CAPITOLO 25

308 35 1
                                    

Drew
guardo fuori, seduto sul davanzale. Sento un battito d'ali. É sera. Vedo skylar uscire e sbattere le ali. Sembra voler prendere il volo ma sia bloccata. La vedo saltare giù ma non vola, cade e plana fino a toccare terra.

Rimango a fissarla. sembra un angelo caduto a terra e che non riesca più a tornare in paradiso. Scendo le scale e la guardo attraverso le tende dell porta finestra. É inginocchiata, le mani sulle ginocchia, le ali abbandonate dietro e testa bassa. I capelli neri le ricoprono il viso.

Sembra aver perso tutta la forza. Piano mi diriggo fuori. mi fermai a qualche metro. Lei alza la testa. Le vedo le guance rigate dalle lacrime ma non riesco a trovare gli occhi. Faccio un passo in avanti e lei si alza, sbattendo le ali ma fa un salto leggero, quel tanto che bastava per saltare il cancello.

Tornai dentro. Mi dispiace ma sono ancora arrabbiato perché
non mi ha detto prima delle ali. La avrei acettata lo stesso. Volevo che sofrisse quanto ho sofferto io. Uscì di casa, andando al bar, in cerca di ragazze da rimorchiare.

Tornai dopo due ore con la mora dell'altro giorno. vado da black che mi risponde che skylar è sul platano. Vado con due cavalli. La vedo, é sdraiata su una pietra grande. Ci rivolge uno sguardo poi chiude gli occhi. Non piange.

Sorrido a ali, poi scendo dal cavallo. lei mi imita. Mi prende per mano, mentre ci avviciniamo.
- hai già conosciuto ali?- chiesi indicandola. Skylar annuisce, senza neanche aprire gli occhi.
-é maleducazione non salutare!- disse ali.

- é maleducazione rompere le scatole a qualcuno che non ti ha fatto niente!-le rispose skylar. Il tono era calmo.
- non sarai gelosa, vero?- chiese ali. Lei scosse il capo.
- qual é il problema?- chiesi.
- sto solo cercando di rilassarmi- rispose lei. Non aveva né ali né altro. Vidi black venire e andare a sdraiarsi accanto a lei.

le cinse le spalle con un braccio e lei poggió la fronte sul suo collo. Zoey andó a sdraiarsi in modo da avere la testa sulla schiena di black. mi sedetti sull'erba e ali di fianco a me. Presimo a limonare.

Qualche volta mi staccavo per guardare skylar, ferma, sdraiata a dormire. non faceva minimo a caso a me. Continuai, facendo schioccare le labbra il più possibile. Black alzó la testa. Poi sveglió zoey. Si alzarono. Skylar dormiva profondamente quando lui la prese in braccio. Li seguimmo. Dopo aver riportato i cavalli, entrammo in casa.

Dissi ad ali di tornare a casa sua.Io salì ed entrai in camera di skylar. Dormiva sul letto, coperta. La luce fiocca mi fece venire sonno. Mi avvicinai al letto e mi sdraiai, mi tolsi le scarpe, attento a non svegliarla. Mi sdraiai sotto le coperte e piano le predi una mano. Stavo distante ma abbastanza vicino da tenerle la mano.chiusi gli occhi. Dovevo essermi addormentato.

Skylar

Mi sveglio che é sera. sento un respiro caldo sul collo mi giro, trovandomi drew di fianco. Mi stringe la mano e dorme profondamente. ha il fetore di un profumo femminile. Piano lo spingo verso il bordo. Apre gli occhi e mi guarda incredulo poco prima di cadere dal letto.

Sgrana gli occhi, alzandosi e alzandosi, incredulo. Incrocio le braccia, alzando le sopraciglia, in attesa di una risposta.
- perchè?- chiese alzandosi.
- che ci fai qui?!- chiesi. Mi stropicciai gli occhi, ancora assonata.

- volevo farti compania!- disse sedendosi sul letto. Si mise sotto le coperte.
Mi alzai a guardarlo mentre messaggiavo a black. Dovevo staccare per un po. Gli scrissi di prendere le costolette e altre cose.

- chi é?- chiese drew alzandosi.
- black- risposi.
Lui mi prese il telefono e guardó il contatto.
- non mi credi?- chiesi gelida. Lui mi guardó ma non rispose. mi ripresi il telefono, tornando a sdraiarmi.

Black doveva prendermi le costolette perché le adoravo e dovevo mangiarne il più possibile perché sarei andata in letargo, come gli orsi ma dormivo per qualche giorno, forse per una settimana.

Ne avevo bisogno, ero esausta e faticavo a volare. Mi coprì fin sopra la testa ma non riuscì a chiudere occhio perché sentì un fruscio di coperte dietro di me e un attimo dopo, drew era lì. Sentì che mi prendeva la mano e la strattonai ma la sua presa era più forte. Ero talmente stanca che non riuscì a ribattere.

É come se non avessi dormito per qualche giorno e ora mi sentivo confusa, stanca e faticavo per ogni movimento.

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI BLU 0.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora