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12.

Stash pov

Sorrisi, rannicchiandomi tra le coperte. Eravamo sdraiati vicini, che guardavamo la tv.

Non sentivo il fremito della risatina di Katie e mi girai per controllare. I perfetti occhi rotondi erano chiusi, adornati dalle lunghe sopracciglia e la sua bocca era chiusa. Nel sonno, il suo labbro inferiore chiudeva quello superiore e stavo quasi per scoppiare a ridere a causa della sua bellezza, sentendomi così fortunato ad averla vicina a me.

Osai sporgermi di un centimetro per poggiare le mie labbra sulla sua guancia, il mio naso era solleticato dalle lunghe ciocche scure dei suoi soffici e lisci capelli che cadevano perfettamente sulle sue spalle. Questo è l'amore della mia vita...e lo sapevo per certo.

Non appena il cartone finì, mi mossi attentamente fuori dal suo letto e mi sedetti alla fine, spensi la TV appoggiando il telecomando per terra, e le rimboccai le coperte.

Inspirai e sorrisi sentendo il dolce odore di fragola del suo bagnoschiuma, ricordandomi della nostra lotta durante il bagnetto di poco prima. Aveva vinto.

Controllai tra le coperte e vidi che teneva già stretta la sua giraffa, la sua preferita sin da quando era nata. Katie l'amava.

Avevo dovuto imparare a cucire questo peluche, cercando ogni volta di fare del mio meglio quando me lo portava rotto in lacrime.

"Papà?" piagnucolò con la sua voce stanca.

"Dimmi amore" sussurrai, mettendomi in ginocchio vicino al suo letto.

"Ho fame, voglio il gelato!" disse nel sonno, i suoi occhi erano quasi chiusi mentre io ridevo piano.

"No, Katie, non adesso." le sorrisi, "È ora di dormire."

"Nnnooo." piagnucolò un pochino, i suoi occhi diventavano sempre più pesanti.

"Oh, sì." Spostai la testa di lato, adorandola, "Forse se fai la brava te lo darò domani a colazione. Okay?"

Non riesco a negarle niente. La sto viziando.

"Okay." sorrise, felice, e il mio mondo ero giusto di nuovo.

"Buonanotte, principessina." dissi

"Buonanotte, papà...ti voglio bene." disse debolmente non appena il sonno sommerse la mia bambina.

"Ti amo." dissi, baciando la sua piccola guancia.

Piccola nota: ricordarsi di far lavare bene i denti a Katie prima di andare a dormire.

La lampada era già accesa e usai la luce per farmi strada fuori dalla sua cameretta verso la sala.

La luce tremò e ritornai indietro per guardarla. Lo feci di nuovo e pensai quasi di staccare la spina. Ma se Katie si fosse svegliata durante la notte e l'avesse trovata spenta, avrebbe iniziato a gridare e piangere.

Sistemai la presa e rimase ferma senza tremare. Bene. Ritornai nel salotto e preparai le cose per il giorno dopo.

Passate due ore, avevo già finito di fare i piatti e la lavatrice. I vestiti di Katie per l'asilo erano pronti e appesi sulla maniglia della porta che l'aspettavano, e siccome non volevo vedere la TV decisi di prepararle il pranzo.

Erano le 23:32 e sentii i passi di Tanya arrivare dalle scale.

Mi tesi e esalai un respiro, preparandomi per un'altra battaglia. Avevo cercato di starle alla larga e lei aveva fatto lo stesso con me, ma mi faceva incazzare. Non è mai qui. Aveva detto che ci sarebbe stata per cena.