Chapter 24. A new life begins

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23 Marzo ore 16.43
Ospedale Provinciale di Agrigento, Naro
"Allora Giadina, pronta?" mi disse Ilaria "Pronta il cazzo, porca puttana" imprecai dolorante, era facile per lei parlare, aveva già avuto un figlio! "Ce la farai amore di mamma" si ci metteva anche lei ora "State rompendo la minchia, lo volete capire?" risposi incazzata nera "Questo bambino imparerà in fretta le parolacce, tra te e Piero poi" ironizzò Francesco abbracciando la sorella "La state facendo innervosire ancora di più" mi capì Eleonora, almeno lei cazzarola, poco dopo entrò Gaetano chiudendo la chiamata "Sta arrivando, ha detto di essere a cinque minuti" mi sorrise, papà si avvicinò e mi baciò la guancia. Passarono cinque minuti interminabili e vidi un pazzo con gli occhiali rossi correre nel corridoio per poi tornare indietro ed aprire la mia porta "Oh mamma, come stai?" disse avvicinandosi a me e baciandomi le labbra "Fa male dappertutto" risposi mentre lui stringeva la mia mano nella sua, mi bastò solo quel piccolo gesto per distruggere la mia ansia e la mia paura, mi bastava lui per vincere tutto e tutti.

Ore 16.50 Ospedale Provinciale, Naro
Piero stava per diventare papà, potevo immaginare come si sentiva, perchè anch'io c'ero passato nove mesi prima. Ansia, paura di sbagliare, di non essere all'altezza, di aver fatto la peggior cazzata della tua vita, ma poi vedi tuo figlio e ti senti realizzato, felice, tutte le tue paure crollano perchè hai la consapevolezza che saresti disposto a tutto per lui. Lo vidi correre dentro come un pazzo, mi venne da ridere perchè quando nacque Ernesto io feci una pazzia assurda, Montepagano-Atri in quindici minuti in macchina e la tenni sempre tra le mie braccia fino a quando non la dovetti lasciare sulla barella; parcheggiai la macchina e raggiunsi la camera di Giada, c'erano i genitori di entrambi, i rispettivi fratelli, Ignazio e Giulia e poi la mia principessa con il nostro cucciolino "Ciao! Allora Giada, mi raccomando non farlo impazzire" risi indicando con la testa Piero, rise di gusto "Ci proverò, ma non ti assicuro niente" mi disse "Ciao amore" salutai Ilaria baciandola a stampo per poi prendere tra le braccia il mio piccolo campione "Amore di papà, ora salutiamo zia Giada e zio Piero che devono andare a far nascere il tuo cuginetto" gli baciai la guancia per poi avvicinarmi ai futuri genitori "Bello dello zio" Piero gli stampò un bacio sulla guancia "Ehi piccolino, la zia ti vuole bene" disse Giada giocando con il suo nasino, poi me lo porse tra le braccia ed entrò l'infermiera, ormai tutto era pronto: stava per nascere il figlio di Giada e Piero.

Ore 17.24 Ospedale Provinciale, Naro
Il dolore era allucinante, avevo male dapperttutto e credo di aver fratturato la mano di Piero, che non mi ha mollato mai nemmeno per un secondo "Sei stata brava piccola" mi baciò la fronte con dolcezza, qualche minuto dopo mi portarono il mio piccolino "Amore mio" mi venne da piangere, cavolo ero diventata mamma "Ciao piccolo, sono il tuo papà" disse Piero prendendogli la manina piccina, lo tenemmo un altro po' poi ci fecero altri controlli mentre Piero raggiungeva gli altri e dava la bella notizia. Dopo dieci minuti, mi portarono di nuovo nella mia stanza "Eccoti di nuovo qui!" mi salutò mia madre "Allora? Tutto bene?" chiese Giulia "Bene? Bene un corno, mi fa male dovunque cazzarola" dissi facendoli ridere tutti "Il bambino?" chiese Eleonora abbracciando il figlio "Sta bene, gli stanno facendo gli ultimi controlli e ce lo portano" rispose quest'ultimo baciando la guancia alla madre "Avete già dato il nome?" chiese Gaetano "Sì, l'ho fatto prima di uscire per venire da voi" rispose il figlio "Ma lo saprete quando lo porteranno, se era questa la prossima domanda" ridacchiai notando la curiosità sul volto di tutti; stavo un po' meglio, quando iniziò il giro di telefonate a tutti i parenti (anche quelli di settimana generazione) miei e di Piero per annunciare la nascita del piccolino, dovetti parlare anche con gente mai vista in ventitré anni di vita! Volevo impazzire, non ce la facevo più a dire le stesse cose a tre mila persone, finalmente bussò l'infermiera "Ecco a voi il piccolino, tanti auguri" disse per poi uscire. Tutti quanti si concentrarono sulla culletta, giocandoci e prendendolo in braccio "Ma come sei bello!" disse mia madre cullandolo "Assomiglia a Piero da piccino" commentò Eleonora pizzicandogli la guancia, io ridacchiai "Posso avere mio figlio, oppure voi nonne ve lo rubate?" "Certo tesoro" risposero all'unisono dandomi Samuele, ebbene sì, avevamo scelto questo nome per il nostro primogenito "Ciao amore della mamma, cosa c'è?" dissi guardandolo intento nel cercare qualcosa, o meglio qualcuno "Papà, qualcuno di cerca" chiamai Piero e lui prontamente ci raggiunse "Campione, principessa sono tutto vostro" mi baciò a stampo giocando con la manina di Samu usando solo l'indice "Allora il mio nipotino ce l'ha un nome?" esordì dopo un po' Franz "Samuele Pietro Barone, ti piace?" risposi sorridente "Suona bene, fratellino" lo abbracciò forte per poi coccolare il nipotino appena nato; era nato da poco, eppure era già circondato da una quantità infinita di amore.

S'agapo' || Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora