Chapter 7. Photoshoot

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Il giorno dopo
Ore 6.57 Hotel, Abu Dhabi
Camera di Ignazio
Aprì gli occhi lentamente non capendo dove mi trovassi, sentivo solo due forti braccia stringermi; mi girai e ritrovai davanti ai miei occhi Ignazio vestito solo con un paio di boxer neri, che dormiva sereno russacchiando un po'. Era così carino che mi dispiaceva svegliarlo, presi ad accarezzargli i capelli "Mamma ho sonno" sbuffò teneramente "Non sono tua madre" ridacchiai io, lui aprì gli occhi "Scusa, immaginavo fosse lei. Buongiorno comunque" mi sorrise "Buongiorno a te e non preoccuparti, ti deve davvero mancare tanto" gli dissi sorridendo a mia volta "Ti sei addormentata e non volevo svegliarti, per questo ti ho portata qui" mi disse timido "Grazie, anche per i vestiti" gli lasciai un bacio sulla guancia "Per così poco" mi accarezzò la guancia dolcemente "Meglio che vado, ci vediamo sotto per il photoshoot" mi alzai dal letto, presi le mie cose e poi uscì dalla sua stanza, entrando nella mia per lavarmi e vestirmi per quella nuova avventura.

Camera di Gianluca
Un rumore mi fece svegliare, mi sedetti sul letto e mi guardai attorno non riconoscendo dalla mia stanza. Vidi a terra i miei vestiti vicino a quelli di un ragazzo, avevo addosso una maglietta maschile e vaghi ricordi della sera precedente, si aprì la porta del bagno e ne uscì Gianluca con un solo asciugamano attorno ai fianchi "Ehi, ciao Ila" mi disse avvicinandosi e sedendosi accanto a me "Dormito bene?" chiese poi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio ed accarezzandomi il volto, mi beai del suo tocco "Sì, tu?" domandai a mia volta "Anch'io" rispose continuando ad accarezzare la mia guancia; decisi di rischiare e poggiai la mia mano sulla guancia, sentendo la sua barba punzecchiarmi il palmo, presi un po' di coraggio e lo baciai. Lui rispose subito al bacio approfondendolo poco dopo, avevo il cuore a mille e non riuscivo a calmarlo "Adoro il sapore delle tue labbra, sanno di fragola" mi disse sorridendo e baciandomi la guancia; guardai l'ora "Oh mamma, devo scappare! Ho il set da preparare. Ci vediamo dopo" dissi in fretta alzandomi in fretta e raccogliendo i miei vestiti "Almeno me lo dai un bacio?" mi disse ridendo, lo baciai e poi uscì.

Camera di Piero
Svegliarsi con il suo profumo addosso era qualcosa di fondamentale per me, oramai. Lo avevo perdonato incosciamente, ma forse è stato meglio così; eravamo tornati amici, come da piccoli. Aprì gli occhi e lo vidi lì, al mio fianco con un sorrisetto da perfetto stronzo in viso ed i suoi occhioni marroni chiusi, senza occhiali, con la barba incolta ed il petto scoperto. La nostra attrazione fisica era fatale, bastava poco perchè cadessimo nella tentazione di avere l'altro e scatenassimo l'inferno e le scintille. Riappoggiai la testa sul suo petto lasciandogli un bacio umido "Giada se incominciamo di prima mattina siamo letteralmente fottuti, tutti e due" mi disse tenendo gli occhi chiusi, mi alzai e mi sedetti su di lui "So di essere un cesso la mattina, ma potresti anche guardarmi stronzetto" gli dissi. Lui mi mostrò i suoi bellissimi occhi marroni sorridendo come un deficiente per poi mettersi seduto sul letto e tenermi stretta a sè "Buongiorno malefica" mi mordicchiò il collo "Buongiorno quattrocchi" risposi graffiandogli un po' la schiena "Spera per te che non debba fare un photoshoot senza maglietta" mi ringhiò "Perchè potrei saltarti addosso?" affermai facendo scorrere il mio indice sul suo petto nudo "Beh se fosse per quello girerei ore ed ore a petto nudo" ammiccò facendomi l'occhiolino "E allora dov'è il problema, Barone?" dissi accarezzandogli la nuca "Che veremmo scoperti, ed onestamente non lo voglio" mi guardò negli occhi "Ah..." dissi un po' delusa "Non voglio che giornalisti e gossip ti assillino, io so gestirli ma tu no. E data la tua impulsività meglio evitare" chiarì lui dandomi un bacio umido "Va bene, paparino apprensivo e palloso" lo presi in giro leccandogli il labbro inferiore "Smettila, lo sai che non riesco a fermarmi poi" mi avvisò con gli occhi assottigliati "E chi vuole fermarti" dissi io intrecciando le nostre mani mentre lui sorrideva contro il mio collo, poi mi chiese "Che ore sono?" "Le 7.05" dissi controllando l'ora dal mio iPhone, che Piero prese tra le sue mani scattando diverse foto "Dai, finiscila" dissi dopo che lui scattò l'ennesima foto "L'ultima, giuro. Però mi devi baciare" contrattò lui ed io alzando gli occhi al cielo, lo accontentai "Contento ora, scassa minchia?" "Sì, acidona" mi ribaciò.

S'agapo' || Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora