Neanche Voldemort tortura così

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«Hai ragione! Sono un Malfoy e dimostrerò a quella brutta strega che ci vuole ben altro per abbattermi» e che Morgana e Merlino me la mandassero buona!
Queste erano sicuramente belle parole molto coraggiose, peccato che non avessi tenuto conto della mia deliziosa signora madre.
Astoria credo che avrebbe causato seri danni mentali a chiunque si fosse azzardato a fare shopping con lei.
Io ne fui sicuramente una vittima, tanto che mi impegnai a superare il trauma per i giorni successivi.
Ecco cosa successe il giorno dopo.

«Scorpius, tesoro. Svegliati... caro, svegliati... è ora di andare». La mia spalla dapprima scossa amorevolmente, veniva man mano strattonata con forza crescente, sino a sentire alcuni colpi.
«Madre...» borbottai sbadigliando.
Avevo solo un occhio aperto ma non riuscivo a credere che quella forza demolitrice della mia clavicola e della mia scapola, fosse la tenera e delicata manina bianca di mia madre.
«Coraggio... sono le cinque e mezza e dobbiamo prepararci per andare a Diagon Alley per gli acquisti che avevamo deciso di fare» annunciò con piglio deciso.
Cinque e mezza del mattino? Cosa diavolo dovevamo fare alle cinque e mezza del mattino?
Guardai quasi spaventato quella donna che sembrava posseduta.

«Madre, perché dobbiamo alzarci così presto? E poi cosa intendi per prepararci?» avevo il sentore che quella giornata sarebbe stata davvero lunghissima.
«Ovviamente devi ripulirti prima di uscire, poi dobbiamo andare da una magiestetista che sappia alcune magie specifiche, visto che sembra che qualsiasi cosa facciamo i tuoi peli peggiorano».
«Grazie, madre» borbottai mentre mi spingeva sotto la doccia e faceva evanescere il mio pigiama. Ma era una persecuzione! Di nuovo nudo... cioè nuda, davanti a mia madre.
Tra coprire la parte sopra (che forse non mi appartenevano molto) e quella sotto (che sentivo più mia) scelsi la seconda con una mano, mentre l'altra chiudevo l'anta davanti al naso della mia genitrice.

Ero davvero peloso, con una pelle olivastra piena di acne... in effetti, visto che mio padre non era riuscito a risolvere neanche il più piccolo problema, una visitina da una magiestetista non sarebbe stato malaccio.
Quando finii di lavarmi e asciugarmi, mia madre tornò con un paio di pantaloni e una maglietta a maniche lunghe.
«Ti sei convertita all'abbigliamento sportivo?» chiesi sarcastico.
«Penso solo che questo ci consenta un viaggio più comodo, poi vedremo come variare» il sorriso che mi rivolse prometteva risvolti drammatici.
Sospirai rassegnato. Inutile cercare di svicolare dal tragico destino che mi attendeva, fosse il fatto di essere travestito da donna, fosse il fatto di fare shopping con una strega esaltata dal fatto di poter vestire una ragazza come aveva sempre desiderato se avesse avuto una figlia.

«Sono pronto» annunciai.
«Scorpius, tesoro. Dobbiamo fare qualcosa per questo tuo porti verso te stesso» mi fissò seria.
Il tuo porti verso te stesso? Cos'era, una nuova cosa stile new age? Oppure induista? Aveva di nuovo scoperto una nuova setta che faceva della meditazione trascendentale un appiglio per far salire la propria aura al livello superiore? Oppure...
«Scorpius, sto solo dicendo che sei una ragazza e non puoi riferirti a te stesso dicendo "sono pronto" se vuoi che nessuno capisca che ci sono dei problemi. Tutti capirebbero che c'è qualcosa che non va se ti poni al maschile». Okay, la cosa era molto più semplice e prosaica.
«Quindi?» meglio far fare a lei, tanto, ero sicuro che aveva già pensato a tutto ancora prima di svegliarmi questa mattina.

«Ho pensato alla tua storia» esordì battendo le mani eccitata e sperando di non trovarmi più in difficoltà più di quanto non fossi già adesso, feci un gesto di invito a continuare.
«Pensavo di farti chiamare...» pausa ad effetto brivido «Shaula Girtab» eh?
«Shaula Girtab, due tra le stelle più luminose della costellazione dello scorpione. Ho pensato che non ti sarebbero sembrate così estranee. Potremmo raccontare che sei una lontana parente della nonna di Lucius. Sai che la sorella si era sposata con quel principe turco e si erano trasferiti negli emirati. Nulla impedisce che i Malfoy abbiano deciso di ospitare una lontana parente che vuole completare i suoi studi nella prestigiosa Inghilterra» terminò compiaciuta.
«Devi esserti applicata parecchio» borbottai.
Shaula... non era male come nome, evocava mistero e profumi speziati... Shaula... sì, decisamente poteva andare. Girtab? Nah! Era davvero un cognome pessimo, soprattutto se, come spesso accadeva, dovessi essere chiamato usandolo. E chi si girava? Era brutto! Brutto come la mia immagine che rifletteva lo specchio.
Guardando mia madre che stava aspettando ansiosa la mia reazione mi rassegnai ad accettare le sue idee, in fin dei conti non avevo mica tanta voglia di pensare a una storia adatta a giustificare la mia venuta a Hogwarts e tanto meno studiare un nome e cognome adatto.
«Va benissimo» annuii «Grazie, mamma» e fui ripagato da un enorme sorriso soddisfatto che mi fece sentire meno in colpa per non apprezzare sino in fondo i suoi sforzi.

La punizione di Scorpius MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora