CAPITOLO 11

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Drew

Sapevo che alexia era molto stronza ma in quel periodo lo era ancora di più. Avevo preso la scusa di non aver visto niente e me ne sono lavato le mani così.

Non volevo immischiarmi in questa faccenda perché alexia sa essere davero molto odiosa per non parlare del fatto che cerca sempre di convincermi di buttarla fuori di casa ma la mia risposta é che é che la vuole lì.

Sono passati altri 2 giorni ed eravamo nel salotto, io e alexia, a guardarci un film. Chillian e miscel entrarono con una borsa ciascuno.

Alexia si alexia si alzó e io la imitai.
- ve ne andate?- chiese con un sorrisetto.
- si- rispose chillian. Vidi skylar sulle scale, a fissare il vuoto.
- ricorda quello che ci siamo detti, dai ascolto a black e fai attenzione ai puma- disse chillian.

Lei annuì, accennando un piccolo sorriso. Il suo sguardo si accese, diventando di un blu più chiaro, ma l'effetto duró pochissimo perché divenne molto "vulnerabile".

Ma la maschera non mancó a coprirle il viso in un attimo.
- aspetta, tu non vai con loro?- chiese alexia. Sembrava arrabbiata.
- no, sky resta qui con noi, deve studiare.- disse black, dietro di lei.
-ci sentiamo- disse chillian, uscendo.
Guardai ma macchina partire nel vialetto. Fuori, come sempre fa molto caldo e tutti i ventilatori sono accesi.

- cosa vuoi?- chiese alexia gelida.
Mi voltai e guardai skylar davanti lei, ferma, a fissarla. Aveva solo una maglietta nera, leggins neri e scarpe da ginnastica. Guardai le lue braccia poco abronzate, molto chiare come il viso e si capiva che non usciva spesso al sole.

- volevo scusarmi per l'altro giorno- disse senza neanche abassare la voce per evitare di farsi sentire da black, quindi glie lo avrà detto.

- on volevo essere prepotente ma detesto quando mi mancano di rispetto per niente- disse lei poi. Guardai alexia, che spalancó la bocca.
- per niente?!- urló- ti sei introdotta in casa come un ratto e ci stai provando con il mio fidanzato!-.
Fidanzato tanto per dire, usava quella parola con le amiche ma non mi considerava davvero così.

- tu non hai alcun diritto qui!- continuó alexia e in un attimo black si intromise tra le due. Skylar indietreggió ma non sembrava minimamente offesa.
- quella che non ha alcun diritto qui, quella sei tu!- rispose black- non sei mai benvenuta e sarebbe meglio che chiedi prima di arrivare-.

A quel punto alexia sgranó gli occhi, incredula poi guardò me.
- bhe, in efetti- dissi io.
- tieni a posto la cagna!!- disse black, indicandola. Alexia uscì come una furia.
Era arrabbiata e umiliata ma per una volta tanto le sta bene, finalmente qualcuno la mette al proprio posto.
Qualche secondo e guardai skylar. Non sembrava per nulla sorpresa.

- aspettami qui che ora usciamo- disse black.
- dove andate?- chiesi.
- stiamo qui fuori- disse black- se vuoi venire, insegneró a sky a cavalcare-.

- perché no- risposi con una scrollata di spalle.
C'era una pista che girava in torno al perimetro del territorio e noi ci dirigemmo lì.
Black aveva già preparato due cavalli ed era uscito per preparare la pista.

Skylar stava accarezzando il muso di una purosangue bianca che sembrava gradire molto.
Piano mi avvicinai con shot, il mio purosangue castano.
- scusa per prima, con alexia- dissi. Lei scrolló le spalle.
- non capisco perché se l'ha presa tanto con me- disse senza neanche guardarmi-sono stata prepotente e volevo scusarmi con lei, non volevo offenderla-.

Aveva una voce dolce.
- non devi preoccuparti- dissi- lei é così e molte volte fatico anchio a sopportarla-.
Non mi degnava nemmeno di uno sguardo, era troppo impegnata ad accarezzare il muso della cavalla. Io sentivo brividi di freddo, nonostante il caldo.
Sospirai- scusa tu perché sono entrato da te l'altro giorno- dissi. Bomba sganciata. Aveva tutte le raaggioni per arrabbiarsi e urlare contro di me.

- non importa- disse con mia grande sorpresa- perché ci sei entrato?-.
- black mi nasconde qualcosa ed ero curioso di sapere cosa- risposi. Rimasi per qualche secondo in silenzio poi mi venne in mente una cosa- perché tieni quelle piume, quelle nella scatola?- chiesi.
Lei mi guardó - hai aperto quella scatola?- chiese improvvisamente gelida- cosa hai preso?-.

- niente - risposi- ho solo guardato, ero curioso, tutto qui-.
Lei scosse il capo come per togliersi dalla testa un pensiero.
-Perchè?- chiesi.
- Ci tengo molto a quelle piume- disse.
- andiamo- disse black, entrando. Salimmo sui cavalli e io rimasi a bocca aperta: mi aspettavo di vedere una ragazza impacciata e imbranata, invece era molto agile a alla fine fece un giro intero, al galoppo, in piedi, sulla sella.

Meno male che non era mai salita su un cavallo! Alla fine, black le spiegó come si fa ad alacciare la sella e il resto.

SPAZIO ALL'AUTRICE:
Grazie a tutti per essere arrivati fino a qui. Come avete detto, ho allungato di più i capitoli, spero che vi piaccia, sto mettendo tutta me stessa per scriverlo e sprero davvero che vi piaccia!

Anna


LA RAGAZZA DAGLI OCCHI BLU 0.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora