POV Josh:
Non ce la posso fare.
La storia della scomparsa di Susie mi sta stancando,sono più magro,ho le occhiaie sotto agli occhi perché la notte non riesco a dormire a causa dei pensieri che mi tormentano.Non ho tracce plausibili, prove che mi conducano a lei.
Ho provato più volte a rintracciare Kill, ma non risponde alle mie telefonate, neanche ai miei messaggi.
Ho tentato di trovare la sua residenza ma sono impossibilitato.
Nella casa si sente ancora il suo odore, ma quello del rapitore no.
Questa casetta è molto speciale, qui venivamo io e Jason da piccoli, ogni giorno, per nasconderci da qualcuno che neanche esisteva.
Ci chiudevamo dentro e giocavamo a rincorrerci oppure a nascondino, poi verso sera tornavamo a casa e la mamma ci sgridava perché tornavamo sempre quando era buio.
La casetta è semplice, può sembrare uno chalet, ma non è così.
È fatta interamente in legno di mogano, su un piano.
Ha un bagno,una cucinetta e un salotto con divano e caminetto.
Jason l'ha arredata con il tempo con delle librerie piene di libri, e ha aggiunto anche una televisione.
Quanti ricordi che mi vengono in mente.
Da quando la mamma è morta io non ci sono più entrato, Jason invece quando litighiamo viene qui e si rilassa.
Lo so perché volevo sapere dove andava per ore e ore, così l'ho seguito.
Ed ho scoperto che veniva qui.Però non è il momento di pensare ai ricordi, devo pensare per il mio futuro.
Un futuro in cui c'ê anche Susie.
Devo trovarla.
La pioggia ha cancellato le impronte di piedi o pneumatici, ma forse....... Forse con i miei poteri potrei provare a far riemergere le tracce.
È da tanto che non uso l'elemento della terra.
Però posso scaldarmi.....
Inizio a sollevare zolle di terra e a lanciarle più in avanti.
Nella mia mente focalizzo l'immagine di Susie nella casa, il suo numero di scarpe e i passi sulla terra.
Il terreno intorno a me inizia a brillare.
E alcune impronte iniziano a vedersi.
Deduco dalla forma del piede che è un uomo, con il numero di scarpe di un 44.
Le sue impronte sono leggere, quindi credo che sia anche magro.
Le seguo, poi si interrompono, ma ancora un lampo di genio scatta nella mente.
Attraverso l'aria, sento il profumo di Susie, un profumo di cioccolato e ciliegia.
Come se un filo mi conducesse a lei, arrivo davanti ad un capannone grigio scuro, di quelli che si usavano nelle fabbriche negli anni 70.
È di forma di semicerchio che si incastra nel terreno.
Purtroppo le porte sono bloccate con delle catene e tanti lucchetti.
Non ci sono finestre, quindi non posso neanche vedere cosa c'ê dentro.
Però sento che lei è qui.
Una macchina si avvicina, sento i rumori della terra che scricchiola.
Si ferma proprio dal lato opposto dove sono io.
Le voci mi arrivano chiare e precise.
Sono due uomini.
Kill e...............
Continua....
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Lui Il mio inferno (IN REVISIONE)
VampiriSusie ha sempre avuto tutto dalla vita, sua madre e suo padre essendo benestanti non le hanno mai fatto mancare nulla.Ma non ha mai provato l'affetto di una famiglia. I suoi genitori preferivano le vacanze nello yacht, piuttosto di dare affetto a un...