Stash pov
Avevo finito di fare i pesi, avevo già fatto la mia corsa di cinque chilometri, quindi ero abbastanza contento e pronto.
Ora stavo tirando pugni al sacco, seguivano uno dopo l'altro, penetrando in profondità, nella sua lunga superficie nera ingombrante.
Alex lo teneva fermo per me mentre presi un respiro per poi balzare in avanti di nuovo, ferocemente.
"Va bene, Stash , quando me ne parlerai?" Mi guardò e sorrise, come se sapesse qualcosa.
"Parlare di cosa?" espirai, scontrandomi con il sacco di nuovo, come se lo stessi colpendo nello stomaco.
"Beh, o questo sacco ti ha davvero fatto qualcosa di male e stai cercando di ucciderlo, oppure qualcos'altro ti sta infastidendo?" disse, girandosi un pochino, tendendo il sacco mentre io lo muovevo.
"Mi sto solo allenando, Alex." lo informai, tirando altri due pugni.
"Okay." lasciò stare e chiese, "Come sta andando con quella ragazza?"
"Bene." dissi seccamente, tirando altri due pugni più forti.
"Uh huh..." mi diede uno sguardo malizioso.
Lo ignorai e continuai a tirare pugni.
"Avanti, Stash, sono IO." Alex mi stava fissando, "Puoi parlare con me, lo sai."
Chiusi gli occhi, sentendomi in colpa, sapevo che aveva ragione. Sto costruendo delle pareti attorno a me, anche tra me e le persone a cui tengo. Alex non merita di essere lasciato fuori.
"Cazzo." sogghignai, smettendo di colpire e appoggiandomi alla parete, guardai Alex che stava lasciando il sacco e si muoveva verso di me, incrociando le braccia in attesa, "Scusa, Alex. Solo, lo sai che non mi apro molto facilmente."
"Lo so." rise, non sorpreso dalla mia ultima confessione, "Allora, cosa ti sta tormentando? La ragazza non riesce a soddisfarti? O ha peli sul corpo? Cosa?"
Risi nonostante il mio malumore. Ma perché sono di malumore? Niente di diverso mi è successo oggi. Lo faccio tutti i giorni.
"No, è FANTASTICA e mi soddisfa." spalancai gli occhi per enfatizzare la cosa, "Ed è bellissima. Ma.." presi un respiro profondo. "Lei vuole parlare con me tutto il tempo. Mi fa un sacco di domande personali. Sta scrivendo una tesi o qualcosa del genere, mi trova interessante e io ho accettato che mi studi. All'inizio pensavo fosse ok come cosa. Non ho intenzione di dirle la mia storia per intero, ma, ho pensato che dirle alcune cose non le avrebbe fatto male. Solo che adesso..." lo guardai. "Mi sento strano."
"Strano, come?" il suo sopracciglio si alzò mentre ascoltava attentamente.
"Il mio stomaco ha dei nodi e la testa mi fa male." Gli parlai prima dei dolori fisici, "E oggi durante il lavoro, non riuscivo quasi a suonare il campanello. Mi sentivo come se non stessi respirando per un paio di secondi, intendo dire, non ho mai avuto problemi a recitare un ruolo, specialmente con la donna di oggi. Mi faceva venire subito, ma oggi, ci ho messo di più. A lei non è importato, ha ricevuto una bella scopata ma a me ha dato fastidio. Intendo, per fortuna oggi ho dovuto fare la parte del sottomesso, ma cosa sarebbe successo se avessi dovuto fare la parte del dominatore? Mi capisci?"
"Sta entrando nella tua testa, ecco perché." Alex disse, "Sta tirando fuori tutti questi pensieri nella tua testa che erano sepolti. Meglio se stai attento Stash, se diventi sensibile non sarai capace di lavorare e non voglio nemmeno PENSARE a cosa ti farebbe Carmen."
"Non dirmelo." rabbrividii al solo pensiero di una Carmen incazzata, "E ho anche Raven questo sabato."
"Merda!" Alex ridacchiò, non invidiandomi, "Beh, almeno con lei se urli e supplichi, farai solo più soldi. Non che tu abbia molta scelta dato che ti tiene sempre e comunque."
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Sexy Lessons | | Stash Fiordispino | |
FanfictionStash è uno spogliarellista. Megan invece, è una ragazza del college che sta studiando psicologia e ha bisogno di un soggetto per la sua tesi. Pagherà Stash per due settimane per poterlo studiare. Che succederà?