CAPITOLO 24

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Skylar

Deglutì, per la decima volta. Avevo paura di quel momento. Sospirai, bussando.
La porta si aprì e guardai drew sulla soglia. Sembrava sorpreso. Si scostó per farmi entrare. Mi fermai al centro della stanza.

- perché sei qui?- chiese. Era meglio arrivare subito al sodo.
- volevo parlare con te- dissi- l'altra sera hai detto che avresti fatto qualuncue cosa per me-.
- si, sono pronto a tutto- disse lui avvicinandosi.
- non sono come credi che sia- dissi.

- certo che si- disse, sporgendosi per abracciarmi.
- devo farti vedere una cosa- dissi- ti ricordi l'altra sera quando sei caduto dalle scale per colpa mia?- chiesi.

Drew
Cosa avrà in mente? Annuì.
- é stata colpa mia- disse- eri nella mia stanza e mi hai abracciata, toccandomi il collo-.
Il sogno. Era reale! Sgranai gli occhi, sedendomi sul letto.
- non ho potuto fare niente e ti ho colpito- disse- sei finito contro il muro per colpa mia-.

Si volta di fianco e sulla guancia sinistra le si accende un fulmine. Si sente un fruscio e due enormi ali nere con alcune piume blu come le ali del colibrì. Le piume nella scatola sono sue.

Ecco perché svaniva sempre. Notai due orecchie grandi con la punta blu e una coda nera con la punta blu. Aveva le orecchie basse e la coda ferma. In un attimo li fece sparire poi mi guardó.

Aveva lo sguardo basso e qualche volta mi guardava per pochi secondi.
- se faresti davvero tutto per me, allora acettami così, ti prego!- disse. Aveva la disperazione e gli occhi lucidi. Sembrava davvero molto fragile.

Scossi il capo- no, questo no- dissi. Ero incredulo. - se mi avessi detto prima di questa cosa, ti avrei acettata ma no, ora no- dissi. Vidi due lacrime rigarle il viso- avevi detto che avresti fatto tutto- sussurró, la voce rotta dal pianto.

- si, avrei fatto di tutto ma non acettare un mostro nella mia vita!- risposi- vattene!-.
- perfavore!- disse venendo in avanti. Cercó di abracciarmi ma io la spinsi via.
- no, non voglio!- dissi- mi hai fatto male e mi hai mentito, vattene e basta!-.

Lei annuì, uscendo. Io mi buttai sul letto, incredulo da quella rivelazione. Non sarebbe mai funzionata. Non volevo stare con una così. Perché non me l'ha detto prima? esco sul balcone, restando di sasso: rose, ali, vola. Viper la guarda, ridendo. Lui l'ha presa bene ma non era una storia destinata.

Skylar

Corsi da black, in lacrime. Lui mi strinse a sé, avvolgendomi nelle sue ali. Mi spinse a sdraiarmi, creando un bozzolo di ali nere. Mi addormentai nel suo calore e nel suo profuno.

Dopo qualche ora ero già sveglia. Rose entró, eccitata perché viper l'ha acettata. Cominciai a domandarmi perché drew non aveva acettata me? Forse perché mentiva?

Zoey é stata comprensiva e ha detto che potevo dormire con black. Poi mentre lui era giù a cucinare, lei mi ha rincuorata, dicendo che un giorno avrei trovato un ragazzo perfetto per me.

Il giorno dopo non versai nemmeno una lacrima, forse perché le avevo finite o forse perché ero troppo stanca. Il terzo giorno passó come il secondo, al quarto decisi di farmi un volo notturno ma non avevo le forze di volare.

Al sesto giorno black era al lavoro e io decisi di tornare nella mia vecchia camera di quella casa. Scendo in cucina, trovandoci drew. Lui mi guarda. Io non mi ricordo cosa dovevo prendere così giro i tacchi e me ne torno in camera.

É tramonto. Mi siedo sul tetto e mi stringo le ginocchia sul petto. Ora che ci penso, cosa mi aspettavo? Che avrebbe lasciato da parte le differenze e che sarebbe tornato con me? Ma per favore! Che stupida che sono stata! Mi sono illusa tutto questo tempo!

Drew

non ho visto skylar per diversi giorni. Black é impegnato e zoey ha la faccia tirata. Oggi che l'ho vista é più pallida del solito. Mentre sto seduto sull'erba, guardo rose e viper giocare a prendersi.

Sembrano molto felici. Vedo spuntare una figura nera dal tetto. Guardo skylar sedersi e abbandonare le grandi ali dietro di se. Mi chiedo come faccia a controllarle. Sono molto grandi e belle . La vedo sospirare e guardare rose e viper.

Si asciuga una lacrima dalla guancia. Piange? abassai lo sguardo su viper e rose. Sembrano molto felici insieme.

Qualche ora dopo viper entra in camera mia.- come vanno le cose tra te e l'angelo nero?- chiese.
- non lo so- risposi- sono giorni che non le parlo-.
-perhé, ti ha rifiutato?- chiese sdraiandosi sul letto.
- no, l'ho rifiutata io- risposi.

- come, perché?!- chiese incredulo.
- ha le ali!- dissi.
- e allora?- chiese-io mi trovo benissimo con rose e ho lasciato da parte le differenze e lei é molto dolce-.
- non ti da fastidio?- chiesi voglio dire che se la fila sempre?-.
- con me non se l'é mai filata- disse- tu provaci almeno!-.

Scrollai le spalle.
- lo vuoi un segreto?- chiese e io annuì- le ragazze con le ali hanno difficoltà a trovare ragazzi quindi se le darai afetto, lei ti sarà fedele-.

Lui si alzó- tu pensaci- disse uscendo. Forse aveva raggione. Provavo molto per lei ma ero arrabbiato perché non me l'aveva detto prima.

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI BLU 0.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora