Qualche giorno dopo
Ore 06.43 casa Barone, Bologna
Mi svegliai presto quella mattina, mi girai nella mia metà di letto e lo trovai che dormiva tranquillo con un gran sorriso sul volto; mi avvicinai ancora di più a lui, stringendomi il suo braccio addosso respirando a pieni polmoni il suo profumo intenso "Che ore sono?" disse con voce roca "Le sette meno un quarto" risposi mentre apriva i suoi occhi scuri e mi guardava attentamente per poi sporsi verso di me "Buongiorno amore" lo salutai sorridendo "Buongiorno piccola" mi lasciò un piccolo bacio a fior di labbra, era il nostro buongiorno "A che ora avete il volo?" ridacchiai alla fine "Alle 11.45" sorrise spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poggiando poi la mano sulla mia guancia, lasciandoci sopra delle dolci carezze "Jade, me lo fai un sorriso piccino piccino?" mi chiese con una vocina da bambino un po' troppo roca incastrando i nostri sguardi, gli risi in faccia era troppo buffo "Ecco, ti voglio vedere così. Bella e sorridente, sei meravigliosa" lo baciai a stampo più volte per poi farmi piccola piccola tra le sue braccia.
Quel giorno sarebbe iniziato il loro tour promozionale in Europa ed in America, avremmo dovuto passare quasi un mese lontani e forse non eravamo ancora pronti a separarci "Lascia il telefono ed il computer sempre accesi" mi raccomandò "Sì, così quando hai un momento libero mi chiami, lo so, va bene, ma ora voglio solo godermi le mie ultime ore con te" gli risposi baciandolo e giocando con i suoi capelli tutti arruffati "Ti amo picciridda" mi sussurrò "Ti amo anch'io" lo baciai "Ti va di accompagnarmi?" mi chiese guardando le nostre dita intrecciate "E me lo chiedi pure? Lo sai che ho sempre sognato un saluto struggente in aeroporto, dove lui prima di partire torna da lei ottomila volte per un ultimo bacio" gli risposi sorridendo "Però vieni in aeroporto anche quando torno, ho sempre desiderato vedere la persona che amo corrermi incontro dopo un lungo viaggio" affermò baciandomi il dorso della mano "Non mancherò" gli feci l'occhiolino e lui poggiò le sue labbra sulle mie.Ore 07.11 casa Ginoble, Bologna
Mi svegliai a causa del troppo caldo che percepivo, aprì gli occhi e mi ritrovai stritolata tra le possenti braccia di Gianluca; cercai di liberarmi, ma la sua presa aumentò "Bel tenebroso devo andare in bagno, non scappo mica" ridacchiai al suo orecchio baciandogli la guancia "Torna subito" mugugnò mostrandomi i suoi occhi verdi meravigliosi "Agli ordini capo!" mi alzai ridendo. Mi diedi una rinfrescata e tornai dal mio romanticone preferito "C'ho messo pochissimo, visto?" gli dissi mettendomi accanto a lui sul nostro letto, "Ehi, che c'è?" gli chiesi vedendolo triste "È che mi mancherai da morire" disse stringendo la mia mano nella sua "Anche tu mi mancherai da morire, ma ricordati che io sono qui e ti aspetterò a braccia aperte" gli accarezzai la guancia coperta da una leggera barbetta "Ti amo piccola" mi baciò con dolcezza "Ti amo anch'io topo" ridacchiai "Ma perchè topo, scusa?" mi chiese ridendo "Perchè hai il musetto da topo, un topo carino" sorrisi mentre lui metteva il broncio "E tu saresti il gatto, vero?" mi prese in giro "Mi sembra ovvio, no? Sono io che gioco con te" risi "Vieni qua che il tuo topo vuole farti le coccole, topa" mi disse facendomi cenno di poggiarmi al suo petto "Coccole? Hai detto coccole? Eccomi" risposi entusiasta e felice come una bambina il giorno di Natale. Amavo le sue coccole, le sue mani su di me avevano un effetto strabiliante, mi basta un suo tocco per trovare la pace; presi il suo telefono e scattai una foto di noi due "Pubblicala" mi incitò "Ne sei sicuro? Si scatenerà l'inferno" gli chiesi insicura "Io amo te, tu ami me; stiamo insieme da quasi sei mesi, viviamo insieme. Qualsiasi inferno si scateni, niente cambierà tra noi" mi rispose prendendo il suo telefono per postare la foto su instagram "Mi mancheranno i nostri baci del buongiorno, le nostre risate, le nostre notti insonni, le nostre piccole pazzie. Sarà dura stare senza te, ma so che sarai sempre accanto me, perchè sei il mio cuore. Ti amo piccola mia #Iwillmissyou #halfofme #GI" "Mancheranno anche a me, amore mio" lo baciai con foga, scompigliandoli il ciuffo trascinandolo addosso a me.Ore 07.13 casa Boschetto, Bologna
Controllai l'ora, poggiai la mano sul lato di Ignazio, ma lo trovai vuoto e freddo. Mi sedetti sul letto strofinando gli occhi e stiracchiandomi "Orso?" lo chiamai uscendo dalla nostra camera da letto, non mi rispose. Girai tutta la casa per cercarlo, ma non lo trovai; al suo posto c'era un post-it "Masha, sono uscito. Torno presto, ti amo" soprirai sollevata, almeno stava bene. Salì in camera per mettere un po' in ordine il macello che lasciava sempre in giro, collegai il telefono alle casse e scelsi la mia playlist personalizzata, ero così presa dal sistemare tutto che lo sentì nemmeno entrare; mi accorsi della sua presenza solo quando mi abbracciò, depositando una serie di baci sulla mia spalla destra facendomi spaventare "Sei impazzito, mi hai fatto morire di paura" gli dissi "Se eri troppo presa da altro che ci posso fare?" mi rispose facendo una delle sue faccette strane "Comunque buongiorno" sorrisi avvicinandomi di nuovo a lui "Giorno principessa" mi baciò intensamente "Come mai eri uscito?" gli chiesi accarezzandogli il collo "Volevo farti una piccola sorpresa" si beò del mio tocco per poi afferrare dolcemente entrambe le mie mani e portami al piano inferiore "Hai portato la colazione? Grazie amore mio" lo baciai a stampo "Prego amore, ma ora sediamoci, i cornetti sono più buoni quando sono caldi" si sedette e poi mi afferrò dai fianchi facendomi accomodare sulle sue gambe "Se peso troppo dimmelo" gli dissi "Potrei usarti per fare sollevamento pesi, e ci riuscirei senza alcuna fatica" mi baciò a fior di labbra mostrandomi poi le sue fossette "Potremmo farlo qualche volta" proposi "Cosa? Sollevamento pesi?" mi chiese aprendo il pacchetto con i cornetti "Sì, ti piace come idea?" affermai sentendo qualche movimento "Direi che sai già la risposta" ammiccò poggiando due cornetti su un piattino "Già... Qual è il mio cornetto?" risposi un po' imbarazzata, diciamo che parlare di certe cose per me era ancora strano ed imbarazzante nonostante avessi un pervertito amante dei doppi sensi come fidanzato "Questo qui" disse imboccandomi "Uhm, buono" affermai gustandomelo, poi presi il suo cornetto, ne staccai un pezzo e lo imboccai "Anche questo è buono, dovresti assaggiarlo" mi disse staccando un altro pezzo portandolo alla mia bocca, lo assaggiai ed era davvero buono. Facemmo colazione così, imboccandoci e leccandoci le dita "Ricordati che alle nove meno un quarto dobbiamo essere in aeroporto" gli dissi mentre preparavo i vestiti da mettere dopo la doccia "Ma se facessimo la doccia insieme?" propose "Quando tornerai, ne faremo anche dieci di docce insieme" risposi baciandolo a stampo per poi scappare in bagno chiudendo la porta a chiave, lui sarebbe stato capace di entrare e fare di testa sua.
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S'agapo' || Piero Barone
Fanfiction"Σ'αγαπώ" (s'agapó): Giada lo aveva tatuato sul polso sinistro, per lui, per non dimenticarlo mai. Lui che non l'aveva mai dimenticata nonostante tutto e nonostante tutti.