"Grazie per il pranzo, Luke." dico al biondo, poggiando una mano sul suo braccio "Mi ha aiutato a distrarmi un po'."
"Dallo studio? Ti capisco." No, non solo dallo studio, soprattutto dal mio coinquilino, ma non dico niente e annuisco sorridendo. Arriviamo davanti alla porta dell'appartamento e saluto Luke, dicendo di dover studiare, il che non è una vera e propria scusa.
Una volta che Luke si allontana, inserisco la chiave nella serratura e apro la porta, spaventata da quello che i miei innocenti occhi potrebbero vedere. Spero in nessun nudo. E invece, quando la apro, vedo Calum seduto sul pavimento con il viso rivolto verso qullo di Mali-Koa, sdraiata a testa in giù sul divano, con le gambe penzoloni dallo schienale. Scoppiano entrambi a ridere, come se uno dei due avesse fatto la battuta del secolo, e quando chiudo la porta entrambi si girano verso di me.
Mali-Koa si siede compostamente "Oh, scusa Blake."
"Figurati, fai come se fossi a casa tua." dico sorridendole, e mio malgrado, è un sorriso sincero. Beh, se una delle ragazze di Calum mi piace, ci stiamo probabilmente avvicinando alla fine del mondo. Li saluto e mi infilo nella mia camera, afferrando il cellulare e cercando il numero di Allison.
Risponde al terzo squillo, con una voce allegra "Ciao Blay!" parliamo del più e del meno, mentre mi racconta che lei e Ashton hanno finalmente parlato del loro futuro "Mi piacerebbe parlartene di persona, ti va di vederci?" ci diamo appuntamento da Starbucks, così riprendo la borsa ai piedi del letto ed esco dalla stanza. Calum e Mali-Koa sta volta sono seduti al tavolo della cucina, con davanti due piadine.
"Vuoi favorire Blake?" chiede gentilmente Mali-Koa, e quando scuoto la testa, Calum interviene prima che io possa parlare. "Oh, no Mali. Il suo ragazzo l'ha già portata fuori a pranzo, non è vero? Stai tornando da lui?"
"Non sono affari tuoi." dico acidamente facendo un sorriso più simile ad una smorfia di disgusto. Esco velocemente dalla porta senza salutare.
Quando arrivo da Starbucks Allison è già seduta al tavolo che ormai occupiamo da due mesi. Mi siedo e lei mi sorride raggiante. Ordiniamo due caffè e la mia amica si lancia nei dettagli della sua conversazione con Ashton. "E così andrete a vivere insieme?"
"Sì, dopo la laurea, pensavamo di trasferirci in centro, ma questo dipenderà da dove lavoreremo e altri fattori. Mi ha detto che vuole dei figli con me, capisci Blay? È stata la serata più bella della mia vita." Sono davvero contentissima per lei e glielo dico, mentre sorseggio il mio caffè. "Fra poco sarà finito il semestre."
"Già è vero, mi manca ancora l'esame di teoria del giornalismo e sono a posto." Dico contenta dei risultati che ho ottenuto per questo semestre, ma Alli scuote la testa e mi guarda "No, intendo, fra poco finisce il semestre."
"Ho capito Allison." Ridacchio ma mi interrompo quando vedo la sua faccia seria "Cambierai stanza, Blay." Oh. Non ci avevo pensato in questi giorni. Fra meno di un mese non vivrò più Calum. "Beh, meglio. Magari io e Calum andremo più d'accordo se non staremo nella stessa stanza."
"Non è più successo niente tra voi due?" Penso ad oggi, alla doccia, alla spiaggia, alle parole che ci siamo detti e all'arrivo di Mali-Koa. "Niente di rilevante. E non credo che succederà mai." Dico visualizzando l'immagine di Calum che ride di gioia con Mali-Koa sul divano. Magari lei gli farà mettere la testa a posto. Allison continua a fissarmi come se aspettasse un mio qualunque cenno, ma non ho intenzione di pensare a Calum per tutta la vita, me di parlarle di Mali-Koa per scoprire che erano fidanzatini al liceo e che si sono lasciati solo per la distanza quando lei è partita per l'università. Scuoto la testa per risvegliarmi dall'intero film che mi sono fatta in testa e chiedo alla mia amica dei suoi esami.
Il pomeriggio passa in fretta, e quando torno a casa sono le sei e mezza. Appena metto piede in casa il mio stomaco brontola. Mi guardo intorno e sospiro "Eh già, stomaco, siamo solo io e te, e non vedo l'ora di riempirti tutto."
