Devo dire che le cose stavano migliorando. In quei due mesi di scuola gli studenti avevano cominciato a smettere gli scherni e gli sberleffi.
Gli unici che davvero non demordevano erano... i fantasmi.
Incredibile ma vero, erano proprio i fantasmi che avevano iniziato a rendermi la vita impossibile. Capitanati da Pix il poltergeist, continuavano a passarmi tra i polpacci per farmi inciampare e far vedere le gambe. Ormai avevo preso l'abitudine di mettere dei calzoncini sopra il parapalle, in modo che anche se Pix mi metteva a testa in giù, non si sarebbe visto nulla.
«Ecco la cugina di Scorpius Malfoy! Facci vedere le gambe!» urlava impazzito lo spiritello, prima di farmi levitare a testa in giù. I suoi attacchi erano fulminei così come le sue ritirate, per evitare le risposte e gli schiantesimi di Rose, Daisy o Albus che ormai mi accompagnavano da tutte le parti.
«Ma perché il Barone Sanguinario non fa qualche cosa per quel mostro?» chiesi a nessuno in particolare, mentre mi rialzavo da terra e raccattavo tutti i libri.
«Non credo che intenda tenere a bada Pix. Al massimo lo farebbe per uno studente di Serpeverde, ma uno particolarmente simpatico» commentò Rose che mi accompagnava in quel momento.
Già, un Serpeverde simpatico. Io avevo avuto sempre un buon rapporto con il nostro fantasma, ma adesso che ero passato alla casa avversaria per antonomasia, chissà come l'avrebbe presa questa richiesta di aiuto.
In quel momento passò il Frate Grasso di Tassorosso e iniziò a ridere facendo sballonzolare la sua enorme pancia.
Subito dopo passò Nick quasi senza Testa.
«Nick, mi sai dire dove si trova il Barone Sanguinario?» chiesi. Dovevo fare qualche cosa, non potevo resistere per altri sette mesi alle prese con Pix.
«Oh! Mia cara signorina Girtab. Ancora importunata dal nostro poltergeist? Il Barone... l'ho visto che andava nei sotterranei. Probabilmente nella sala comune dei Serpeverde». Piegò la testa in segno di saluto e questa scivolò di lato, facendoci vedere tutte le viscere al di sotto del collo semi mozzato. Non ero convinto che il Barone con tutto il suo sangue argentato addosso, fosse più pauroso di Sir Nicholas.
«Non pensarci neanche!» disse subito Rose, perentoria. «Tu non andrai nei sotterranei, con il rischio di incontrare Goyle o qualche altro Serpeverde ed io non ho alcuna intenzione di accompagnarti». Con le mani piazzate sui fianchi e il cipiglio battagliero era davvero paurosa... o adorabile. Io propendevo per la seconda.
«Rose, smettila. Devo parlare un attimo con il fantasma dei Serpeverde e hai ragione, tu non puoi venire. Se dovesse succedermi qualche cosa, stai tranquilla che saprò difendermi».
«Come le ultime volte?». Ironia portami via. Sospirai.
«No. Ho un pulsante che avvisa immediatamente la preside. Me l'ha fornito dopo l'incontro con Theo. Non preoccuparti. davvero...» poi guardai stupito dietro la sua spalla. «Cos'è quello?» urlai.
Lei si girò di scatto ed io corsi dal lato opposto in direzione delle scale.
«Shaula!» fu l'unica cosa che sentii. Ero più veloce di Rose e certamente non sarebbe riuscita a raggiungermi in tempi brevi.
Corsi tre rampe di scale al massimo delle mie forze. Scendere era decisamente più facile che salire. In pochi istanti arrivai al corridoio dei sotterranei che portava alla sala comune dei Serpeverde.
Girato l'angolo vidi fluttuare l'ectoplasma che mi serviva. Scattai verso la sua figura e mi fermai a pochi centimetri da lui. Come una boa in balia delle onde, si girò come un birillo e mi fissò truce senza dire una parola.
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La punizione di Scorpius Malfoy
FanfictionATTENZIONE!! Questa storia non è mia, tutti i diritti d'autore vanno a Gaccia della quale potrete trovare le storie su EFP. Essere un figo galattico che può avere tutte le ragazze che vuole può essere pericoloso. Soprattutto se non ritieni di dover...