caso? Non mi scopo Hunter, e anche se lo facessi, non sarebbero fatti tuoi. E non siamo mai andati d'accordo, in due settimane."
Lui alza le spalle, senza rispondere alla mia provocazione, ma invece si avvicina al sacchetto, aprendolo e sbirciandoci dentro. Mi alzo di scatto, e faccio per prendere il sacchetto, ma Calum mi afferra i polsi "Odio questo vizio che hai di bloccarmi." Per risposta, Calum aumenta la stretta, ma senza farmi male. Cammina all'indietro, trascinandomi con se fino a farmi arretrare contro la porta. Sento il  legno freddo contro la schiena, in contrasto con il calore che emana Calum, avvicinandosi sempre di più. Avvicina il suo viso al mio abbassandosi, in nostri nasi si toccano. Ho gli occhi fissi nei suoi, mentre lui lo alterna dai miei occhi, alle mie labbra. Non so nemmeno come reagirei se dovesse baciarmi. Forse ricambierei. O lo prenderei a calci. Magari ricambierei e poi lo prenderei a calci, ecco. "Se ti tocca, lo uccido. Non condivido ciò che è mio." Mentre sussurra le parole, posso sentire le sue labbra sfiorare le mie, e un brivido mi corre giù per la schiena. È per l'orrore di baciarlo, mi ripeto nella testa. Devo assolutamente sdrammatizzare "Prima mi sono sbagliata." Sussurro, sentendo ancora quel leggero sfiorarsi delle nostre labbra. "Dev'essere stato qualcosa di più grave di una caduta." Il suo sguardo, senza perdere quel non so che di selvaggio, diventa divertito. Intreccia le mani alle mie e me le alza sopra la testa, poi scoppia a ridere.

È così raro sentirlo ridere, ridere per davvero, che quando lo fa è bellissimo. Gli occhi gli si socchiudono, mentre mette in mostra i suoi denti bianchi. "È per questo che ti odio. Devi smetterla di rispondermi male."
"Ormai è diventato il mio obbiettivo nella vita." Sorride ancora, per poi allontanarsi dalla porta, portandomi con se. Slaccia le mani dalle mie, e sento subito la mancanza del suo calore, poi esce dalla stanza, lasciandomi in piedi in mezzo alla stanza, stordita.

BUOOONGIORNO!

*Come avrete sicuramente capito, Blake lo chiama Cina ahaha

Allora, che dire? Io amo Calum, e spero che valga anche per voi. Non vedo l'ora di descrivere Halloween ahaha. Scusate se pubblico in ritardo, ma la scuola mi prende troppo tempo e ho troppe storie ahaha. Come sempre se vi va passate dalle mie altre storie e da "Ten Secrets" in collaborazione con michaelshairxx17 che trovate sul suo profilo! Vi adorooo un bacione
Je :)



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