Capitoli 1 & 2

1.6K 49 21
                                    


Titolo: Arrivare a te

Copyright © 2014 by Flaminja

Tutti i diritti riservati

Capitolo 1- Non come loro

Sola.

Sono sola. Circondata da persone che mi odiano. Sento il rumore delle loro risate.

Non ce la faccio piú...
Sto per crollare.

Nella mia testa continuano a ripetersi ancora gli insulti, le battute, i rifiuti.

Mi guardo intorno smarrita, vedendo peró solo immagini sfocate svanire. I rumori sono gli unici a persistere. Finché d'un tratto tutto diventa buio, un buio cosí cupo che mi accarezza con le sue braccia e mi inghiotte.

Driin!

Vengo risvegliata dall' incubo dal suono assordante di qualcosa non molto lontano da me. Alcuni mugolii di dissenso fuoriescono dalle mie labbra mentre mi giro su un fianco e riuchiudo gli occhi.

L'aggeggio continua a suonare persistentemente sul comodino, ma sono cosí pigra che non mi sforzo neanche di allungare la mano e spegnere quella vecchia sveglia chiassosa.

Ficco la testa sotto il cuscino per attutirne il rumore, finchè non mi rendo conto che c'è qualcosa che non va. La mia sveglia non sta suonando un po' piú presto del solito?

Sono abituata a puntarla sempre alle dieci, e secondo il mio orologio biologico non é questa l'ora.

Alzo la testa e getto un'occhiata assonnata su di essa tanto per curiositá, e mi blocco non appena vedo che sono le sette e un quarto del mattino. Ma che diavol...

Ma poi realizzo.

Oh, no. Non è vero.

Mi alzo di scatto dal letto e mi dirigo a grandi passi verso il calendario. Un evidente segno rosso che cerchia la data di oggi, e che prima non c'era, mi fa capire che a quanto pare non é solo un altro frutto della mia fervida immaginazione.

Mi passo una mano tra i capelli arruffati leggermente irritata, riuscendo finalmente a capire tutto.

Oggi inizia veramente un altro anno scolastico.

E io che credevo che iniziasse tra due giorni. A quanto pare mia madre invece aveva capito bene e si è adirittura accertata di puntarmi la sveglia. Senza neanche avvisarmi e farmi presente che a quanto pare quest'anno la scuola inizia il 13 invece che il 15.

Lei e le sue stupide sorprese. Mi sa che si diverte un sacco a farmele. Non sa, e nemmeno si rende conto, che per me l'inizio della scuola rappresenta solo un nuovo anno di torture psichiche e fisiche. Mi siedo sul bordo del letto e chiudo gli occhi.

Nella mente mi appaiono le immagini dei bei momenti passati durante l'estate. Istanti che per un po' mi allontanano dalla dura e cruda realtá.

La mia famiglia, il sole, il mare, la sabbia.

Tutto. Tutto tranne una persona.

Lui.

Cam.

Strano, non riesco ancora a spiegarmi perché non é venuto in vacanza con me. É il mio unico amico e ci é sempre stato. Programmavamo ogni anno di passare l'estate insieme e con l'aiuto dei miei genitori sceglievamo sempre una stato diverso dell'America da visitare.

Era una specie di teoria di mio padre.

Se si vuole visitare il mondo al meglio, é piú bello visitarlo per continenti. - diceva sempre.

Arrivare a te [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora