CAPITOLO 14

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Skylar

Sono seduta sul tetto. Dopotutto forse mi piaceva. Black ha detto che era dolce e gentile e mi sembrava simpatico.
Dopo la cavalcata, ci siamo separati per le camere. Era stato molto dolce e sembrava volermi baciare all'ultimo. Ma non l'ha fatto.

I giorni passarono in fretta. Black lavorava e io volavo molto nella notte e dormivo di pomeriggio. Qualche volta, piano, mi affacciavo alla finestra di drew. Lo guardavo navigare su you tube o mangiare le patatine, guardando un film.
Mi erano piaciuti diversi ragazzi ma quella era un'osessione: volevo sapere sempre cosa facesse o con chi parlasse.

Nascondevo perfettamente questo e sembravo normale.
Decisi di entrare prima per finire l'ultimo capitolo sulle piante.
Ormaibero alla fine. Mi sdraiai sul letto a leggere.
Sentì bussare alla porta. L'unico che era in casa con me era drew. Black lavora spesso e non c'é quasi mai.

Andai ad aprire, trovandomi la ragazzina bionda. Sorrideva in quietante.
- cosa?- chiesi.
- ecco vedi, io..- disse e prese a raccontare di lei e del fratello, viper. Le sbattei la porta in faccia dopo una ventina di secondi. Risi piano mentre lei si lamentava dietro la porta.
-okey, saró veloce!- disse- apri!!-.
Le aprì e la guardai.
- mio fratello maggiore vuole sapere se vuoi uscire con lui- disse.
- perché dovrei?- chiesi.
- gli piaci e non osare dire di no, alrimenti te la dovrai vedere con me!- disse. Sorrisi e le sbattei di nuovo la porta in faccia. Lei prese ad urlare e io risi mentre andavo a sdraiarmi sul letto.

Si sentì bussare e quando andai ad aprire mi trovai di fronte il biondo. Avevo il viso gelido e più serio possibile. Inarcai le sopracciglia.
- ciao, vuoi uscire con me?- chiese con un sorriso seducente. Gli risposi sbattendogli la porta in faccia.
Uscì, tornando ad affacciarmi sul tetto e guardai le stelle. Sentì la porta aprirsi e drew ne uscì, dando un forte calcio alla sbarra di ferro.

Era al piano di sotto, sul balcone. Lo guardai interrogativa. Lui sbuffó, guardando il cielo e poi guardando me, sorpreso.
- che ci fai là?- chiese.
- mi rilasso- risposi - che problema hai?-.

Drew

Che problema ho?
"Nessuno, solo che hai rifiutato di uscire con me e hai offeso cloe!!" Pensai.
- no, niente di che- risposi invece- stai lì spesso?-.
- si, praticamente ogni sera- rispose. Era molto bella, sopratutto con quella luce bianca che evidenziava il suo viso e gli occhi sembravano avere una sorta di luce propria.

- ti va di fare un passeggiata?- chiese una voce e mi sarei preso a schiaffi perché avevo parlato senza neppure pensare.
- non lo so- rispose- volevo aspettare black-.
- eddai!- dissi - non avrai bisogno dell'aprovazione di black, vero?!-.

- no, sono stanca- disse.
-uh- rispose.
- puoi dire a questi due di andarsene, danno fastidio, bussando in continuazione- disse.
- se vieni a fsre due passi con me, prometto di dirglielo- dissi con un leggero sorriso.
Speravo che mi rispondesse di sì e avrei fatto di tutto.
Lei scosse il capo, lasciandomi triste e un po deluso.

- non la smetteranno più di tormentarti- dissi.
- se non la smetteranno, useró tecniche crudeli e fidati, scaperanno a gambe levate!- rispose.

- dai, vieni a fare due passi con me- dissi- non mordo mica!-.
- ma io sì- rispose.
- dai!- dissi- poi ti lascio tranquilla, promesso-.
Lei guardò le stelle. Dopo qualche secondo annuì, alzandosi e andando agilmente come un felino dentro.
Chiusi la finestra e corsi praticamente giù, rischiando di cadere a metà ma riuscì a ristabilire il controllo.

Dopo qualche minuto, la guardai scendere piano. Uscimmo nel buio della notte. Andammo sulla pista dei cavalli, passando da dietro la villa. Non mi importava dove andavamo ma l'importante era passare del tempo con lei.

- perché vuoi tanto uscire con me?- chiese a bruciapelo.

Skylar

Mi aveva chiesto di uscire. Ero molto felice e mi presi qualche minuto per scendere al piano di sotto.
Apparivo calma e rilassata, quasi di pietra ma dentro ero nervosa e agitata.

Lui mi portò sulla stradina, d'erba tagliata, recintata da cancello alto, in ferro dal resto del ranch. Lì ci eravamo andati a correre.

- perché vuoi tanto uscire con me?- chiesi. Quella domanda era come un vortice che mi girava nella testa.
- da quando ho rotto con alexia, mi manca qualcuno da passare il tempo, tipo vedere film o ridere e in un certo senso tu potresti esserlo dato che ora black lavorerà sempre e non ci sarà nessuno oltre noi- rispose- quindi potremo tenerci compania a vicenda-.

Quindi io ero uno svago, esattamente come alexia e quando si sarebbe stufato di me, mi avrebbe lasciata, così, su due piedi, come con lei.
-perché tu e lei avete rotto se ti teneva compania?- chiesi.
- é sempre stata odiosa ma riuscivo a gestirla in qualche modo ma tra lei e black c'é sempre stato un filo di odio e ultimamente era odiosa- rispose- non ho retto più e l'ho lasciata-.

- mi spiace- dissi.
- a me no perché tanto non provavo niente per lei e non volevo andare in giro a cercare tizie che manco conosco- disse lui- non sai mai chi incontri per strada!-.
Risi nonostante tutto.
Un gufo ci passó davanti e scomparve nel bosco.
- tu perché non hai un ragazzo?- chiese.
Scrollai le spalle- io da qualche anno viaggio con chillian, giriamo gli stati uniti e non ci fermiamo molto nei posti, quindi anche se vedevo qualcuno che mi piaceva, non potevo avere una relazione fissa- risposi.

- tuoi genitori?- chiese.
- sono morti in un incidente aereo quando avevo 6 anni e siamo stati cresciuti da nostro zio- risposi.
- io non volevo!- disse.
- non fa niente- risposi.
Rimase diversi minuti in silenzio mentre camminavamo al buio.
- ti va di andare al centro, domani?- chiese.
- non lo so- risposi- cosa ci vado a fare?-.
- possiamo fare una paseggiata o un salto ai negozi dato che non indossi altro che blu e nero, perché?-.
- non lo so, sono i miei colori preferiti- dissi.
Ci dirigemmo indietro.

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI BLU 0.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora