Chapter 26. Our great, crazy family

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Qualche anno dopo, 31 dicembre
(Piero ha 39 anni, Ignazio 38 e Gianluca 37. Immaginateveli, dico solo questo)
Ore 21.45 casa Barone, Bologna
Ero in cucina a sistemare le ultime cose, "Amore, apri la porta? Saranno arrivati i ragazzi" chiamai Piero "Sì, piccola" mi rispose, aprì la porta e fece accomodare i ragazzi. "Giadina, ancora qua con sto qua sei?" mi abbracciò Ignazio "Sì, sono ancora qua" sorrisi lasciando un bacio sulla guancia a Piero "Pensa per te, Boschetto, che Giulia tra un po' ti molla" rispose Piero abbracciandomi "Mamma, è arrivato lo... Zio Ignazio, zia Giulia!" corse ad abbracciarli Samuele "Ciao bello dello zio!" lo salutò calorosamente il Marsalese, seguito dalla moglie e dai figli. Ebbene sì, sono passati un paio di anni. I ragazzi continuano a cantare in tutto il mondo, mentre noi badiamo alle loro fotocopie in miniatura. Poco dopo arrivarono anche Gianluca ed Ilaria, con il loro trio.

Ci sedemmo tutti seduti a tavola, da un lato noi grandi e dall'altro i piccoli di casa; cominciammo la nostra lunga ed infinita cena, allientandola da un'infinità di chicchiere.
"Papà, domani posso uscire?" chiese Valentina ad Ignazio "Devi proprio, principessa?" le domandò lui cominciando ad ingelosirsi "Dai, per favore" le fece gli occhi dolci iniziando a coccolare il papà "Ah, va bene amore mio, puoi uscire" concesse alla fine Ignazio "Solo perchè è femmina, capite?" commentò Giulia ridendo di gusto, scompigliando i capelli al marito "Beh, non è che tu sia meglio con Diego" ribattè quest'ultimo "Figlio maschio, ricorda Boschetto" gli fece l'occhiolino Giulia "Ho un déjà vu... Ila, ne sai qualcosa?" s'intromise Gianluca "Uhm, boh... Forse... Chi lo sa..." fece la vaga "È normale che i figli maschi vengano coccolati dalla mamma, mentre le figlie femmine dal papà" sentenziò saggio Piero "L'oracolo ha parlato, davvero quattrocchi non s'era capito" lo presi in giro, per poi baciargli le labbra "Nana malefica" mi baciò il naso, per poi tornare a parlare con il resto del gruppo.

Nel lato riservato ai piccoli, beh piccoli...

Ernesto Ginoble, 17 anni, occhi verdi e ciuffo biondo, un mix perfetto dei genitori, ha preso solo i lati positivi in entrambi.

Samuele Barone,16 anni, occhi verdi e cresta mora, di me ha preso solo gli occhi, per il resto è tutto Piero, quindi è autoritario e permaloso.

Greta Ginoble, 15 anni, occhi verdi e lunghi capelli lisci castano, timida ed insicura come papà Gianluca, da mamma Ilaria ha preso solo la risata.

Valentina Boschetto, 15 anni, occhi blu e capelli neri lunghi e ricci, è la fotocopia del padre, degna figlia di Ignazio Boschetto. Povera Giulia, insomma, due pazzi complici in casa.

Ercole Ginoble, 14 anni, occhi nocciola e capelli castani, tale e quale al nonno, che lo riempie di attenzioni, passando la maggior parte del tempo insieme, suonando la batteria.

Diego Boschetto, 14 anni, biondo occhi blu, ha il carattere giocoso del papà e la bellezza della mamma, è un gran tenerone.

Eleonora Barone, 13 anni, mora occhi verdi, la mia piccolina è la mia fotocopia, anche se ha preso la testardaggine dal padre.

Celeste Boschetto, 12 anni, bionda occhi azzurri, è una bambolina, dolce e sensibile, ma all'occorrenza è una tosta.

"Ehm, dovremmo dirvi una cosa" esordì Ernesto alzandosi dalla sedia, posando lo sguardo sul padre e sullo zio Ignazio "Dovremmo? Tu e?" s'incuriosì il padre "Io... Io e... Io e Vale" disse di corsa "Vale? E chi è?" domandò Boschetto, Ernesto indicò lo sguardo Valentina "Oh, no, no, no. Non starai parlando mica della mia Valentina?" chiese cauto Ignazio, il ragazzo si limitò ad annuire mentre lo zio lo studiava con lo sguardo. La ragazza si alzò "Papà, avrò solo 15 anni e per te resterò sempre la tua piccolina, ma sono cresciuta ed io mi sono innamorata di Ernesto. È successo e basta, ed io sono felice. Non potresti esserl anche tu per me?" Valentina si sedette sulle gambe del padre e gli parlò intrecciando le loro dita "Lo so, amore, ma sono geloso delle mie donne... Comunque va bene. Ginoble, io e poi parliamo però" richiamò Ernesto puntandogli contro l'indice "S-sì, certo" rispose il ragazzo guardando il padre, per poi seguire Ignazio nell'altra stanza. Inutile dire che Ilaria e Giulia, alla notizia, iniziarono a dare di matto, mentre Ignazio e Gianluca parlottavano. "Menomale che i miei figli non hanno di sti problemi" commentò il mio quattrocchi "Ehm... Papà? Zio Gian?" lo richiamò Samuele, mi bastò guardarlo un secondo per capire cosa aveva da dire, se prima avevamo assistito alla calma apparente di Ignazio Boschetto, in quel momento avremmo assistito alla furia di Gianluca Ginoble "Dicci campione" rispose quest'ultimo "È da un po' di tempo, tipo... Ehm... Due mesi, che beh ecco... Sto con... Sto con... Sto con Greta" rispose imbarazzato, per poi ricomporsi subito "Tu stai con chi? Piero Barone ti avevo detto esattamente 15 anni fa di tenere alla larga da mia figlia tuo figlio, rammenti?" urlò l'Abruzzese "Rammento, tranquillo che mi ricordo esattamente. E tu ricordi quante ti ho detto di non lasciarmi troppo spesso tua figlia? E che erano troppo in confidenza? Beh, ora sono cazzi tuoi, io ti avevo avvisato. Ringrazia il cielo che è mio figlio e non un ragazzo a minchia il fidanzato di tua figlia" rispose allo stesso tono il Narese "Avvisato un corno! Ma ti rendi conto quello che dici?" strillò l'Abruzzese, mentre Ilaria cercava di calmarlo "Hai visto nascere mio figlio, Gianlù! Cazzo ti preoccupi?" rispose Piero, mnetre Gianluca si copriva il volto con le mani "Dai amore non fare così, al massimo fai una chicchierata con Samu e ne parlate" Ilaria lo cercò di tranquillizzare "Gian, fai come Igna, parlagli" s'aggiuse Giulia indicando il marito mentre parlava tranquillamente con Ernesto "Okay, andiamo a parlare" si arrese chiamando mio figlio nell'altra stanza. Io sorrisi a Greta, poverina era preoccupata per il padre e per Samuele, le feci cenno di avvicinarsi e l'abbracciai "Andrà tutto bene, Samuele convincerà Gianluca" le accarezzai i lunghi capelli "Tuo padre è un cazzone, Gretuzza" affermò Piero ridacchiando "Voglio vedere te, con Ele tra qualche anno" lo presi in giro "Gli farò il terzo grado, poco ma sicuro" affermò serio "E tu? Non sei gelosa di Samuele?" mi chiese poi "Caro Piero, gli ho sgamati tanto tempo fa" gli accarezzai la nuca "Ah, bene. E tu Ila, sapevi qualcosa?" domandò Giulia "Eravamo insieme quel giorno, io e Giada" rispose battendomi il cinque.

S'agapo' || Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora