22.

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Megan pov

Ci sedemmo lì, a guardare la busta come se saltasse e iniziasse a ballare da sola in qualsiasi momento.

Alla fine, si ricordò che ero lì e mi guardò perso.

"Sto facendo il codardo di nuovo, non è vero?" chiese, vergognoso.

"No, Stash, non lo sei." Presi la sua mano, sperando che i miei occhi mostrassero supporto, "So che il dolore con loro corre lontano e profondamente."

"Mi dovrai aiutare, Megan..." disse, passandosi una mano sul ciuffo nervosamente, "Cosa dovrei fare?"

"Beh, pensiamo razionalmente per un minuto." Presi un respiro e cercai di tirare fuori l'emozione da questo.

Raccolsi la busta e Stash quasi saltò dalla paura dal fatto che avessi osato prenderla dal bancone. Mi fermai un secondo e gli sorrisi, mostrandogli che ancora non la stavo aprendo.

Sentii la busta tra il mio pollice e le dita.

"È sottile, non grossa." osservai, "Non potrà essere tutta sulla tua infanzia, a questo punto. Almeno che dica solo, 'Siamo Vampiri.'

Cercai di scherzare ma gli occhi di Stash mi guardarono seriamente, si fece cupo.

"Scusa." dissi, guardando il nome di Stash sulla busta.

"Probabilmente è solo una pagina, conoscendoli." suonava acido, la guardava male, "Non riescono neanche a dedicarmi un'ora della loro vita per scrivermi una lettera più lunga. Troppo difficile...sono solo io, dopo tutto."

"Magari è un assegno da un milione di dollari." La tenni vicino alla luce per controllare.

Stash si corrucciò ancora di più, "Lo odierei ancora di più di una pagina sola. Lanciamogli soldi, andrà via...e la loro coscienza è pulita. No. Se sono solo soldi, la brucio."

"Col cazzo!" Me lo lasciai uscire dalla bocca. Stash mi guardò sorpreso.

"Scusa," Sussultai un po', "Non riesco a bruciare un assegno per qualsiasi somma di denaro...mio padre ha dovuto lavorare come un cane per fare in modo che non mi mancasse niente...mi sentirei male a vederti farlo. Inoltre, potrebbe essere per Katie. Aiuterebbe Angela e Ben..."

"Come credi mi sentirei, dopo aver fatto tutto quello che dovevo fare per avere i soldi per Katie...e poi, in cinque minuti, i miei genitori mi lanciano questo assegno e coprono tutto? Adesso, in questo momento! Sembrerebbe che io abbia fatto tutto per niente!"

"Capisco." ammisi, capendo il suo essere dubbioso su questa somma di soldi.

Rabbrividì, fissando il suo nome sulla busta.

"Il tuo nome è scritto molto bene, una mano calma l'ha scritta." Osservai poi, "La calligrafia è grande...è un buon segno. Piccola significa egoismo. Grandi, lettere aperte...mostrano una natura generosa nello scrittore."

"Megan..." Stash grugnì, soffrendo. Voleva una fine a questa pena.

"Okay." Diedi alla sua mano una scossa e decisi, "Io la apro."

"Non importa quello che dice, sono qui." Lo guardai negli occhi, profondamente, "Niente cambierà quello che provo per te. Andremo avanti. Va bene?"

Deglutii e si leccò le labbra nervosamente, poi annuì.

"Sì." Espirò faticosamente.

Sperai che non fosse una spiegazione di una sola pagina. Stash meritava molto di più...più di una nota. Volevo che lo affrontassero e gli dicessero la verità. Ma...che verità? Lo romperà ancora sentirla? O è meglio lasciarlo così com'è?

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