Nella stanza 26

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Mi volto di scatto, e trovo davanti a me un giovane ragazzo, avrà a malapena 20 anni come noi :''Signorina ha perso il suo cellulare!''
Guardo il ragazzo impalata, tiene in mano il mio cellulare, dove l'ho perso?

:''Speak English?'' Mi chiede ancora il ragazzo davanti a me, Alessia mi strattona per un braccio
:''Che cosa stai facendo Desi! Prendi sto cellulare!!''

Il ragazzo allora stupito consegna il mio cellulare nelle mani di Alessia :''Oh siete Italiane che bello! Piacere Stefano!''

:''Piacere ragazzo mio, Alessia e Desirèe! Abbiamo fretta grazie eh!'' Alessia mi trascina via dal ragazzo, come ho fatto a perdere il cellulare era nella tasca interna dello zaino. Devo stare più attenta...

:''Figo però eh...'' Mi lascio scappare, mentre Alessia mi tiene ancora per un braccio

:''AAHH ORA PARLI??!! NON TI SMENTISCI MAI!'' Conclude lei, parecchio agitata per poi alzare una mano :''TAXII!!''
:''Alessia, non siamo a New York...'' Le comunico ridendo
:''Silenzio!'' Mi zittisce lei

....

Il taxi ci porta davanti all'indirizzo che ci hanno dato i ragazzi pochi giorni fa, scendiamo e ci troviamo davanti ad un immenso Hotel vetrato immerso nella grande città di Madrid, l'aria è calda e il sole batte sulle grosse vetrate emanando raggi quasi accecanti.

Prendo la mia valigia ed entro nel grossa porta dell'Hotel trovandoci nella grande Hall
:''E adesso?'' Chiedo ad Alessia anche lei pensierosa sul da farsi
:''Chiediamo...'' Alessia si dirige verso il grosso bancone della reception suona uno strano campanello, e compare poco dopo davanti a lei un signore sulla cinquantina.

Io sto distante continuo a guardarmi intorno, quando ad un tratto sento Alessia parlare una sorta di Spagnolo tutto suo. Faccio per avvicinarmi ad Alessia quando da una delle grosse porte degli ascensori intorno alla sala vedo sbucare Ignazio, che con un gran sorriso si porta il dito all'altezza della bocca in segno di non parlare, e così faccio, mi godo la scena.

Pov's Alessia

:''Sr. Boschetto Donde estaaa??'' E' la centesima volta che glielo chiedo questo non capisce niente!
:''Aqui, Segnorita!'' Pronuncia il signore
MA QUI DOVE??

Due mani si posano sulle mie spalle, ed io sussulto davanti al signore che se la ride, mi volto ma anche prima di voltarmi so che è lui. Ignazio.

:''Come parli bene lo Spagnolo!'' Mi prende in giro lui
:''Quanto sei stronzo?!'' Ammicco io guardandolo negli occhi.

........

Quei due sembra che parlino con lo sguardo, non li disturbo e mi dileguo, troverò Gianluca da sola.

:''Desi!'' Mi sento chiamare, mi volto e trovo Piero, in costume da bagno, pero' che fisico....
:''Ciaooo!!'' Gli dico cercando di mantenere lo sguardo sul suo viso, e non sul suo torace.
:''Ma sei appena arrivata?'' Mi chiede lui, venendomi incontro per un abbraccio
:''Si, e tu piscina?'' Gli chiedo ancora abbracciata a lui
:''Si, è uno spettacolo! Ma Gianluca?'' Mi chiede staccandosi dall'abbraccio guardandosi attorno
:''A dire il vero, devo ancora vederlo, sai dov'è?'' Chiedo preoccupata
:''Sarà in camera, è davanti la piscina stanza numero 26, vieni ti accompagno'' Piero prende la mia valigia e mi fa strada, la piscina è immensa circondata da grosse palme, pare di essere alle Away.

Piero mi lascia poco distante dalla stanza, 26, come la canzone di Nek... Va beh...

La porta è socchiusa, lascio sull'uscio la pesante valigia ed entro nella stanza 26.
Entro nella camera di soppiatto :''Gian??'' Lo chiamo senza avere nessuna risposta.
Varco il piccolo corridoio, e lo trovo seduto sul letto si specchia nell'enorme specchiera davanti a lui, tiene le cuffiette nelle orecchie mentre con le mani si pettina il ciuffo.

Rimango per qualche secondo a guardarlo, aspettando che mi noti ma nulla. Indossa un costume nero a pantalone, una maglietta bianca, e la prima cosa che mi salta all'occhio è il viso, si è fatto la barba. Dio se sei bello...

Mi avvicino sempre più a lui, fino a farmi notare. Si toglie le cuffie :''Scema, mi hai fatto prendere un infarto!'' Mi sgrida spaventato
:''Gian, fai tu che sono li da 10 minuti buoni a fissarti, che stavi facendo??'' Gli chiedo, tra noi c'è una strana timidezza
:''Ti aspettavo...'' Gianluca si allunga verso di me abbracciandomi, ed io lo stringo più forte
:''Io non aspettavo altro che questo giorno'' Mi volto verso di lui guardandolo in faccia ora mai seduta al suo fianco al bordo del letto :''Dio ma sei proprio tu? O un ologramma? Fatti vedere...'' Gli prendo il viso tra le mani, accarezzandogli le guance.

Gianluca si avvicina al mio viso, baciandomi iniziando poi ad accarezzarmi il collo scendendo poi fino a sfilarmi il golfino. Finiamo poi per sdraiarci entrambi sul grande materasso, continuando a baciarci senza mai staccarci se non per prendere fiato. Sfilo la maglietta di Gianluca lasciandolo solo con il costume :''Gian?'' Mi lascio scappare, senza pensare
:''Mmh?'' Risponde lui in un mugugno
Mi alzo di scatto dal materasso togliendo le sue mani dal mio corpo, rimanendo seduta sul letto con le mani in viso.
:''Che hai??'' Mi chiede Gianluca anche lui ora mai seduto a cavalcioni sul letto preoccupato, mi prende le mani e le sue dita si intrecciano con le mie.
:''Niente, volevo dirti una cosa ma me la sono dimenticata'' Quanto sono bugiarda.

Gianluca non parla mi guarda con occhi sbarrati, tenendo strette ancora le mie mani tra le sue.
:''Mi mancavano queste tue uscite'' Mi dice Gianluca quasi ridendo 
:''A me mancavi più tu...'' Gianluca non smette di sorridere, sposta i capelli che ho davanti al viso dietro le orecchie, facendomi sdraiare accanto a lui, mi stringe a se forte ed io mi appoggio con la testa sul suo petto. Tra di noi cala il silenzio, ma è un silenzio che fa rumore.

Pov's Alessia
:''Ale, Piscina?'' Mi chiede Ignazio sdraiato a letto ancora nudo.
:''Mmmh magari dopo eh?'' Dico a Ignazio a cavalcioni sul letto coprendomi con un lenzuolo
:''Mmmh dopo eh?'' Ammicca Ignazio attirandomi a se...
Il cellulare di Ignazio inizia a squillare improvvisamente, lo prende in mano e lo ripone ancora sul comodino dove stava prima.

:''Chi è?'' Gli chiedo
:''Numero privato'' Mi risponde irritato
:''Ah, bene. Ripensandoci meglio, facciamo un tuffo in piscina'' Lo esorto allontanandomi verso il bagno
:''Stasera ti porto fuori!'' Mi dice quasi urlando per farsi sentire.
:''Di testa, mi ci hai già portata...'' Gli rispondo

Non mi salva le cose sto whatpad.
Ci tenevo a dire che il titolo é dato da una battuta fatta oggi da Alessia. In onore a Nek. Ti voglio bene Nek. Sesese.
Detto ciò spero vi piacciano le mie seghe mentali, un bacione a tutti.
ale_tzn Grazie per le illuminazioni.

Beautiful day.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora