Capitolo 35

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Mi allontanai da lui con le guance imporporate di rosa, i nostri occhi erano incollati gli uni negli altri, nessuno dei due parlava, ma non era un silenzio imbarazzante che si crea in momenti del genere, no, era un silenzio pieno di aspettative, di risposte a domande mai dette.

"e quello cos'era?" mi chiese sorridente, ripetendo la domanda che gli avevo posto io poco fa, "non lo so nemmeno io" risposi confusa grattandomi la testa. "tutto ok li dentro?" sentimmo dall'altra parte della porta, cercò di aprire ma era ancora chiusa a chiave per fortuna, mi misi in piedi puntando il dito contro Christian "non una parola, ne parleremo più tardi ok?" acconsentì mentre andai ad aprire la porta "si va tutto bene, emm..mi sono calmata, arriviamo tra poco" dissi cercando di non fargli notare il mio imbarazzo, alzò il sopracciglio capendo che si era perso qualcosa "mmm..ok, vi aspetto sotto" rispose passando lo sguardo da me a Christian per poi voltarsi e scendere al piano di sotto. Tornai al letto buttandomici sopra sbuffando rumorosamente "ha capito qualcosa, ne sono sicura" mi coprii il viso con le mani ringhiando "dai, Hanna, scendiamo" rise di me, mi prese la mano trascinandomi via dal letto, arrivati alla scalinata gli lasciai la mano per non creare altri sospetti, Helena mi venne incontro scusandosi e pregandomi di perdonarla, so che non lo ha fatto a posta, "tranquilla, non è successo niente" si lanciò su di me abbracciandomi forte "mi dispiace tanto, non succederà più, promesso, starò più attenta" mi strinse ancora più forte a se, "Helena, non respiro" dissi con la voce strozzata facendole allentare la presa. Decidemmo di giocare a carte, non ero dotata in questo ma riuscirono a farmi divertire anche se perdevo spesso, il tempo passò velocemente senza accorgercene, era ormai mezzanotte quando mio padre entrò dal portone "giocate a carte senza di me?" chiese scherzosamente avvicinandosi alla tavola "papà, lei è Helena, una mia amica, gli altri li conosci già" gli rivolsi un sorriso, diede la mano ad Helena presentandosi, per poi salutare gli altri e sedersi con noi "allora..posso giocare pure io? o avete paura di perdere?" continuammo a giocare e a ridere, Christian ogni tanto posava il suo sguardo su di me, ma non gli diedi retta "si è fatto tardi, papà? possono restare a dormire?" chiesi facendogli gli occhi dolci "certo, abbiamo tante camere al piano di sopra" disse entusiasta "emmm..oppure dormiamo tutti nella mia camera" proposi sorridente, nessuno ribadì quindi salimmo in camera mia posando diversi strati di coperte a terra, prestai due pigiama alle mie amiche e Dany uno a Christian, coricandoci successivamente tutti vicini, "ragazzi, è stata una bella serata, ma io preferisco dormire nel mio comodo letto" disse Daniel alzandosi, "dai rimani" piagnucolò Helena facendo il labbruccio, mi sono persa qualcosa? "no, domani ho molto da studiare, non mi posso permettere il mai di schiena o il torcicollo" ribadì uscendo dalla stanza augurando a tutti la buonanotte e baciandomi i capelli, mi coricai tra Christian e Miley "Hanna, posso farti una domanda?" chiese Helena "ma tu e Dany..state insieme?" continuò facendomi scoppiare a ridere "no, per me è come un fratello maggiore, non mi ci vedo proprio come la sua ragazza, perché me lo chiedi?" rimase in silenzio per qualche minuto "Helena?" la richiamai "scusa, è solo che..emm..ecco" cercò di dire qualcosa "Helena, arriva al punto" ero piuttosto stanca, mi si chiudevano gli occhi "mi piace, l'ho detto, si, mi piace!" tutti posarono il loro sguardo su di lei sorpresi, compresa me, gridando "cosa?" diventò rossa all'improvviso tirandosi la coperta sul viso "si, mi piace" sussurrò, guardai i miei amici sorridenti "ma è fantastico" gridai buttandomi sopra di lei. Parlammo per un altro po fin quando non ci addormentammo tutti, è bello avere amici come loro.

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"papà, sono stanca" mi poggiai alla sua spalla portando le ginocchia al torace, "dormi piccola mia, ti sveglio se ci saranno delle notizie" vidi i suoi occhi preoccupati con delle scure e profonde occhiaie, posai la mia testa sulle sue gambe chiudendo gli occhi, mentre lui mi carezzava i capelli, mi svegliai per un forte tonfo, qualcuno aveva aperto le porte, mi misi a sedere sbadigliando, vidi mio padre alzarsi e andare incontro ad un uomo vestito di bianco, lo seguii "abbiamo fatto il possibile.." abbassò il capo "vostra moglie..è deceduta durante l'operazione, mi dispiace" mi alzai di scatto respirando a fatica, era un incubo, un brutto incubo, mi guardai intorno vedendo i miei amici immersi nel mondo dei sogni, mi alzai silenziosamente per non svegliare nessuno, andandomi a sedere sulla cornice della finestra, guardai fuori per un lungo periodo, pensierosa, qualcosa mi toccò la spalla facendomi sussultare "scusa, non volevo spaventarti" mi sussurrò sedendosi di fronte a me, "perché sei qui?" chiese con un filo di preoccupazione negli occhi "ho, avuto un incubo e non riesco a dormire, se chiudo gli occhi rivedo tutto" rivelai, non ho mai detto a nessuno dei miei sogni, nemmeno a Dany "ne vuoi parlare?" abbassai il capo "non permettere al passato di rovinarti il presente, se hai bisogno, io sono qui, sarò sempre qui" incrociai il suo sguardo pieno di promesse, feci si con la testa mostrandogli un leggero sorriso, mi venne vicino prendendomi tra le braccia a mo di sposa e mi baciò i capelli "dai torniamo a dormire "mi poggiò a terra facendomi scivolare sotto la coperta, lui fece lo stesso, ci guardammo negli occhi per un lungo arco di tempo, mi passò la mano sul viso per spostare qualche ciocca di capelli "grazie" bisbigliai voltandomi di schiena, mi passò un braccio sulla vita attirandomi a se tenendomi stretta, mi sorprese ma non mi dimenai, mi sentivo bene vicino a lui, chiusi gli occhi addormentandomi.


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