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Megan pov

La lezione era finita e io ero in piedi vicino alla scrivania del Professor Collier, lasciandogli osservare una lista di domande e cose delle quali volevo discutere con Stash. James non sta dicendo niente al momento, sta guardando il mio lavoro e io sto contando i secondi che mancano per rivedere Stash.

Guardai l'orologio sulla parete sopra alla sua testa. 13.06. Stash è mezzo nudo da qualche parte in questo momento, in una stanza piena di donne eccitate. Probabilmente stanno toccando il suo corpo nei modi più disgustosi. Dio, ero gelosa.

James iniziò a segnare delle note sul mio libretto, e iniziò a parlare.

"Dovresti chiedergli se ci sono stati degli abusi sessuali nel suo passato." Disse mentre scriveva, ancora senza guardarmi, "Anche qualche abuso di sostanze... droghe, alcool... qualcosa che lo aiuta a fronteggiare quello che fa. Fa donne e uomini? Qualche attività omosessuale?"

Oh mio Dio. Stavo male solo a sentirmi dire che dovevo chiedere a Stash quelle cose. E io voglio sentire la risposta a queste domande? Volevo avere il coraggio per dire a James tutta la storia tra me e Stash e chiedergli un consiglio. Comunque, mi avrebbe detto di restituirgli i soldi e di dire a Stash di andarsene e studiarlo solo in modo professionale.

"Tutto bene, Megan?" James instaurò un contatto visivo adesso.

"Sì, bene." Sorrisi e mi ripresi, recitando come se fossi solo concentrata.

"Un'altra cosa su cui sono curiosa..." Schiarii la mia gola, "Lui ha detto cose del tipo amo i tuoi capelli, amo la tua pelle, amo, amo, amo tutto il tempo. Credo significhi che è più carino quando dice queste cose che le donne vogliono sentire, vero? Nel senso, lui non intende veramente quello quando lo dice alle donne."

James mi sorrise e guardò la stanza.

"Probabilmente no." Rispose, confermando i miei sospetti, "Ma potrebbe essere talmente abituato da CREDERE quello che dice, ma lui ama tutti. Probabilmente è cresciuto dicendo queste cose e facendo quelle facce che fanno credere ad una donna che lui è sincero in quel momento... lui non sa cosa ama, veramente. Lui ama solo perché lo possiede. Per sopravvivere nella sua vita, lui deve trovare ogni donna attraente, deve sorridere ad ognuna di loro, farsi toccare, far credere a loro che lui ama quelle attenzioni. Dovresti chiedergli qualcosa riguardo a questo,  ma scommetto che cadrà nella categoria del non realizzare che lo sta facendo. La sua personalità è diventata costante."

"Non  so se sono abbastanza brava per aiutarlo." Ammisi, guardando in basso sul mio notebook aperto, "Lo voglio. Lui è una persona dolcissima, davvero."

"Tu puoi fare così tanto, Megan." James mi disse con comprensione nella sua voce, "Tu sei una studentessa ma... dopo aver fatto tutto quello che puoi, potrai raccomandargli alcuni dottori molto brillanti. Ti darò i loro nomi. Questo Stash potrà andare da loro se lo vuole. Ma questa è una sua scelta. Potrebbe non volerlo. Ma il tuo compito non è di aiutare qualcuno. Non sei pronta per questo, Megan. Studia quello che vedi  e scrivi. Non cercare di fare niente. Potresti causare più problemi . Ma tu sei brava. Questa è una persona complicata sulla quale hai scelto di lavorare ma credo che tu possa farcela. Ma so anche che ti preoccupi molto. Devi smetterla, Megan. Non farti coinvolgere.  Hai ancora il mio numero?"

"Sì, è nel mio telefono." Dissi. Ogni studente ha il suo numero in caso di emergenza con i loro soggetti.

"Bene." Guardò ancora il mio libretto e chiese, "Le tue domande sono buone.  C'è qualcos'altro che vorresti chiedermi?"

Avevo molto da chiedergli ma vorrebbe dire raccontargli della mia relazione con Stash, se questo è come chiami qualcuno che viene pagato per farti avere degli orgasmi. Ero da sola adesso e lo sapevo. Non sapevo nemmeno se potevo fidarmi di Julie e Rachel con questa informazione. Le adoravo ma mi sentivo sporca a raccontargli di noi. Questi momenti sono privati, solo per me e Stash.

"Beh, stavo anche provando quell'esercizio sull'associazione delle parole della quale ci ha parlato." Lo informai.

"Bene, bene!" Gli occhi di James si illuminarono un po', "Credo che resterai sorpresa da quello che puoi scoprire da una sola parola. Fammi sapere cosa troverai dopo che lo avrai fatto."

"Lo farò." Sorrisi un pochino, "Grazie, prof.  Ho apprezzato il suo aiuto."

"Quando vuoi." James prese la sua ventiquattrore di pelle dalla scrivania, quasi camminando dietro di me, "Passa una buona giornata e ci vediamo domani."

"Okay. Arrivederci." Sogghignai e uscii dalla classe vuota, affrettandomi per incontrare le mie amiche per il pranzo al pub.

Stash pov

Mi sono sempre chiesto che cosa pensano di me i tassisti quando sono seduto nel sedile posteriore, vestito come un poliziotto. Forse che la mia macchina della polizia si sia rotta o che me l'abbiano rubata? Probabilmente non gliene frega un cazzo, perché mi preoccupo di quello che pensano?

"Può lasciarmi qui." Dissi con  fermezza, senza voler essere lasciato proprio di fronte alla casa. Pagai, dando una generosa mancia e indossai i miei occhiali a specchio da poliziotto. Il taxi si fermò e io uscii, mettendo il mio cappello da poliziotto in testa, nascondendo il mio aspetto disordinato e scompigliato.

Ho visto altre uniformi da spogliarellisti poliziotti e molti di questo sono banali. Il mio no. Io ho una vera uniforme, comprata da un vero rifornimento di divise per poliziotti.

Pantaloni blu scuro militare, la cintura di pelle che reggeva la pistola, torcia e manganello, e la maglietta blu. La cravatta blu militare e la spilla dorata. Dovevo ammetterlo, amavo essere in questo modo. Mi sentivo quasi come un poliziotto, come un eroe. Ma non sono un eroe, sono il ragazzo cattivo. Personificato in un ufficiale.


Magari indosserò questo completo con Megan oggi e la farò spaventare un po'. Sarebbe divertente, se lei non desse di matto o cose del genere.

Dio, lei è così divertente. Mi sentii sorridere mentre camminavo ancora un paio di isolati fino alla casa quasi vicina. Non so quando ho riso in quel modo l'ultima volta ma una volta che inizio, non riesco a fermarmi. E poi lei era così carina, fingendo di essere arrabbiata con me, urlandomi contro. Ma io so che lei non è arrabbiata con me.

Lei è solo... preoccupata per me. E lo posso capire alcune volte quando mi guarda. Lei non capisce... e come potrebbe? Lei non è una libera e facile puttana come me e non voglio che lo diventi. E risponderò alle sue domande se questo significa che posso restare e dormire di fianco a lei.

L'altra notte è stata fantastica per me, non tanto per la doccia. Ma c'era qualcosa di più. Non so cosa fosse.

Mi piace parlare con lei. Volevo dirle di arrendersi con me, che non sono d'aiuto, ma lei non avrebbe ascoltato. Lei ha bisogno di un voto quindi continuerò a giocare e le dirò cose sul mio passato.

Poi quando le mie due settimane saranno terminate, potrò tornare sulla mia strada e lei tornerà alla sua vita, spero con un po' più di confidenza e con più esperienza su quello che vuole da un ragazzo ed essere capace di diventare coraggiosa e liberare il suo lato sensuale.

Mi mancherà davvero dopo che questo lavoro sarà finito. Ma non mi sembrerà di aver concluso un lavoro, sembrerà come se stessi lasciando la mia ragazza. Mi ero dimenticato come ci si sentisse.

Non affezionarti Stash.                                                                                                                                                                                                

Mi rimproverai. La stavo quasi per scopare stamattina nella doccia. Grazie a Dio lei non riusciva a stare zitta, mi ha fatto svegliare e realizzare quello che stavo per fare.

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