Capitolo 19 - Babysitter per caso

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Capitolo 19 - Babysitter per caso

A quelle parole dette ad alta voce tutti ci blocchiamo. É come se per alcuni secondi nessuno respiri. Si sente solo il rumore del silenzio che ci inghiotte.
Ci guardiamo solo negli occhi, ognuno con mille domande per la testa. Quando non sentiamo piú provenire nulla dalla porta, non resistiamo piú, ci alziamo tutti di scatto per vedere cosa stia succedendo.
Ma non appena arrivati alla meta, rimaniamo ancor piú scioccati di prima. Be', tutti tranne Hayley, che al contrario sembrava adirittura aspettarselo.

Di fronte a noi c'é una delle persone che avrei detto non avrei mai piú rivisto sulla soglia di casa Cooper: Alex. Indossa dei semplici jeans chiari con una maglietta nera, sopra la quale ha una giacca di pelle marrone. I capelli castani sembrano essere piú lunghi di quanto mi ricordavo, o forse sono semplicemente io a non ricordarmi quasi un accidente di lui. Fatto sta che ce li ha fino alle spalle. Conserva ancora il suo fisico scolpito dai lunghi anni di football. Sembra quasi uno di quei rocchettari dai capelli lunghi e fluenti... Dio, che pensieri strani mi faccio.
«Non mi piace ripetere due volte le stesse cose, quindi o mi dici cosa cazzo ci fai qui o ti faró pentire di essere venuto.» lo minaccia Cam, attirando la nostra attenzione su di lui.

«Dai Cameron, calmati.» cerca di convincerlo la madre, che adesso gli é affianco, poggiandogli una mano su una spalla. «Lascialo parlare.»

Strano ma lui la ascolta. Non dice piú nulla. Serra forte i pugni come per contenersi e si limita a fissare con sguardo truce il ragazzo che ha di fronte.
Ció non fa altro che innervosire ancora di piú Alex. É veramente inconcepibile, sembra che abbia paura di Cam. É molto piú muscoloso e robusto di lui, come ha fatto a prenderle in passato?
Gli basterebbe sollevare il mignolo per difendersi.

Alex prende un respiro profondo e con un'espressione colpevole e allo stesso tempo impaurita tenta di giustificarsi.
«Ecco... Io sono qui per-»
«É qui per me.» se ne esce fuori Hayley, attirando l'attenzione di tutti su di lei.

Cam sgrana gli occhi. A stento riesce a contenere la rabbia. Non mi stupirei se tra un po' gli uscisse adirittura il fumo dalle orecchie.
«Cosa hai detto?!» La guarda incredulo, come me e la signora Cooper del resto.
Lei inizia a grattarsi la nuca nervosamente, puntando lo sguardo a terra.
«Volevo dirvelo da un po' ma non sono mai riuscita a trovare il momento giusto. E neanche il coraggio di farlo.»
Fa una pausa. La tensione inizia a salire di piú gradi.
«Ecco...»
Non finsce la frase e fa un'altra pausa. Noto che ha iniziato e torturarsi le mani. Si vede che deve dire qualcosa di importante ma non sa come farlo.
«Come posso dirvelo... In pratica... No, cioé voglio dire...»

«Hayley, smettila di tergiversare. Dimmi subito cosa ci fa quello qui.» ordina Cam al limite della pazienza, soffermandosi sulla parola quello con disgusto.

Lei alza finalmente gli occhi su di noi e dopo aver rivolto un'occhiata d'intesa ad Alex, esorta tutto d'un fiato
«Io e Alex abbiamo inziato a frequentarci di nuovo.»

E alle sue parole regna di nuovo il silenzio. Basta vedere gli sguardi di ognuno di noi per capire. Non servono parole.
Be', probabilmente a me non verrebbero neanche.
Si puó rimanere piú sconvolti di cosí? Non avrei avuto la stessa reazione neanche se mi avessero detto che mio nonno fa sniffare droga alle galline della sua piccola fattoria. Cosa non vera, per inteso. Mio nonno é un buon uomo.

Assurdo, non posso credere che ci esca ancora insieme dopo che l'ha tradita con un'altra. Sapevo che i suoi sentimenti per lui non si fossero estinti del tutto ma... non pensavo questo. É veramente assurdo. Soprattutto il fatto che non me l'abbia detto.
«Forse é meglio se ci sediamo dentro e ne parliamo con calma. Poverino, sta tremando lá fuori.» suggerisce la signora Cooper per calmare un po' le acque, lanciando un'occhiata preoccupata ad Alex che trema leggermente.
«Mi stai prendendo per il culo, vero?» chiede Cam sconcertato guardando negli occhi la sorella e ignorando del tutto la madre.
«Cameron Cooper, modera il linguaggio!» interviene la signora Cooper lievemente arrabbiata.
«Mamma, non é il momento.» la liquida lui con un gesto distratto della mano.
Io li guardo immobile, senza sapere né che dire né che fare. Mi sento un'intrusa in questo momento e non ho la minima idea su come gestire questo genere di situazioni. L'atmosfera si sta scaldando sempre di piú. Adirittura la madre di Cam ha alzato la voce, cosa che non fa mai, e ció non fa altro che peggiorare le cose.
«Per te non é mai il momento. Per una buona volta metti da parte la tua testardaggine e lascia parlare gli altri. Inoltre, credo che tua sorella sia abbastanza grande da poter risolvere la questione da sola.»
Lo sguardo di Cam si incupisce. Passa prima dalla madre ad Hayley ed infine ad Alex. Sembra deluso. Ci riflette un po', dopodiché con una faccia disgustata scuote la testa lentamente, alzando le mani in segno di resa.
«Va bene. Io mi tiro fuori. Ma se quella merda ti fa soffrire un'altra volta non venire a piangere da me.» la avverte, prima di oltrepassarla e salire furioso al secondo piano. Le sue ultime parole continuano ad alleggiare nell'aria e gli occhi di Hayley si fanno via via piú lucidi. É cosí raro vederla piangere che solo al vederla mi sento male. Ma nonostante il mio cuore mi faccia capire che il mio posto ora dovrebbe essere accanto a lei a consolarla, le gambe fanno tutt'altro: rimangono immobili. E come un'idiota mi ritrovo a guardare la scena senza fiatare, come se fossi una persona capitata lí per caso. Ció non fa altro che farmi sentire ancora peggio, perché di una cosa sono sicura: se fosse successa una cosa del genere a me, Hayley sarebbe stata la prima a confortarmi. Ma io sono una codarda, non riesco ad esprimere i miei sentimenti neanche sotto tortura.

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