Capitolo 52

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Passò qualche giorno dal mio risveglio, ogni pomeriggio  venivano a trovarmi i miei pochi ma buoni amici, non volevo più restare il questo stupido letto d'ospedale senza poter muovere nemmeno un muscolo, è davvero un'inferno non poter fare assolutamente niente per migliorare la situazione, mi sento in trappola qui, senza una via d'uscita, sola nella mia tanta solitudine.

"allora Hanna, come ti senti sta mattina?" l'odioso medico entrò nella mia camera bianca facendomi spaventare.

"bene, quando potrò uscire di qua? non voglio assolutamente passare  altro tempo in questo letto!" mi lamentai 

"potrai uscire tra qualche giorno, ma dovrai tornare per le varie terapie, è molto importante se vuoi riacquistare il movimento, inizieremo già tra qualche ora, non dovrai fare niente, ti verranno semplicemente massaggiati i muscoli e cose del genere" mi informò uscendo di nuovo.

Uscirò tra qualche giorno,

 perfetto, 

finalmente potrò tornare a casa, nel mio letto e a scuola, alla mia normale vita, naturalmente non sarà come prima non potendo muovere niente, avrò sempre bisogno di un aiuto.

Tornerò alla band, a cantare, mi manca tanto cantare con quel piccolo ma bravissimo gruppo e tornerò a disegnare, ah..no, quello non potrò farlo, mi rattrista parecchio, è una delle mie grandi passioni e, non potendo più farlo mi strazia il cuore, anche mia madre disegnava tanto, mi ritraeva con sguardi e mimiche che nemmeno sapevo di poter fare, ho sempre continuato la sua grande passione, anche perché ho ereditato questo grande dono da lei..e ora? può finire così? non voglio chiudere la mia passione in un buio e deserto cassetto, non mi arrenderò mai.

****

"ciao Hanna, io sono la dottoressa Morgan, ti seguirò io per tutto l'arco della terapia, leggendo la tua cartella, sono più che sicura che tornerai come prima, il tuo corpo potrebbe essere ancora sotto shock per quello che ti è successo, forse per questo motivo non riesci a comandarlo, ma tra tranquilla, ti aiuterò io" mi rassicurò sorridendomi dolcemente

"grazie, vorrei davvero tornare come prima, non sopporto questa situazione" dissi sbuffando

"oh..ne sono sicura, anch'io ho avuto un incidente verso la tua età, i medici mi dissero che non avrei mai potuto camminare, ed eccomi qui, si sbagliavano tutti, sono riuscita a guarire" mi rivelò soddisfatta e fiera di se stessa.

questa donna ha avuto un incidente e non poteva più camminare, i medici non volevano sicuramente illuderla, credevano che non ce l'avrebbe fatta, che avrebbe vissuto per tutta la vita su una sedia a rotelle, invece si è rimboccata le maniche e con la propria forza ha sorpreso tutti, già mi piace questa dottoressa.

"Davvero? spero di riuscirci pure io, ce la metterò tutta per rimettermi in piedi, mi aspetta un mondo intero la fuori. Gli Style non si arrendono e io sono una di loro, riuscirò a uscirne!" dissi sicura di me.

"si, ci riuscirai..e con il mio aiuto non impiegheremo molto tempo, la tua voglia di tornare aiuterà tantissimo credimi, non arrenderti mai e soprattutto, non perdere mai le speranze, c'è sempre un modo per risolvere qualsiasi problema" 

si avvicinò a me alzandomi la manica  e iniziò a premere vari punti, successivamente passò alle gambe ripetendo l'azione e piegandomele il più possibile, rimase con me per quasi un ora continuando la sua terapia su di me, strano, appena finì mi bruciò leggermente tutto il corpo, non ho mai sentito una cosa del genere.

"come ti senti?" mi chiese osservandomi attentamente con una cartellina tra le mani pronta a scrivere.

"credo di stare bene, mi brucia un po tutto il corpo, è normale?" chiesi leggermente preoccupata

"oh, perfetto, speravo in una reazione del genere, è molto positivo Hanna, ora ti lascio riposare, torno domani" mi avvisò uscendo dalla stanza, dopo qualche minuto irruppe il mio ragazzo con uno strano sguardo in viso

"cos'è successo, non mi volevano far entrare, stai bene?" chiese tirandosi i capelli indietro, mi morsi il labbro inferiore per non ridergli in faccia

"si, sto bene, scemo, ho avuto la mia prima ora di terapia, per questo motivo non ti è stato permesso di entrare" gli sorrisi dolcemente, buttò fuori l'aria che aveva trattenuto rilassandosi.

"oh..per fortuna, pensavo che ti era successo qualcosa" si mise a sedere vicino a me prendendomi la mano tra le sue.

"allora, raccontami della tua giornata, mi annoio in questa stupida stanza" dissi sbuffando

"mmmh..vediamo, ho avuto il compito di storia dell'arte ma non ci ho capito niente, credo che prenderò un pessimo voto, ho avuto le prove con la band dove ti stanno aspettando tutti, gli manchi tanto e del resto niente, sono passato da casa tua per stare un po con Daniel e Helena, niente di che" raccontò carezzandomi la mano.

"cosa vuol dire che prenderai un brutto voto in una delle mie materie preferite?!" lo rimproverai guardandolo seria

"emmm..non è proprio il mio forte quella materia, mi dispiace" abbassò il capo deluso da se stesso

" guardami Chry.. potevi chiedere a me, so ogni singola cosa di quella materia, potevo aiutarti, non mi va bene che vai male a scuola, tra non molto avremo gli esami e devi studiare" continuai a rimproverarlo

"si lo so, ti prometto che studierò di più, se resti con me" si avvicinò lentamente posando le sue labbra sulle mie, ma mi staccai ricordando un'altra cosa

"aspetta Daniel e Helena? mi sono persa qualcosa?" chiesi con gli occhi spalancati facendolo ridere

"piccola mia, si, ti sei persa qualcosina, si frequentano da un po di tempo" mi sorrise facendomi accigliare

"chiamalo, chiamalo subito e fallo venire qui, come ha potuto nasconderlo, lo uccido" gridai facendolo sussultare

"okok, non ti arrabbiare, lo chiamo subito" alzò le mani in segno di difesa prendendo poi il telefono.




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