Alzo la testa di scatto quando sento la porta di Calum chiudersi "Con chi stavi parlando?" Chiede Calum aggrottando le sopracciglia. Io mi guardo in torno, non volendo ammettere di star effettivamente parlando con il mio stomaco. Poi Mali-Koa esce dietro di lui. "Ero al telefono." Lo sguardo del moro rimane sospettoso mentre si dirige verso il frigo, lo apre e poi richiude sbuffando rumorosamente. "Che ne dici, pizza?" Mali-Koa annuisce vigorosamente, poi si gira verso di noi "Vieni con noi Blakey? Scusa, posso chiamarti Blakey? Quando Calum parla di te ti chiama così." Arrossisco leggermente e mi giro verso Calum, che invece sta lanciando un'occhiata truce a Mali-Koa che si stringe nelle spalle.
"Oh, no grazie Mali-Koa, resterò a casa."
"Chiamami Mali, e ci terrei davvero a conoscere meglio la ragazza che fa impazzire Calum e che lo interrompe durante i suoi amplessi 'migliori'" dice facendo le virgolette e non posso evitare di ridacchiare, poi accetto. Vado in camera per cambiarmi, rendendomi conto di indossare ancora la maglietta di questa mattina.
Indosso un paio di pantaloncini chiari e una canottiera larga e grigia, poi metto le mie All Star nere. Lego i capelli in una semplice crocchia e il solito velo di mascara, poi esco dalla stanza. Mali e Calum mi stanno aspettando vicino al divano, anche loro si sono cambiati. Mali ha un paio di pantaloncini neri e una maglietta monospalla verde mentre Calum ha il solito jeans neri, con un solo ginocchio strappato e la maglietta con scritto Army. Un momento, quella doveva essere nel mio armadio.
I due si alzano e io guardo male Calum e la maglietta. Se ne rende conto, perché fa un piccolo sorrisino, poi si dirige verso la porta e la apre a me e a Mali. "Dove l'hai presa?" Sussurro a Calum mentre scendiamo le scale, per non farmi sentire da Mali. "Oh, dal tuo armadio."
"Non avevi il diritto di mettere le mani nel mio armadio. E se avessi avuto, che ne so, una pistola non dichiarata con cui avevo poi intenzione di ucciderti?"
"Beh, in quel caso avrei sventato il tuo piano, salvato la mia vita, la tua da un ergastolo e recuperato una maglietta. E nemmeno tu avevi il diritto di tenerla." Arrossisco violentemente guardando da un'altra parte, sapendo che ha ragione "Era comoda." Indignata lo supero scendendo velocemente i gradini, sotto gli sguardi inquisitori di Mali.
Arriviamo in uno dei ristoranti del campus e la cameriera ci accompagna al nostro tavolo. Ci sediamo in modo tale che io sia in mezzo e che Calum e Mali si guardino in faccia. Io ordino un hamburger e i due mi seguono, Calum prendendone uno doppio.
Mentre aspettiamo chiacchieriamo del più e del meno, e Mali mi spiega che è insegnante in una scuola media a Brooklyn, dove si è trasferita dopo la laurea. Mentre le sto per chiedere più dettagli, vedo una delle Barbie che è stata a casa nostra venire verso il nostro tavolo. Oh, ce ne saranno di belle.
L'oca di cui non ricordo il nome ci raggiunge, e poggiando una mano sul braccio di Calum si china, offrendo una buona visuale del suo seno a tutto il locale Calum la fissa per qualche istante, ma Mali non sembra curarsene, anzi, sulle labbra ha un leggero sorrisino. Quando Calum la manda via, con suo grande disappunto, e quando arrivano gli ordini, chiedo "Allora, come vi siete conosciuti?"
Entrambi aggrottano le sopracciglia guardandomi come se all'improvviso fossi diventata verde. "Blakey, Calum è mio fratello."
Luke ha vita breve.
SI, SONO IN RITARDO
Che ci crediate o no, ci sono anche nata in ritardo. Mamma mi raccontava che scendevo e poi tornavo su.
Okay, dopo questo dettaglio inutile della mia vita di cui non vi frega niente, spero che il capitolo vi sia piaciuto ahah. Fatemi sapere che ne pensate della storia e niente, salvatemi dalla noia che è il mio stage. Grazie di leggere questa storia, un bacioneeJess❤️
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Roommates ||Calum Hood||
Fiksi PenggemarDal testo: "Ciao! Tu devi essere la mia compagna.." Interrompo la frase, quando quello che vedo fuori dalla porta è tutt'altro che una ragazza. Ha dei lineamenti asiatici, la pelle olivastra, delle labbra carnose e capelli neri come i suoi occhi. "C...