Capitolo 20 - Il segreto della signora Smith

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Capitolo 20 - Il segreto della signora Smith

«Allora? Che ne dici?»
Siamo ancora uno di fronte all'altra, e Cam continua ad aspettare una mia risposta. I suoi occhi mi supplicano di dire di sí e anche il mio cuore. Ma in un piccolo angolino della mia mente, si fa spazio una vocina che invece afferma il contrario. Che senso avrebbe dopotutto? Non so se tra lui e Marcy c'é una vera e propria relazione, e in ogni caso non potrei mai competere con una come lei. Insomma, non voglio ritrovarmi con il cuore spezzato e con la testa pelata come il cugino It. Peró, fatto sta che sto iniziando a pensare che quella che mi lega a Cam non sia piú amicizia... E la cosa non va per niente bene. Devo troncare tutto sul nascere, sí. Annuisco mentalmente e apro bocca per dirlo. Ma come se mi avesse letto nel pensiero, Cam mi precede
«Ti prego.» mi supplica.

E a quelle due ultime parole non resisto piú. «Va bene.» rispondo flebilmente, con una voce che a stento riesco a sentire anch'io. Cosa potrá mai succedere di male? Ci esco solo una volta. Una volta sola e basta, solo per convincere finalmente me stessa che non provo nulla. Continuo a ripetermi queste parole in testa nel vano tentativo di convincermi. Il sorriso luminoso che é apparso sul viso di Cam peró mi fa dimenticare tutto all'istante, addirittura il mio nome. Le piccole fossette sono riapparse e i suoi occhi azzurri brillano come mai prima d'ora. Stringe ancora di piú la presa sul mio volto, come se avesse paura che non fossi reale e che il tutto sia solo un frutto della sua immaginazione. Ma é reale eccome. E io mi sono cacciata in guai seri. Non so se riusciró a rispettare ció che mi sono ripromessa nella mia mente.
Con la coda dell'occhio noto che la mano in cui tiene l'album é proprio accanto alla mia. Se approfitto di questo momento e allungo la mano, forse riesco a prenderlo...

«Questo peró ora é mio!» annuncio, allontanandomi di corsa vittoriosa con l'album tra le mani. Lui mi guarda ancora sorridente scrollando le spalle.

«Non mi importa dell'album. Ho ottenuto qualcosa di molto meglio.»

Distolgo lo sguardo in fretta, troppo imbarazzata e felice delle sue parole.
Dio se é dolce.
«Forse vedendo cosa c'é dentro cambi idea.» lo stuzzico, cercando di spostare l'attenzione sull'album e non piú su di noi.

Mi siedo sul bordo del letto, mettendo l'album sulle gambe. Cam si siede accanto a me scuotendo la testa.

«Dubito fortemente che possa esistere qualcosa di meglio di te, Kylie. Ma visto che insisti tanto, apriamo questo album. Sono certo di non aver perso nulla di ché.»

Ripeto lentamente le sue parole nella mia mente, assaporandole una per una. Qualcosa meglio di te. L'ha detto veramente. Pensa che io sia la cosa migliore che gli sia mai capitata. Il cuore inizia di nuovo a battere frenetico senza chiedermi il permesso.

Chiudo gli occhi e la mia mente ritorna a due anni fa', in camera di mia madre. Era una fredda sera invernale ed eravamo nel suo letto, rannicchiate nelle coperte calde, a parlare come facevamo sempre. Quella sera le avevo raccontato della mia cotta per Josh, tralasciando ovviamente dettagli riguardanti la mia vita a scuola. Ero triste e non capivo. Era la prima vola che provavo un sentimento del genere e mi sentivo cosí impaurita e vulnerabile che non sapevo cosa fare.

«Mamma, perché non possiamo controllare il nostro cuore? Lo so che é un muscolo involontario e tutto ma... perché quando inizia a battere cosí forte da far male davanti ad una persona, non riusciamo a calmarlo come quando dopo aver corso?» le avevo domandato all'improvviso.
Lei mi aveva guardata con quei occhi pieni di amore e con un sorriso triste mi aveva risposto «Perché Dio ci ha rubato questa possibilitá, regalandola ad un'altra persona, in modo tale che quest'ultima si prenda cura del tuo cuore piú del suo.» mi aveva risposto. Che crudeltá, avevo pensato allora. Era veramente uno scherzo crudele.

Arrivare a te [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora