Capitolo 40

331 42 2
                                    

Arrivammo a scuola fortunatamente in orario, era già suonata, ma pur sempre in orario, Christian mi lasciò con un bacio davanti alla mia classe di storia dell'arte per scappare nella sua, entrando in classe mi scusai per il mio piccolo ritardo e mi misi a sedere vicino a Helena che alzò lo sguardo su di me appena sentì la mia voce "pensavo non venissi più" sussurrò appena presi posto "non potevo mancare ad una delle mie lezioni preferite e poi mi devi ancora ringraziare" le sorrisi prendendo il libro dalla borsa e il quaderno per gli appunti, si lo so, so già l'argomento ma la vedo come ripetizione, non guasta mai riprendere qualcosa già studiata "ringraziarti? ho fatto una figura di merda quando mi ha chiamata!" cercò di sussurrare "si, mi ha raccontato tutto" le rivelai sorprendendola "quando?" mi chiese curiosa "ieri è venuto nella mia stanza coricandosi con me e mi ha detto della telefonata" arricciò leggermente il naso "si è coricato con te? abbracciati intendi?" ora mi diverto un po "oh si, mi abbraccia sempre, è così dolce il mio Dany" cercai di non ridere per la sua faccia, la mia tasca vibrò per avvertirmi dell'arrivo di un messaggio, presi il cellulare nascondendomi dall'insegnante

Messaggio da Christian:

<<piccola sei arrivata in orario? spero di non averti fatto arrivare tardi>>

che carino, si preoccupa che arrivi in orario

<<sisi, sono arrivata in tempo, mi sto divertendo con Helena>>

"è lui, no ti prego, Daniel ti scrive anche messaggi?" chiese cercando di sbirciare sul mio cellulare, "non te lo dico" allontanai il telefono da lei ridendo.

<<in che senso ti stai divertendo con Helena? O.o dovresti ascoltare la lezione>>

<<siccome tu lo stai facendo scemo! ascolta tu, invece di parlare con me, comunque la sto facendo ingelosire, le ho detto che ieri Dany mi ha abbracciata e ora pensa che stia parlando con lui, è divertente>>

"ti saluta" le sussurrai "come? davvero stai parlando con lui? emmh, ricambia" disse imbarazzata, dovrei scattarle una foto per la faccia che ha in questo momento

<<poverina, non la torturare, comunque davvero ti ha abbracciata? anch'io sono un tipo molto geloso!>>

è geloso del mio amico, sa benissimo che non mi parla da ieri ed è geloso, ma è carino, mi fa capire che gli importa di me.

<<mi piace quando fai il gelosone, ma di Dany? davvero? non puoi essere geloso del mio migliore amico! >>

"che ti sta dicendo? ti prego dimmi qualcosa, mi metti ansia" mi pregò lei facendomi ridere "mmmh..sei forse gelosa?" alzai un sopracciglio "emmh..no, certo che no, solo curiosa, sai che mi piace daaai" si come no, non è per niente gelosa "allora se ti dico che spesso dorme con me nel mio letto non provi gelosia?" sussurrai facendola arrossire "ok, si sono gelosa, non voglio sapere più niente"

<<emmh..si, lui sta sempre con te, certo che sono geloso, non potrei non esserlo, ti sta attaccato praticamente tutto il giorno, è normale che lo sia>>

<<ma lui è come un fratello per me, non lo vedrei mai in altro modo, ora fammi ascoltare la lezione, mi distrai!>>

"potresti smetterla di scrivergli? mi innervosisce" mi sussurrò Helena dopo ave mandato l'ultimo messaggio "ok la smetto, non sei l'unica ad essere gelosa comunque" le rivelai facendola accigliare "che vuol dire?" no, ancora non le dico niente "lo scoprirai presto tranquilla" le feci l'occhiolino per poi ascoltare la lezione che ormai stava terminando.

Al cambio dell'ora andai nell'aula di matematica sedendomi al mio solito posto posando la borsa sul banco vicino per non avere un compagno di banco, presi i libri e iniziai a scrivere, dannazione, erano per oggi i compiti e io non ci ho capito niente, vidi qualcuno fermarsi davanti al mio banco "non vedi la borsa? è occupato quindi sparisci" dissi senza alzare lo sguardo "davvero? pensavo che il tuo ragazzo potesse sedersi vicino a te" alzai lo sguardo per incrociare quello di Christian "giusto, anche tu hai matematica a quest ora, me ne ero dimenticata" spostai lo zaino per farlo sedere vicino a me, "allora? che dice Helena?" chiese avvicinandosi a me "l'ho fatta innervosire, ma non ti dico che le ho detto, non voglio far ingelosire pure te, quindi sto zitta" gli sorrisi "non lo voglio sapere grazie" sembrava..arrabbiato? gli presi il viso avvicinandolo a me e posando le mie labbra sulla sua guancia "dai non essere arrabbiato con me, sai come la penso" dissi con voce da bambina e gli occhi da cerbiatta, si voltò per guardarmi e posò la sua mano sul mio viso per nascondermi "non farmi quel faccino dolce piccola, non attacca" disse cercando di rimanere serio "io credo di si, guardami suu" continuai spostando la sua mano "okok non sono arrabbiato, ma non parlarne più" acconsentì mentre l'insegnate entrò in aula "buongiorno ragazzi, avete fatto i compiti" mi abbassai per non farmi notare "tutta colpa tua, erano per oggi i compiti" gli pizzicai il braccio facendolo sussultare, attirando l'attenzione dell'insegnante "Hanna, Christian avete svolto gli esercizi?" chiese infatti venendo nella nostra direzione "ci ho provato, ma non ho capito bene come vanno svolti" cercai di uscirne fuori "oh, non pensavo avessi difficoltà, se vuoi ti rispiego il procedimento" per fortuna l'insegnante è comprensiva ed è disposta a rispiegare l'argomento "io ti uccido" sussurrai al mio compagno di banco "non è colpa mia piccola, tu non hai fatto i compiti" me lo fa a posta? "tu non mi hai aiutata scemo, ora fammi seguire, non voglio sentire una parola" lo minacciai facendolo ridere, l'ora proseguì tranquilla facendomi capire come svolgere gli esercizi Christian invece di seguire la lezione preferiva disegnare sul mio quaderno degli appunti.

Al suono della campanella, prese i miei libri buttandoli nello zaino e tirandomi fuori dalla classe "che ti prende ora?" chiesi interrogativa "niente, abbiamo disegno ora, vieni dai" continuò a trascinarmi fino all'aula di disegno, presi il mio album e l'occorrente per disegnare, l'insegnante ci diede un tema e io iniziai la mia opera sotto lo sguardo del mio ragazzo "sai? il compito è stato assegnato anche a te, quindi non fissarmi e disegna" lo rimproverai "adoro guardarti disegnare Hanna, sei così concentrata, sembra trasportata in un altro mondo quando hai una matita in mano, è affascinante" sbuffai rumorosamente, terminai il disegno e mi alzai per consegnarlo all'insegnate per poi tornare al mio posto "ho finito, ora tocca a te disegnare" gli sorrisi, abbassò lo sguardo sul suo foglio bianco non sapendo cosa avrebbe dovuto disegnare "signorina Style, può venire un attimo?" fui richiamata dall'insegnate, mi alzai andandogli vicino "qualcosa non va con il disegno?" chiesi curiosa di sapere "oh, no, certo che no, sono affascinato del suo grande talento, ha saputo svolgere il tema della libertà nel migliori dei modi, vorrei farla partecipare ad un concorso che si svolgerà a breve in questa scuola, il primo premio è un set completo di disegno, che comprende matite, colori, acquerelli, gessetti e tante altre cose, se le interessa mi faccia sapere" un concorso di disegno? ma è bellissimo "certo che parteciperò, sarebbe fantastico" ero felice per quella proposta, ho sempre sognato un set di disegno, si, potrei chiederlo a mio padre ma non voglio usare i suoi soldi, potrei vincere.


L'amore ti salveràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora