Chapter 14. Agrigento

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Qualche giorno dopo
Ore 16.28 Hotel, Agrigento
Camera di Piero
Giada era sdraiata sul letto, battendo con le dita il tempo di 'Grande Amore', lo faceva sempre quando era nervosa "Nervosa?" la presi in giro "Smettila, lo sai che mi urti il sistema quando fai così" mi rispose acida; non eravamo cambiati per niente nonostante stessimo assieme da alcune settimane, alternavamo momenti di profonda dolcezza ad altri di provocazione ed infine ad altri di 'meglio che te ne va a fanculo'.
Si mise a sedere, continuando a battere le dita sulla sua gamba "Dimmi che mai, che non mi lascerai mai" cantai io "Come facevi a sapere che era quel pezzo?" mi domandò "Ah, già suoni il pianoforte anche tu" si rispose da sola, era tenera ed io impazzivo dalla voglia di baciarla "Già, del resto sono stato io ad obbligarti a fare lezioni di pianoforte con me... Ma ora me lo dai un bacio?" feci il labbruccio e lei si avvicinò a me "No" disse alzandosi per poi uscire in balcone, piccola stronza...
La raggiunsi fuori abbracciandola da dietro, lei poi si girò e si avvicinò piano piano a me "Ci sono i tuoi nel balcone accanto che ci stanno spiando e sono in compagnia dei miei" mi sussurrò all'orecchio per poi allontanarsi "Ma se ci sediamo per terra non ci vedono" le sussurrai guardando meglio i due balconi e la visuale dei nostri genitori.
Ci sedemmo per terra, l'uno di fronte all'altro "Non te la senti, vero?" le chiesi a bassa voce "Ho paura sì, ho paura che i miei si mettano in mezzo rovinando tutto" mi rispose con lo stesso tono calando lo sguardo "Amore mio, guardami" le alzai il viso "Se si metteranno in mezzo, li faremo tornare al loro posto" la rassicurai "Ti amo" mi disse timida "Ti amo anch'io" la baciai mettendoci sempre più passione.
Eravamo così, iniziavamo tutto dolcemente per poi dar sfogo alla passione, la quale ci accompagnava per lunghi ed intensi momenti; "Doccia fredda veloce?" propose maliziosa sbottonandomi la camicia "Doccia fredda veloce" risposi spogliandola lentamente per poi finire a fare l'amore dentro la doccia, con l'acqua a scorrere lungo i nostri corpi bagnandoci completamente.

Camera di Gianluca ed Ilaria
Bussarono alla porta "Ilaria, ciao cara" era Lucia la mamma di Giada "Salve Signora, come sta?" le chiesi gentile "Bene, tesoro tu?" affermò sorridendo "Bene, grazie. Cosa le serviva?" le sorrisi di rimando "C'è Gianluca? Dovrei parlargli un attimino" parlò nervosamente "Certo, ora glielo chiamo" dissi facendola accomodare nel piccolo soggiorno della camera, per poi andare in bagno dove Gianluca si stava cambiando "Amore, c'è la mamma di Giada di là che deve parlarti" dissi avvicinandomi a lui che si stava abbottonando la camicia storta "Ah, sì ora vado" disse esasperato "Ti aiuto io va" risi aiutandolo a metterla bene "Grazie piccola" mi baciò con un pizzico di foga "Prego amore, ma ora vai" gli lasciai una pacca sul culo e lui uscì.

Camera dei genitori di Giada
Io e Gianluca avevamo di fronte Fabrizio con Lucia, i genitori di Giada, e Gaetano con Eleonora, i genitori di Piero. Ci guardavano fissi negli occhi, facevano davvero paura. Non mi ero spaventato così tanto nemmeno quando conobbi Roberto e Maria, i genitori di Giulia e sua sorella Irene "Mi sto cagando addosso... E non l'ho fatto nemmeno quando Ila mi ha presentato i suoi genitori ed i suoi fratelli" mi sussurrò Gianluca, impaurito quanto me "Gianluca, tu hai conosciuto Giovanni e Paola, no?" gli chiese Gaetano "Sì, ho conosciuto i genitori di Ilaria ed anche i suoi fratelli Emanuele e Fabio" deglutì rumorosamente "E tu Ignazio, hai conosciuto Roberto e Maria?" mi domandò Fabrizio "Sì, ma se posso chiedere cosa c'entra ora?" affermai impaurito "Voi due sapete con chi si frequentano i nostri figli. E noi vogliamo sapere perchè non ce lo dicono" disse Lucia "Non è da Piero non dirmi nulla" aggiunse Eleonora, Gianluca mi guardò ed allora decidemmo di dire una mezza verità "Onestamente non sappiamo chi siano i loro rispettivi fidanzati" iniziai "Ma sicuramente staranno aspettando il momento giusto per dirvelo" concluse Gianluca usando il suo sorriso 'conquista mamme', che svolse perfettamente il suo lavoro "Va bene... Grazie comunque" dissero le mamme "Figuratevi" sorridemmo io e Gianluca uscendo.

S'agapo' || Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora