Lui Il mio inferno (IN REVISIONE)

Capitolo 16 (R)

Sono passate due ore da quando Josh se ne è andato dal bagno.
Mi sento in colpa,per avergli detto cose che non volevo,ma se l'è cercata,come ha osato entrare nel bagno,quando stavo nella vasca?
Dai che ti è piaciuto!
La smetti! Quanto ti odio!
Dico solo la verità tesoro.
Adesso tu te ne vai,quando ero umana non c'eri a rompermi tutti i giorni,ora mi perseguiti!
Scusa,vado. Ci vediamo fra poco tanto!

Vado in giro finché non trovo Giudy.
La saluto con una mano.
Giudy:ehi!
Io:ehi!
Giudy:cosa è successo al padrone? Continua a chiedere sangue e sta distruggendo una camera intera! Tutte siamo scosse da questo fatto.
Io:cosa? Dove?
Giudy:devi andare nell'ala ovest, verso la sala da pranzo,e poi vai dove senti rumore.
Sbrigati! La sala ovest è dall'altra parte dove stai tu!
Inizio a correre senza salutarla,domani la ringrazierò.
Ci metto venti minuti di corsa super veloce per arrivare.
Ci sono rumori che rimbombano per tutta la sala da pranzo.
I rumori provengono da una sala dietro una tenda rossa.
La supero e trovo un corridoio con cinque stanze.
Le porte sono tutte chiuse,tranne una.

La apro. Josh ha già distrutto la maggior l'arte dei mobili,e tutto è ricoperto di sangue.
Sembra non accorgersi del mio arrivo.
Io:Josh?
Josh:vattene! Ho una crisi d'ira, ti faró del male se non vai via!
Non mi vuole ferire,che carino!!!
Ma cosa penso? Devo aiutarlo!
Io:non me ne andrò, mi fido di te,e so che ti trattenerai. 
Mi guarda,si avvicina.
Con una mano mi sfiora la guancia,per poi avvicinarmi con uno scatto a lui,e mordermi con i suoi canini affilati.
Non faccio resistenza.

Mi fido di lui.
Io:mi fido di te.
Mi guarda,e inizia a bere lentamente,come se volesse che il mio sangue non finisse mai.
Si stacca quasi subito.
Josh:ti ho fatto del male?
Scuoto la testa.
Non so quale forza misteriosa,mi spinge a farlo,mi avvicino e lo abbraccio.
Lui ricambia,e sento uno strano calore tutto intorno a noi.
Ti stai innamorando!!!
No!!! Non è così!
O si che è così!
Basta! Sparisci!
Mi sento protetta fra le sue braccia.
Rimaniamo così per non so quanto tempo.