CAPITOLO 27

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Drew

Sono passati 5 mesi dalla sua partenza. Ero rimasto incredulo sul fatto che mi avrebbe lasciato. I primi giorni mi sentivo da schifo, abbandonato. Man mano che le settimane passavano mi sentivo un po meglio ma la sognavo tutte le notti. Non riuscivo a crederci che mi avrebbe lasciato anche dopo che le ho detto di amarla. Perché mi ha rifiutato?!

Ero andato un centinaio di volte da black per sapere almeno il numero o dove andava ma non mi rispondeva e se ne andava. Ero stanco di passare le giornate da solo e anche se passavo il tempo con ali, rivedevo skylar ed era difficile non pensare a lei. Quando la baciavo, sentivo dei capelli lunghi sotto le dita mentre lei ce li aveva corti e ruvidi.

Sono passati cinque mesi dalla sua partenza. Siamo a natale e la casa é arredata per l'occasione. I regali sono troppi, perfino per black e zoey.
Sono in camera a vedere un film con ali. La porta si apre e vedo entrare black. Guarda ali e le fa segno di uscire. Non la sopporta ed é ovvio.

- skylar torna e se vuoi almeno avvicinarti ti conviene liberarti di tutte quelle troie e fatti un bagno di due ore per levarti l'odore- disse gelido. Mi rizai a sedere.
- cosa vuoi che me ne importi?!- chiesi gelido- mi ha rifiutato dopo che le ho detto di amarla!-.
- cosa volevi che facesse?!- chiese lui.
- che restasse con me, che restasse per sempre con me!-risposi.

- é come una civetta, non puoi tenerla rinchiusa o morirebbe!- rispose lui- deve sentirsi libera di scegliere la sua strada!-.
-ma l'avremmo fatto insieme!- dissi. Ero arrabbiato e volevo farli sofrire quanto ho sofferto io.
- non puoi tenertela così e voglio aiutarti!- disse lui- ha sofferto più di te e voglio aiutarti a conquistarla-.
- conquistarla?!- chiesi incredulo- io non la voglio, ho sofferto troppo per una che si é rifiutata di ascoltarmi minimamente quando le stavo dicendo di amarla!-. Avevo preso ad urlare. Lui rimase a guardarmi.

- la vuoi o no?!- chiese gelido- se acetti lei resterà con te, ed é fedele, non come quelle troie che ti porti dietro!-.
- a chi dai della troia?!- chiese ali entrando.
- torna a casa, ne riparliamo- disse. Lei uscì e sentì la sua macchina partire.
- é pronta a tutto per te!- disse black- devi solo dire che la vuoi con te!-.
Scossi il capo. - ho passato fin troppo tempo a sofrire e non la voglio- dissi- sono stanco di correre dietro ad una che non mi vuole!-.
- lei ti vuole e ha sofferto più di te!- disse lui- non puoi saperlo se non le parli!-.
- perché dovrei?- chiesi- ali mi é rimasta più fedele di lei e non ha chiesto niente in cambio!-.
- e con questo?!- ringhió lui- la fedeltà di skylar é eccezionale e non ti lascia lei!-.
- mi ha già lasciato e del fatto di fedeltà ci credo dato che é un mutante!- risposi.
- io non ti capisco!- disse lui- non hai fatto altro che chiedermi di lei e ora che ti ho accontentato e l'ho fatta venire qui, la rifiuti?-.
Annuì- ho passato troppo tempo a sognare di riaverla qui ma non la posso perdonare per essersone andata dopo averle detto di amarla!- risposi.
- perdonarla perché segue il fratello e va a trovare la sua famiglia?!- chiese lui- pensaci bene perché se hai intenzione di ferirla col tuo atteggiamento, allora puoi anche lasciar perdere!-
- bene, ma guai a lei se viene anche solo a salutarmi!- dissi.
- quindi non la vuoi?- chiese- voglio che lo dici, parola per parola-.
- io. Non. La. Voglio.- dissi scandendo perfettamente le parole. Lui prese il telefono e se lo avvicinó alla bocca- questo é chi é davvero- disse poi spense la registrazione.
- quello a che serve?- chiesi incredulo.
- glie lo faccio ascoltare così saprà che stronzo che sei- disse uscendo. Io rimasi fermo a pensare a quello che avevo fatto.
Voglio dire, ho sofferto e lei non puó aver sofferto più di me. Non era vero e non ci credevo.

Passarono due giorni in cui avevo pensato. Black mi aveva ripetuto di farmi un lungo bagno ma io non lo avevo ascoltato. Ero troppo perso nei miei pensieri. Il terzo giorno black mi chiamó per incontrarla. Mi mise in mano una scatola chiusa con nastrini.
- daglielo tu, la farai flelice- disse. Farla felice? Col cavolo! Era il momento di vendicarmi. Vidi il camper di un bel verde smeraldo, parcheggiare davanti alla villa, sulla terra ghiaiosa. sentì l'odioso scricchiolio dei sassi.
vidi due figure scendere. Chillian e miscel. Lui prese in braccio una figura magra e alta. la portó fino al portico e guardai skylar con un piede gessato di bende insangionate.
- prenditene cura- disse guardando black. Black le cinse i fianchi e lei gli cinse il collo, sorregendosi a lui.
-buon natale- disse miscel. dopo diversi minuti di saluti finalmente se ne andarono. Guardavo il piede destro di skylar, ferma a reggersi a black. Non aveva sorriso neanche una volta in tutto il tempo.

Era bianca come neve. Il trucco intorno agli occhi era nero e apparivano come contrari. mi ha rivolto qualche sguardo ma non ha sorriso. Black mi fece segno di darle il regalo. lo protesi.
- tieni é per te- dissi con un sorriso. Gettai a terra la scatola, schiacciandola col piede. Mi voltai, tornando in casa. Andai in camera mia, sbattendomi la porta alle spalle.

Skylar

rimasi ferma, a fissare la porta in cui era scomparso. Guardai black interrogativa. Ero stata troppo felice quando ho saputo che tornavo da drew. speravo che mi accogliesse calorosamente con un grande abraccio, per questo ero rimasta di sasso quando ha gettato a terra il regalo. avevo pensato a lui e non ho visto il puma che mi ha azzannato la caviglia. per mia fortuna chillian era lì e mi resta la pelliccia del puma come scaldamuscoli di pelliccia. Belli, morbidi e caldi.

Black mi aiutó a salire le scale e sedermi sul letto. Mi portó la piccola valiggia.
- ascolta questo- disse passandomi il suo telefono- registrazione sette-.
Obedì mentre lui usciva. Rimasi di ghiaccio per le parole di drew. Ha sofferto? No, diceva solo per dire non era vero sopratutto per la reazione di peima. Riascoltai la registrazione poi decisi di mandarmela sul mio di telefono.
Vidi drew entrare sulla soglia. Spensi la registrazione e aspettai, guardando lo schermo. Presi della musica e ci collegai gli auricolari ma alzai il volume. Non aveva sentito la registrazione. Era troppo bassa. Vidi black rientrare e guardarlo.
- fuori!- disse gelido.
- non decidi tu- rispose drew guardandomi. Black gli diede una forte spinta e gli sbatté la porta in faccia. Mi guardó poi andó a chiudere la finestra.
- come ti senti?- chiese.
- male, il piede mi uccide- dissi. Era vero ma stavo peggio per drew.

- lascialo perdere, é arrabbiato perché l'hai rifiutato ma non potevi farne a meno- disse- lascialo perdere e aspetta che capisca quanto é scemo-.
Annuì. Guardai zoey entrare con un vassoio enorme di frutta. Mi leccai le labbra alla vista di tanta frutta. Ne mangiai metà in poche ore. Ci ero rimasta male per la storia di drew.
Odiavo quella fascia. Me l'aveva fatta chillian. Il dottore me l'ha solo fasciato. La ferita non é troppo profonda e non valeva la pena per delle suture.
Passai la serata il camera. Non potevo volare perché l'aterraggio richiedeva entrambe le gambe. Passai la settimana in camera a riposare, tra il dormire e guardare la tv.
Pensavo sul regalo di drew. Black ha detto di non toccarlo e l'ha lasciato lì. Ero tentata ad andare a prenderlo ma non volevo sembrare disperata. La sera prima di natale, black mi portó finalmente giù, nel suo studio.

Zoey aveva preparato benede e tutto. Black ha studiato medicina ed é bravo. mi slegó le bende e mi guardó la ferita. Prese a disinfettarmi la ferita. Sentì le lacrime dal dolore. Non riuscì a trattenermi dal non piangere.

Drew

Dopo diversi giorni infiniti, finalmente la vedo uscire dalla camera. Black la porta nel suo studio e io mi poggio sul cardine della porta. Guardo black togliere quelle bende bagnate di sangue, bagnare e pulirle le ferite.
É orribile guardarla piangere nonostante il viso é serio. Le lacrime sono di ghiaccio e si fermano sulle guance. É tesa per il dolore che provocano quei piccoli e lenti movimenti. mi sento spezzare il cuore ma non posso fare altro che guardare.
Zoey ha gli occhi sgranati e non sa che fare.
- mi serve aiuto- disse black. Zoey scuote il capo. Ha paura del sangue. black mi guardó. Scossi il capo.
- muoviti!- disse lui. Mi avvicinai.
- prendi le forbici e aspetta- disse poi. Obbedì mentre lui cominciava a fasciare. La pelle era rossa e alcune parti sanguinavano. Era orribile e vedevo i muscoli tesi di skylar. Era seria e le lacrime lucicavano. Era orribile vederla così.
Black ci mise qualche minuto e alla fine strinse skylar a sé. Sembrava una bambina impaurita. Faceva tenerezza.
La guardai sparire in braccio a black, fuori dalla porta.
Il giorno di natale, mi svegliai presto. Non riuscì più a dormire. Sentivo delle urla nella mente. Sembrava la voce skylar. L'avevo sognata. L'avevo vista a terra. Dietro di lei la foresta ardente di fuoco. Mi sono visto da lontano. Il fuoco che la prendeva, il viso di dolore mentre mi suplicava di aiutarla. Io invece mi sono fermato e mi é sembrato che avessi provato piacere nel vederla bruciare.
Mi svegliai di soprassalto. era ancora peggio. Andai alla camera di black. Bussai.

black mi aprì la porta. Era assonato. del resto erano solo le sei del mattino. Mi fece entrare e guardai zoey dormire sul suo letto.
- cosa c'é?- chiese.
- ci ho pensato e rivoglio skylar con me- dissi piano. Lui inarcó le sopraciglia e scosse il capo.
- non puoi cambiare idea ogni sette secondi- disse.
- non cambieró più idea, promesso!-dissi suplico. 

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI BLU 0.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora