Con decisione aprii la porta ed entrai in quel salotto decisamente scomodo e poco opportuno.«Un muffliato? Prima che l'intero dormitorio vi senta?» chiesi ironico spostandomi di lato per far uscire tutte le ragazze dal cubicolo e ad accomodarsi sui letti in camera.
Rose divenne completamente rossa, tanto da non distinguersi con il colore dei capelli.
«Tu cosa hai sentito esattamente?» chiese esitante.
«Che non vuoi andare con qualcuno a Hogsmeade per San Valentino. Pensavo che ci volessi andare con Scott». La soddisfazione di vederla boccheggiare non aveva limiti.
Non gli piaceva il Corvonero. Questo era quello che contava, tutto il resto era niente.
«Perché è un altro ragazzo che mi piace e non mi chiedere chi sia perché non te lo dirò» disse tutto d'un fiato. Mi lasciò spiazzato ma cercai di riprendermi subito. Se non era Scott, chi poteva essere questo altro ragazzo? Lo conoscevo?
«Piantala, Rose. Di questo passo non arriverai a niente. Adesso smettetela e vediamo di fare qualche cosa di più costruttivo» la redarguì Dominique da una superficie che pareva uno specchietto.
Questo mi fece ricordare quanto avevo ascoltato al sesto piano.
«Devo comunicarvi una cosa» dissi una volta seduto sul mio letto. «Ho appena beccato la complice che comunicava con la strega e che si confermavano il fatto di tenermi d'occhio».
«L'hai beccata! Chi è? La conosco? Voglio metterle le mie manine addosso e sbatterla come un tappeto di nonna Molly. Gliela faccio togliere io la voglia di ammazzare la gente!». La piccola Potter si esaltò subito, balzando in piedi e agitando la bacchetta come se fosse una spada.
«Ferma piccola ninja! Non sono riuscito a vederla in faccia. È scappata subito, l'ho inseguita ma mi è sfuggita». Non mi piaceva rendere pubblico il mio fallimento.
«Racconta cosa è successo» ordinò Dominique dallo specchio.
«Devi controllarli meglio. Tu sei lì per guardare e riferire». Una donna con la voce leggermente distorta stava parlando con tono decisamente duro.
«So quello che devo fare...». La risposta era stata detta in un tono così basso che dovetti sforzarmi solo per capire le parole e non riuscii a riconoscere la voce sospirata.
«E allora fallo! Non deve salvarsi. Deve soccombere come tutti quei traditori» sbraitò irata la prima voce.
Chi non doveva salvarsi? Forse io? Qualcun altro? Quanti erano in pericolo?
«Anche lui pagherà per il tradimento originale, come tutti gli altri» sospirò sottovoce la seconda voce.
«Sono orgogliosa di te. Sei la luce nella mia vita buia. Solo tu porti la vita. Sarei persa senza di te. Sai quello che abbiamo passato. Chi si comporta come lui deve essere punito e noi puniremo». Ormai la prima voce stava esaltando. Il suo sembrava un proclama di guerra.
«Lo so». La risposta mi arrivò talmente lieve che quasi le immaginai. Ma aveva risposto. La strega e la complice erano lì.
Mi ritornò tutto in mente e riferii ogni parola alle altre ragazze.
Per alcuni minuti nessuno parlò. Eravamo tutti fermi a ripensare a quanto avevo sentito.
«Così la voce era leggermente distorta? Non credi che fosse perché erano in fondo al bagno? Magari il rimbombo della voce...» provò a dire Lucy con la sua vocina tremante.
«No. Sentivo chiaramente le parole proprio come sento Dominique. E la sua voce mi faceva lo stesso effetto come se ci fossero delle interferenze nella trasmissione».
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La punizione di Scorpius Malfoy
FanfictionATTENZIONE!! Questa storia non è mia, tutti i diritti d'autore vanno a Gaccia della quale potrete trovare le storie su EFP. Essere un figo galattico che può avere tutte le ragazze che vuole può essere pericoloso. Soprattutto se non ritieni di dover...